Ducati conferma ancora: "la MotoE ci serve per sviluppare una moto elettrica stradale"
di Massimiliano Zocchi pubblicata il 20 Gennaio 2022, alle 16:26 nel canale Moto ElettricheArrivano ancora conferme da parte di Ducati su sviluppi futuri per moto elettriche stradali. Questa volta le dichiarazioni sono del CEO della divisione Nord America
Proprio quando sembrava che le voci di una possibile moto elettrica Ducati si fossero affievolite, la casa di Borgo Panigale ha lanciato la bomba, comunicando che avrebbe fornito le moto per il campionato di MotoE al posto di un'altra azienda italiana, Energica.
A stretto giro era stato poi il CEO Domenicali a spiegare che questo impegno nel mondo delle corse non presupponeva il lancio di moto elettriche per tutti. Tuttavia in occasione della presentazione del primo prototipo di moto elettrica, V21L, era rimasto uno spiraglio riguardante lo sviluppo interno sfruttando la pista, per arrivare alla tecnologia che Ducati considera la base per le sue moto.
Ora arrivano conferme in questa direzione, questa volta dal CEO della divisione Nord Americana di Ducati, Jason Chinnock. Durante un'intervista con Yahoo Finance le sue parole sono sembrate piuttosto inequivocabili:
"sarebbe prematuro per me scavare troppo in profondità in alcune delle tecnologie in questo momento perché in realtà non abbiamo ancora rilasciato molto su questo prodotto. Ma potrei sicuramente dirti che ciò che svilupperemo in termini di esperienza e tecnologia attraverso quella serie di corse sarà utilizzato per le future moto da strada".
Chinnock dunque è sicuramente meno criptico di Domenicali, ed è estremamente sicuro che lo scopo della casa è di arrivare a una moto da poter vendere nelle proprie concessionarie. Non è dato sapere quanto tempo ci vorrà, anche perché Energica aveva fatto un percorso inverso: dopo anni di vendite, al top del mercato, aveva deciso di entrare nel motorsport. A Ducati non manca certo l'esperienza nelle gare, ma per quanto riguarda le moto elettriche parte praticamente da zero (anche se, siamo sicuri, la stavano sviluppando da tempo), e dovrà andare a ritroso: adattare ciò che è creato per la pista alla vita di tutti i giorni, o quasi.
4 Commenti
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se però per l'auto elettrica sono abbastanza speranzoso e positivo, per il settore delle moto sportive molto meno.
da ex possessore di moto sportiva di grande cilindrata vi dico che senza il rumore dello scarico l'avrei adorata molto meno, gran parte del godimento stava nel far tremare le finestre di tutta la via quando arrivavo a casa degli amici o della ragazza i cui genitori mi vedevano come un tempista (cosa più distante dalla realtà che esistesse).
accelerare al semaforo solo per farsi sentire ecc.. sono componenti emozionali troppo forti. e dopotutto una modo sportiva gira solamente il sabato e la domenica per le scorrazzate fra i passi o per la girata in pista, non è un elemento altamente inquinante. per me potrebbero rimanere tranquillamente a benza.
oltretutto le moto con il loro peso inferiore hanno già una quantità di coppia sovrabbondante e quindi non trarrebbero giovamento dai principali benefici dell'elettrico, ma vedrebbero solo gli svantaggi (aumento del peso, riduzione dell'autonomia ed infine probabilmente riduzione della velocità massima).
le supersportive attuali hanno potenze nell'ordine dei 200-220CV in configurazione con scarico originale. con scarico filtro e mappatura (cosa che praticamente fanno tutti a quel tipo di moto) si sale di pochi CV ma si guadagna molta prontezza.
parliamo di moto che pensano attorno ai 200kg con il pieno della benzina incluso che raggiungono agili i 320kmh o lo 0-100 in meno di 3"..
a cosa servirebbe dotarle di un motore elettrico e relative pesanti batterie?
a cosa servirebbe dotarle di un motore elettrico e relative pesanti batterie?
Dopo aver letto tutto quanto sopra ... a ridurre l'inquinamento sonoro !
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