Vento in poppa per Fastned: fatturato a +45%, verso le 500 stazioni in tutta Europa
di Massimiliano Zocchi pubblicata il 16 Agosto 2024, alle 15:40 nel canale Soluzioni di ricaricaIl fornitore di ricarica olandese ha reso noti i dati finanziari dei primi sei mesi dell'anno, con un incremento importante del fatturato
Fastned è una delle realtà indipendenti nel settore della ricarica più conosciute ed apprezzate, presente ormai in diversi Paesi, anche se non si è ancora spinta in Italia. Nel corso degli anni i risultati sono sempre migliorati, e sembra che anche il 2024 non farà differenza.
Nella prima metà metà di quest'anno il fatturato è stato di 37,8 milioni di euro, ed è stato generato con 2,5 milioni di sessioni di ricarica (+42,1 percento rispetto al primo semestre del 2023). Quindi il fatturato è cresciuto, rispetto al 2023, di circa il 45%, collezionato per circa 15 euro per ogni sessione di ricarica.
Sono stati venduti 62,7 GWh di elettricità, con un aumento del 49,5% rispetto all'anno precedente, anche questo dato leggermente in crescita, con una media di 25,1 kWh per processo di ricarica. Il modello simile alla classica stazione di servizio sembra inoltre essere apprezzato dagli automobilisti, poiché ogni stazione Fastned fornisce "da 3 a 5 volte più energia per stazione rispetto a molti altri attori delle prime 10 aziende di ricarica rapida in Europa".
Il fatturato ha prodotto un utile lordo di 29,8 milioni di euro, ma alla fine dei conti una perdita netta di 11,4 milioni, a causa delle continue spese per espandere la rete. A questo proposito, attualmente i punti Fastned sono 318, ma altri siti sono in costruzione, e l'azienda si è appena assicurata altre 79 location, superando quota 500, con una media di punti di ricarica di 5,86 per ogni sede.
Si tratta di una crescita notevole, verso il traguardo di 1.000 stazioni entro il 2030. Il CEO di Fastned, Michiel Langezaal, ha dichiarato: "Guardando ai fatti, la transizione elettrica è sulla buona strada: il numero crescente di veicoli elettrici in Europa mostra che gli automobilisti stanno abbracciando le auto elettriche poiché si avvicinano alla parità di prezzo con le auto a combustibile fossile. L'attuale ritmo di sviluppo delle batterie, una tecnologia ancora relativamente giovane, ci mette su un percorso inarrestabile e in accelerazione verso una transizione completa alla mobilità elettrica".
9 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infosemplicemente che hanno reinvestito gli utili per l'espansione delle infrastrutture, investendo 40 milioni nel 2023 e la chiusura di bilancio ha mostrato una perdita di 11 milioni, ovviamente dando una occhiata agli utili parziali del 2024, gli investimenti sembrano dare buoni frutti.
,assolutamente no, hanno fatto perdite.
Vuol dire che hanno lavoratori in eccesso, per ora. Devono crescere la rete per arrivare ad avere economie di scala
Vuol dire che hanno lavoratori in eccesso, per ora. Devono crescere la rete per arrivare ad avere economie di scala
Vuol dire che hanno raccolto complessivamente 29,8 milioni di euro ma ne hanno spesi 29,8 + 11,4 = 41,2 perché hanno costruito tante tante tante colonnine di ricarica e accessori vari.
Ovviamente è possibile fare una cosa del genere perché non è che devono costruire colonnine all'infinito e, per ora, possono farsi coprire per i soldi spesi ma non incassati dalle banche, che sono felicissime di metterceli perché glieli dovranno restituire con gli interessi e, se non lo fanno, la banca si tiene tutte le colonnine e le sedi aziendali.
Considrando il costo di un abbonamento per la ricarica, per coprire le cifre di cui si parla nell'articolo bastano 50 mila utenti. Poi probabilmente le entrate da parte di chi ricarica non sono le uniche.
Se è.cosi semplice perché non lo fanno tutti.
"Bastano 50.000 utenti" ossia il 20% di tutte le auto elettriche Italiane. All'incirca e il potenziale dei SUC in Italia.
Ma i SUC hanno un brand ed un colosso come Tesla, questi se non scrivevano l'articolo io non li cavo mai sentiti nominare.
Eppure si muove, diceva un illustre connazionale.
Aggiunto fortunatamente, altrimenti eravamo inchiodati al commonrail. Invece si muove.
E' una domanda?... Ma io che cosa ne dovrei sapere?...
Se si fanno ora sperimentazioni in questo senso forse non ci sono ancora le infrastrutture e probabilmente anche l'impianto normativo per gestirlo su larga scala
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