Islanda, in arrivo l'hub di ricarica alimentato dalla geotermia. E poi ban endotermico al 2030 e riforestazione
di Massimiliano Zocchi pubblicata il 09 Marzo 2023, alle 17:26 nel canale Soluzioni di ricaricaL'Islanda ha un piano articolato per raggiungere la neutralità carbonica entro il 2040, e l'hub di ricarica di Instavolt è uno dei passi necessari
Nel 2018 il Governo islandese ha varato un piano per rendere il paese carbon neutral entro il 2040, e questo piano prevede ben 34 misure. Si va dal ban della vendita di auto endotermiche entro il 2030 (quindi 5 anni prima della proposta europea), fino all'eliminazione dei combustibili fossili in tutte le forme di trasporto. Ma il Paese chiederà una mano anche alla natura, attuando sequestro di CO2 tramite la riforestazione.
L'addio alle auto endotermiche chiaramente significa un aumento delle vendite per le elettriche, già piuttosto popolari in Islanda, e di conseguenza è necessaria una rete di ricarica adeguata.
In questi giorni la britannica Instalvolt ha iniziato proprio in Islanda un importante progetto, per costruire l'hub di ricarica per veicoli elettrici più grande dell'isola, nei pressi dell'hotel Aðaltorg Courtyard Marriott, a sua volta vicino all'aeroporto di Keflavík.
Una volta completato il sito, ci saranno 20 colonnine di ricarica ultrafast in corrente continua, forse del costruttore Tritium, che già ha collaborato con Instavolt per altre realizzazioni. Il posizionamento vicino all'aeroporto è strategico, in quanto l'hub potrà essere usato dai cittadini, ma anche dai tanti turisti in arrivo in Islanda che scelgono di noleggiare un'auto, circa l'80%. Le compagnie di noleggio sono poi impegnate a fornire auto elettriche nelle loro flotte.
L'hub riceverà energia elettrica rinnovabile da HS Orka, società che produce energia rinnovabile da oltre quarant'anni tramite impianti geotermici, una tipologia di generazione molto sfruttata in Islanda. Dopo questa installazione, il lavoro di Instavolt nel Paese proseguirà, per arrivare a quota 200 colonnine.
16 Commenti
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Bah, loro lo sanno benissimo che è impossibile, lì ormai gli alberi grossi e alti non crescono più, non c'è abbastanza terreno da che l'isola è stata disboscata secoli fa..infatti ci sono alberi ripiantati di 50 anni che somigliano ai nostri di 5...Geotermia, gran cosa, io mi chiedo sempre perché noi con l'Etna invece no...
Geotermia, gran cosa, io mi chiedo sempre perché noi con l'Etna invece no...
Noi siamo leader con la centrale del Larderello
Larderello produce il 10% dell'energia geotermica mondiale, con un ammontare di circa 4800 GWh annui, dando energia a un milione di case italiane
ma non è semplice da fare e ci sono alcuni spot, l'Islanda ha molte ma molte meno persone e moltissime fonti di calore in più dell'Italia.
A Ferrara c'è il geotermico, produce circa 75GWh annui, ma i costi di realizzazione sono alti: certamente, alla luce delle speculazioni che ci sono state, è un fonte di energia da prendere in considerazione e da inserire nel mix energetico nazione. Secondo me.
Commento di un'idiozia disarmante.
Tutto vero però
No.
https://www.reuters.com/article/fac...2-idUSL1N2XV1HA
https://www.reuters.com/article/fac...2-idUSL1N2XV1HA
Qua si parla di Islanda però, della sua moltitudine di vulcani (più di 100) rispetto ad una popolazione relativamente ridotta (+ o - come Bologna), non della CO2 mondiale.
Inoltre qui lui parla di vulcano in eruzione e ci sono state in passato eruzioni di vulcani che da soli eguagliavano la produzione umana di co2.
Da qui
L'unica cosa in cui ha esagerato è la questione dei 400 anni.
Inoltre qui lui parla di vulcano in eruzione e ci sono state in passato eruzioni di vulcani che da soli eguagliavano la produzione umana di co2.
Da qui
L'unica cosa in cui ha esagerato è la questione dei 400 anni.
400 anni invece di 30 minuti, una trascurabile esagerazione che non invalida per nulla la sua argomentazione
Il concetto è che per quanto sia importante ridurre le emissioni di CO2, in un contesto particolare come quello dell'Islanda non lo vedo come una priorità alla pari di altri paesi.
Non che io sia troppo a favore di tutta la situazione che si sta creando (o meglio, pulire il pianeta si, il modo in cui lo vogliono fare è patetico) però c'è da dire che un vulcano non lo puoi spegnere ed è una cosa naturale, tutto quello che produciamo noi invece "lo puoi spegnere" e non è roba naturale.
Detto questo ripeto, va bene pulire il mondo ma andrebbero ridotti gli sprechi e i consumi prima di rompere le palle con ste caz di auto elettriche... ma non fa bene all'economia. Lo ammettessero e sarebbe tutto più naturale.
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