Ricarica senza app, tessere o complicazioni: Plug&Charge ora ha un logo ufficiale e tanti sostenitori
di Massimiliano Zocchi pubblicata il 30 Giugno 2022, alle 11:35 nel canale Soluzioni di ricarica
La tecnologia di ricarica che consente il riconoscimento automatico della vettura e della transazione ha sempre più sostenitori, ed ora anche un logo ufficiale da applicare a colonnine e vetture
Indubbiamente un grande asso nella manica per Tesla è la rete di ricarica Supercharger. Proprio oggi vi abbiamo raccontato dell'ottocentesima inaugurazione in Europa, ma il vantaggio della rete di ricarica privata di Musk non è solo la capillarità sul territorio, ma anche e soprattutto la semplicità di utilizzo.
Gli utenti Tesla non devono far altro che parcheggiare la propria auto nei pressi dello stallo, premere un pulsante sul connettore di ricarica, e il tutto ha inizio, senza bisogno di app a supporto, card RFID, carte di credito o altri metodi di pagamento.
Gli altri costruttori si sono resi conto di questo grande vantaggio, ed hanno creato il consorzio CharIN, che tra le altre cose si è occupato di spingere la diffusione del protocollo Plug&Charge, che fa proprio la stessa cosa. Tramite le procedure ISO 15118-2 o ISO 15118-20, auto e colonnina possono dialogare, attivando la ricarica senza necessità di altre azioni, dirottando la fatturazione del dovuto su account creati in precedenza, proprio come fa Tesla.
Da ora la tecnologia Plug&Charge ha anche un logo ufficiale, presentato nei giorni scorsi in Polonia durante l'evento Testival Europe 2022. Il logo potrà essere applicato sulle colonnine dei membri del consorzio, per garantire visibilità alla tecnologia, ma anche i costruttori di auto potranno utilizzarlo per le proprie auto, magari all'interno degli sportellini di ricarica.
Le aziende che supportano il Plug&Charge iniziano ad essere davvero tante, e tra queste ci sono costruttori di colonnine come Alpitronic, Tritium o Eko Energetyka, ma anche importanti operatori, ad esempio Ionity e Electrify America, e infine anche costruttori di veicoli elettrici, come Hyundai, Volvo, Volkswagen e Scania.
6 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infowow.. il futuro..
Ci vorrebbe qualcosa di più versatile.
C'è sempre bisogno di un account o qualche altra cretinata. Ma pagare con i soldi no? Non so, carta, bancomat, contanti, come accade con i normali distributori?
Cioè, capisco che questo possa essere un concetto troppo difficile per gente che vive NEL FUTURO, dove le auto hanno bisogno di sistemi di sicurezza per poter guardare lo schermo da 40 pollici touch, e ti fermi 10 volte a pisciare in un viaggio di 500km per caricare le pile.
C'è sempre bisogno di un account o qualche altra cretinata. Ma pagare con i soldi no? Non so, carta, bancomat, contanti, come accade con i normali distributori?
Cioè, capisco che questo possa essere un concetto troppo difficile per gente che vive NEL FUTURO, dove le auto hanno bisogno di sistemi di sicurezza per poter guardare lo schermo da 40 pollici touch, e ti fermi 10 volte a pisciare in un viaggio di 500km per caricare le pile.
10 ricariche per 500km nemmeno con la mia Nissan di 6 anni.
Smontata questa iperbole, non vedo perché si debba andare indietro anziché avanti: cosa c'è di più semplice di arrivare, collegare un cavo e via?
Hai paura o trovi troppo difficile dover creare un account e collegarci una carta?
By(t)e
Ci vorrebbe qualcosa di più versatile.
Immagino che lo sia:
- se colleghi l'auto si addebita sul conto predefinito
- se passi una tessera, si addebita su quello collegato alla tessera
Se poi presti l'auto a qualcuno e fa il pieno al posto tuo, è come se adesso presti l'auto col pieno e te la riporta in riserva... cambia amico al quale prestare l'auto.
By(t)e
Meglio tardi che mai, FORSE
In ritardo d 10 anni, si commenta da séDevi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".