Il Giappone si rimette in pari col resto del mondo per le colonnine fast
di Giulia Favetti pubblicata il 08 Agosto 2023, alle 10:42 nel canale Soluzioni di ricaricaIl governo giapponese ha deciso di promulgare nuove normative riguardanti gli stalli di ricarica "rapida" che attualmente sono fermi a una potenza di 40 kW
Un piccolo passo per il mondo, un grande passo per il Giappone: la nazione insulare ha deciso di mettere mano alle normative che regolano la potenza delle stazioni di ricarica "fast" portandola dagli attuali 40 kW a 90 kW, con alcune eccezioni che arriveranno a 150 kW, ovvero la potenza che per l'occidente è "standard" su questo tipo di colonnine.
"Per aree ad alto traffico e altri luoghi di forte domanda", ha specificato il Ministero dell'Economia, del Commercio e dell'Industria "la potenza media dei caricatori rapidi aumenterà a circa 150 kW".
La conversione dell'infrastruttura nipponica, come riportato dal quotidiano economico giapponese Nikkei, sarà a carico del Governo giapponese.
Per quanto una potenza di 90 kW per colonnine di ricarica veloce faccia sorridere, va' considerato che per il Giappone questo upgrade comporterà un lavoro mastodontico: di fatto tutti gli stalli esistenti dovranno ricevere nuovi caricatori a corrente continua (CC) con una potenza superiore a 100 kW, a meno che l'esecutivo non decida – e potrebbe essere la strategia migliore – di sostituire ex novo gli stalli, mettendo al loro posto colonnine nuove, più efficienti e potenti.
Citando ancora quanto riferito dal quotidiano Nikkei, le linee guida governative prevedono inoltre l'installazione di stazioni di ricarica ogni 70 chilometri lungo le autostrade e il cambio di fatturazione, che passerà da "tot a tempo" a "tot a kWh", esattamente come avviene in occidente.
In ultimo, al fine di rendere più veloce ed economico installare stazioni di ricarica rapida con potenza superiore ai 200 kW, verranno alleggerite le norme di sicurezza.
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