Xcharge presenta la colonnina con power bank Net Zero: ricarica ultrafast ovunque
di Massimiliano Zocchi pubblicata il 13 Maggio 2022, alle 11:49 nel canale Soluzioni di ricaricaLe colonnine Net Zero di Xcharge sono pronte, anche per l'Europa. L'accumulo energetico associato permette l'installazione ovunque, per avere ricarica ultrafast anche dove la rete non è pronta
Il produttore cinese Xcharge ha presentato una nuova colonnine di ricarica in corrente continua, progettata per semplificare al massimo le installazioni. Il modello si chiama Net Zero, e verrà proposto anche per il mercato europeo. L'idea alla base è la massima integrazione di tutti i componenti necessari dentro la colonnina.
Non servono cabine esterne di media tensione, e gli operatori hanno bisogno solo di una connessione alla rete da 30 o 60 kW, a seconda del modello. Non servono nemmeno scavi particolari, semplificando ulteriormente la posa.
Il segreto è la batteria interna, realizzata con celle di BYD, che funziona come buffer e come principale fonte della potenza quando una vettura è collegata. La batteria si ricarica a media potenza (i 30 kW necessari di cui sopra) fino ad accumulare 233 kWh. Quando una vettura viene collegata, la batteria rilascia l'energia, con una potenza di 150 kW. A questa quota si somma anche quella del collegamento alla rete, che viene reindirizzato alla vettura, aggiungendo 30 kW o 60 kW. Di conseguenza Net Zero raggiunte 180 kW o 210 kW di potenza massima.
Net Zero è prevista in versione normale o plus, con quest'ultima che ha due pacchi batteria, per un totale di 466 kWh, entrambi raffreddati a liquido. Un comodo display da 19" semplifica l'interazione con il punto di ricarica.
È prevista anche la bidirezionalità, così che l'energia accumulata in determinati orari possa essere immessa nella rete, generando anche un possibile guadagno per il fornitore del servizio. Oltre alla semplice installazione, il pregio principale di Net Zero è poter offrire ricarica ultra fast anche dove la rete elettrica non ha grande disponibilità di potenza, ma solo quote medie solitamente sufficienti per semplici colonnine in corrente alternata.
5 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoMagari integrando nelle pensiline pannelli fotovoltaici si riesce a rabboccare tra un rifornimento e l'altro con ulteriore alleggerimento del carico di rete.
Mettiamo un costo di 300 euro al kWh per le batterie al litio e supponiamo che durino 1000 cicli di carica scarica (all'80%), allora viene fuori che ad ogni ciclo consuma la batterie di un millesimo e quindi costa un millesimo della batteria ovvero 300 euro diviso 1000 = 0.30 euro.
Le litio ferro fosfato hanno un numero di cicli superiore e di circa 2000, per queste il costo dell'eletricità dovuta alla batteria è di 0.15 euro se il costo delle LiFePo4 fosse all'incirca di 300 €/kWh.
Comunque si vede che l'energia elettrica raddoppia di costo per il fatto che si usano le batterie come intermediari.
Dall'articolo....
I 30kw sono di boost non è la potenza della colonnina.
Sai quanti anni passeranno prima che si presenti lo scenario di 3-4 auto ev in fila a ricaricare? Tra un rifornimento e l'altro sicuramente la colonnina avrà modo di ricaricare la propria batterie per eventuali boost
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