Tesla, multa pesantissima in Norvegia: accuse per autonomie e velocità di ricarica ridotte
di Nino Grasso pubblicata il 25 Maggio 2021, alle 10:41 nel canale Soluzioni di ricarica
Attraverso un aggiornamento rilasciato nel 2019 Tesla avrebbe ridotto l'autonomia e la velocità di ricarica su alcuni dei veicoli venduti in Norvegia (e non solo). Fioccano le class action non solo in Norvegia, ma anche negli USA
Tesla deve corrispondere una multa di circa 13.400 euro a migliaia di clienti in Norvegia, in seguito a una decisione del consiglio di conciliazione del paese, informato sui fatti da decine di clienti del produttore americano. Il motivo? L'azienda di Musk avrebbe rallentato volontariamente nel tempo velocità di carica e autonomia sulle auto vendute.
A riportare la notizia - che è rimbalzata presto anche sui media americani - è stato Nettavisen. Secondo i clienti, le Tesla Model S vendute tra il 2013 e il 2015 hanno ricevuto un aggiornamento software nel 2019 che ha influito negativamente sulla durata della batteria. Decine di clienti hanno così contattato il consiglio di conciliazione norvegese, segnalando l'autonomia ridotta rispetto alle prestazioni iniziali della vettura, in abbinamento a una velocità di ricarica ridotta rispetto ai periodi immediatamente successivi all'acquisto.
Tesla multata in Norvegia per un aggiornamento software distruttivo
Pare inoltre, secondo le fonti, che Tesla non abbia tentato di difendersi e non ha risposto alle accuse, ed è così che il consiglio norvegese ha deciso a favore dei querelanti il 29 aprile: il produttore americano deve così pagare 136.000 corone norvegesi ad ogni cliente che lamenta il particolare problema. Secondo le fonti, inoltre, Tesla avrebbe venduto circa 10 mila Model S nel periodo di riferimento, rendendo il giudizio delle Autorità locali decisamente oneroso sul piano economico per l'azienda di Elon Musk.
Ci aspettiamo una reazione da parte di Tesla: al momento tutto tace dopo che l'ordine del consiglio di conciliazione è stato diffuso il 17 maggio. L'azienda ha tempo fino al 30 maggio per pagare la multa, in caso contrario la società può presentare ricorso al consiglio di Oslo. La Norvegia è uno dei più grandi mercati di veicoli elettrici al mondo, grazie all'istituzione di corposi incentivi fiscali offerti con l'obiettivo di garantire che tutti i nuovi veicoli venduti siano a emissioni zero entro il 2025. Le auto elettriche hanno occupato nel 2020 più della metà delle auto vendute nel paese, e Tesla è stato il primo produttore per diversi anni anche se di recente è stata superata da Volkswagen.
Tesla sta affrontando delle denunce simili anche negli Stati Uniti, dove diversi clienti hanno intentato un'azione legale collettiva contro la società per via di velocità di ricarica inferiori nei veicoli meno recenti. L'azienda è stata accusata di frode anche per aver ridotto l'autonomia, in alcuni casi, anche di oltre 60km.
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30 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoMagari poteva essere piu trasparente e offrire "nessuna garanzia sul pacco" in cambio di prestazioni unlimited
Forse era meglio dirlo prima od offrire il cambio batterie a prezzo di costo anzichè fare tutto di nascosto per poi beccarsi la mazzata.
pare che tutti i produttori tirino a manetta i bms per le recensioni e poi si trovino costretti a ridurre la % di scarica ed i C per evitare danneggiamenti al pacco batteria
Anche upgrade che modificano le condizioni di utilizzo (in negativo) andranno regolamentate in futuro, perchè è una presa in giro..
Certo nel momento in cui l'azienda venditrice tramite aggiornamenti può agire su ogni componente dell'auto "on the air", sarebbe da chiedersi ma la proprietà reale del mezzo di chi è ?
E questo è il futuro...
Anche upgrade che modificano le condizioni di utilizzo (in negativo) andranno regolamentate in futuro, perchè è una presa in giro..
Certo nel momento in cui l'azienda venditrice tramite aggiornamenti può agire su ogni componente dell'auto "on the air", sarebbe da chiedersi ma la proprietà reale del mezzo di chi è ?
E questo è il futuro...
Perché dopo il dieselgate non hanno rimappato le auto?
Tralasciando il fatto che l'aggiornamento non era obbligatorio e il cliente veniva informato dell'operazione e doveva recarsi in officina,inoltre dobbiamo citare i casi peggiori per forza? L'operazione fatta da Tesla è stata fatta a distanza e senza informare il cliente... Non è proprio la stessa cosa.. Con le auto elettriche e connesse tale possibilità sarà consentita a tutte le case molto presto...
No infatti, li proprio hanno venduto una macchina non conforme alla legge. Giusto ho sbagliato il paragone.
Premetto che di difendere o meno un marchio a me poco importa, mentre è più interessante capire come evitare di essere fregati in futuro.
Se hai dei problemi con il marchio non sto nemmeno qui a discutere, dato che sulla cresta dell'onda è finita W, ma "non conforme alla legge" negli anni successivi si è scoperto che lo erano tutti, chi con un trucco chi con un altro, alla fine alcuni costruttori si sono salvati con patteggiamenti (penso a FCA in USA sempre per il dieselgate) oppure Renalut e Peugeot con altre operazioni in Europa.. Quindi..
Tuttavia tornando in tema, se compro un'auto con autonomia già bassa (<400 km) come sono le attuali auto elettriche più prestanti e poi via software nel tempo oltre al degrado della batteria si aggiunge una limitazione, l'auto diventa quasi inutile.. Cosa non accaduta con il richiamo Wv, dato che le auto girano ancora e ormai hanno più di 10 anni..
Ma dato che il futuro se si continua così per la mobilità privata popolare è segnato, bisognerà escogitare altri metodi per muoversi e basta... Altrimenti tra divieti e alti costi di gestione come al solito i soliti noti vivranno bene mentre il 95% della popolazione tirerà a campare anche per muoversi..
finchè il 95% della popolazione non si sveglierà... e visto l'andazzo, sarà sempre peggio
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