Alla vigna ci pensa Bakus, trattore-robot realizzato dall'azienda francese VitiBot
di Carlo Pisani pubblicata il 23 Luglio 2019, alle 19:41 nel canale Tecnologia
Non un mezzo per vendemmiare, attività ancora destinata alle più "competenti" mani umane, bensì una specie di assistente alla gestione delle piante di vite in grado di lavorare in maniera completamente autonoma riducendo in loco rumore ed inquinamento, nonché offrendo condizioni di lavoro più efficienti e monitorate
Si chiama Bakus ed è un trattore-robot, autonomo, realizzato dall'azienda francese VitiBot che ha saputo unire l'esperienza maturata nel campo dell'enologia alla moderna tecnologia della trazione elettrica ed intelligente.
Non un mezzo per vendemmiare, attività ancora destinata alle più "competenti" mani umane, bensì una specie di assistente alla gestione delle piante di vite in grado di lavorare in maniera completamente autonoma riducendo in loco rumore ed inquinamento, nonché offrendo condizioni di lavoro più efficienti e monitorate.
Un trattore appositamente studiato per muoversi a lato e sopra i filari del vigneto, con un peso complessivo di 2 tonnellate e dimensioni pari a 3x1,75 m per un'altezza di 1,65 m, equipaggiato con tutto il necessario per operare in sicurezza sia di giorno sia di notte e dotato di una piattaforma sensoriale in grado di identificare le sole aree dove intervenire con varie tipologie di attività come trattamenti delle piante o del terreno circostante alle viti.
A bordo troviamo un motore elettrico brushless alimentato da un pacco batterie da 80 kWh, sufficiente per offrire velocità massima di 6 km/h ed ampia autonomia compresa tra le 10 e le 12 ore, a seconda dei lavori svolti.
Un progetto realizzato dall’ingegnere Cédric Bache insieme al padre enologo Dominique, che ha saputo riscuotere un grande interesse da parte dei produttori di vino e di champagne che hanno portato i primi 3 milioni di euro di finanziamenti alla base dell'attuale azienda che conta 50 dipendenti e circa 4600 metri quadri di capannoni ed aree di lavoro; per maggiori immagini e curiosità a riguardo vi invitiamo a visitare la pagina dell'azienda VitiBot.
9 Commenti
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Per adesso sembra la base per far qualcosa, manca il lavoro vero.
Sembra che per ora il primo risultato ottenuto siano i finanziamenti (come molte startup)
Per adesso sembra la base per far qualcosa, manca il lavoro vero.
Sembra che per ora il primo risultato ottenuto siano i finanziamenti (come molte startup)
Tutti i trattori da soli non fanno nulla devi montarci l'attrezzo per il lavoro specifico.
Teoricamente dovrebbe fare trattamenti, pota in altezza e larghezza ( che per vini pregiate si preferisce fare a mano) scolmatore ed accolmatore piede vite.
Potrebbe anche dare fresata interfilare, ma non credo che convenga con l'autonomia ridotta.
Per usare la coltivazione meccanizzata in fase di impianto della vigna si predispone tutto.
Se macchine simili ( la trazione e l'assenza di operatore è la novità non la tipologia di macchina) vengono usate in vigneti in collina ( che sono i migliori, in pianura e con esposizione a nord è più redditizio il frutteto) perchè tale uso le dovrebbe essere precluso?
Per i terrazzamenti è un'altro paio di maniche ( anche se la meccanizzazione è arrivata fin la con cingolati super compatti e carriole autotrazionate)
Sulle nostre colline quel strafanto non riesce nemmeno a girarsi, probabilmente è pensato per l'aceto autraliano o californiano dove presumo i vigneti siano in pianura...
Presumi male, i vini di qualità californiani e sopratutto australiani arrivano da vigneti collinari.
Per pura curiosità cosa ti fa credere che sia inadeguato ( io noto che la distribuzione dei pesi consente un baricentro più basso rispetto ai corrispettivi a motore, sia a trasmissione meccanica che idraulica)
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