Nuove regole per la ricarica in Europa: colonnine più potenti e più diffuse, con carta di credito
di Massimiliano Zocchi pubblicata il 13 Luglio 2023, alle 15:01 nel canale Soluzioni di ricaricaIl Parlamento Europeo ha approvato nuove norme per una maggiore diffusione delle colonnine di ricarica, che saranno anche più potenti e con possibilità di pagare in loco con carta di credito
Sono ormai diverse le case automobilistiche che hanno annunciato un passaggio totale, o quasi, alle auto elettriche, e dunque sono tanti gli automobilisti che si interrogano su come sarà l'esperienza di ricarica, soprattutto sui lunghi viaggi, data la condizione attuale della rete.
Le stesse domande però se le è poste anche il Parlamento Europeo, che ha appena approvato nuove norme per migliorare l'esperienza d'uso delle colonnine di ricarica, oltre a rendere più semplice e frequente poterne usufruire.
Le nuove regole fanno parte del pacchetto Fit for 55, e stabiliscono che sulla rete centrale europea TEN-T (foto sopra) le colonnine dovranno avere determinate specifiche e indicazioni di installazione. Entro il 2026 le ultrafast con almeno 400 kW di potenza dovranno trovarsi a non più di 60 km una dall'altra, e nel 2028 la potenza richiesta salirà a 600 kW. Per le colonnine dedicate ai camion elettrici si sale a 120 km di distanza, ma con potenza ovviamente superiore, 1,4-2,8 MW, a seconda delle strade.
Entro il 2027 ci sarà anche un database pubblico europeo di queste colonnine, con informazioni su disponibilità, tempi di attesa e prezzi per diverse stazioni, indipendentemente dalla rete. L'Europa ha pensato non solo a colonnine più diffuse e più potenti, ma anche alla semplicità di utilizzo. Addio quindi a sessioni abilitate solo tramite app o card RFID, i clienti dovranno poter ricaricare facendo affidamento su carte di credito o altri dispositivi contact less, con prezzi mostrati prima della ricarica.
9 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoChe poi è un po' stupida come cosa visto che basterebbe usare i treni per le lunghe tratte che sono già elettrici e poi camion o furgoni per la distribuzione capillare.
Questi ultimi però partendo dai grandi centri di smistamento e facendo brevi tratte per la distribuzione locale non avrebbero bisogno di essere caricati "fuori sede"
Che poi è un po' stupida come cosa visto che basterebbe usare i treni per le lunghe tratte che sono già elettrici e poi camion o furgoni per la distribuzione capillare.
Questi ultimi però partendo dai grandi centri di smistamento e facendo brevi tratte per la distribuzione locale non avrebbero bisogno di essere caricati "fuori sede"
Potrebbero e dovrebbero già farlo ora, ma spesso costa di più spedire su rotaia che su gomma e le aziende guardano a quello. Basta guardare a quanti camion stranieri ci sono piuttosto che spedire tramite treni. Secondo me per fare questo passaggio serve anche un potenziamento delle ferrovie perché se si vuole sfruttare di più si bloccherebbe facilmente tutta la circolazione
oltre ai costi il tempo impiegato è maggiore per il coordinamento Camion - Treno - Camion.
in nome dell'ambiente, se è questo lo scopo dell'elettrificazione, tutta la gestione dei trasporti medi e pesanti andrebbe regolamentata in modo severo, esattamente come si stanno preoccupando di regolamentare quella delle automobili.
per cui così come obbligano lo stop alla vendita di un tipo di auto perchè inquinanti, dovrebbero bloccare un tipo di trasporto pesante perchè inquinante e obbligare l'uso della rotaia ove presente.
ovviamente non accadrà mai perchè bisogna vedere quale sia il vero scopo della green economy...........
ops, l'ultima parola del termine forse spiega già il tutto
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