Verde cittadino: l'Italia rischia di perdere 300 mln di euro per piantare 6 mln di alberi
di Giulia Favetti pubblicata il 24 Marzo 2023, alle 12:41 nel canale MercatoUno degli obiettivi stabiliti dal PNRR è quello di piantare 6,6 milioni di alberi entro la fine del 2024 in 14 città metropolitane italiane. Un traguardo per il quale è stato stabilito un finanziamento di 330 milioni di euro che, però, l'Italia potrebbe veder sfumare
Del cambiamento climatico e delle strategie per contrastarlo abbiamo parlato spesso: fra queste, vi è anche la tanto semplice, quanto complessa, piantumazione di nuovi alberi.
Nel 2021, l'allora ministro dell'Ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin affermò che:
"Gli alberi hanno un grande e positivo impatto sull’ambiente delle nostre città: sono un valore da difendere e rafforzare. Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza prevede che nei prossimi tre anni siano distribuite 6,6 milioni di piante nelle 14 città metropolitane [ndr Milano, Torino, Genova, Venezia, Bologna, Firenze, Roma, Napoli, Bari, Reggio Calabria, Palermo, Catania, Messina, Cagliari] ...".
Come abbiamo detto in questo articolo, piantare alberi senza una corretta pianificazione potrebbe essere controproducente.
Per prima cosa, per quanto possa sembrare scontato dirlo, un albero necessita di un adeguato spazio dove crescere, e questa constatazione è il motivo principale che sta dietro all'essenza totale di progetti per la città di Milano, la terza metropoli più inquinata del mondo.
La Corte dei Conti ha delegato le verifiche ai comandi provinciali dei carabinieri, e i militari hanno accertato che Milano è l'unica città nella quale non sta partendo alcun progetto.
Manca lo spazio dove mettere a dimora le piante: in città non ci sono zone disponibili che siano abbastanza grandi per dar vita a nuove foreste.
Secondo le linee guida stabilite dall'Europa, infatti, le aree adibite a boschi cittadini devono essere di almeno 3 ettari, in modo che abbiano un reale impatto sull'ambiente.
E così la città meneghina, dopo i controlli dei Carabinieri, ha chiesto una modifica al bando:
"Da verifiche informali, sentita la stessa Città metropolitana ed alcuni dei comuni più grossi interessati, si è appreso che, alle condizioni del bando, è quasi impossibile poter aderire. L'Area metropolitana di Milano, infatti, ha un'altissima densità abitativa e risulta quasi impossibile procedere ad un'opera di rimboschimento di 3 ettari (per le aree meno antropizzate si salirebbe a 10 ettari)".
Il capoluogo lombardo ha già perso 6 milioni di euro per il 2022 e altri 6 per il 2023.
Erano fondi vincolati al contrasto dell'inquinamento; le risorse sarebbero servite a piantare 138 mila alberi l'anno scorso e altrettanti quest'anno, con l'obiettivo di creare nuovi boschi su 276 ettari di territorio della Città Metropolitana che avrebbero fatto parte del capitolo "Forestazione urbana, periurbana ed extraurbani" del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
In altre delle 14 città metropolitane la situazione non è migliore: sempre secondo la Corte dei Conti, in molte casi non si è andati oltre la fase di pianificazione e per quanto riguarda gli oltre un milione e mezzo di alberi [precisamente 1.650.000] che andavano piantati entro il 31 dicembre 2022 c'è da capire se l'obiettivo sia stato raggiunto, andando a risolvere la questione dell'equiparazione fra semi e piante vere e proprie.
La quasi totalità delle città ha infatti piantato in vivaio semplici semi, invece di collocare piante già cresciute.
I magistrati contabili, dubitando dell'effettiva equivalenza tra coltivazione dei semi e piantumazione di alberi già adulti hanno invitato - ai fini della corretta realizzazione del progetto - il ministero dell'Ambiente e della Sicurezza energetica ad acquisire un pronunciamento certo in materia da parte della Commissione europea e a vigilare sia sulla corretta ed efficace esecuzione dei lavori in ogni città interessata, sia sulla tempestiva attuazione delle fasi successive del Piano.
In conclusione, non è certo che l'obiettivo stabilito per fine 2022 sia stato effettivamente raggiunto.
Non è tutto: Pagella Politica ha riferito che durante alcuni controlli dei Carabinieri sono stati trovati alberi piantati già secchi.
A Torino, per esempio, nell'ambito di alcuni progetti il numero di "piante morte" è stato pari al "100 per cento".
Mentre a Genova l'impresa vincitrice del bando ha dichiarato di aver piantato quasi mille piante, cosa che però sembra non essere vera.
31 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoin molte città si vedono ancora alberi vecchi e siepi morte per il secco
questo sicuramente non ha aiutato le piante appena messe a dimora
non è solo che c'è "incuria" .. fare un bosco è una cosa ma piantare un albero non è un problema con 9 m3 di terra.. il problema sorge quando non piove per 4 mesi e non puoi dargli acqua.. qua da noi è morto un albero secolare (olmo di 400 anni) perchè il terreno si è inaridito (grazie alle palme piantate attorno a lui da qualche ecoimbecille)
l'acqua è un problema e le piante ne hanno bisogno.. sono cose da tenere conto quando si piantano alberi da fusto
dove abito hanno letteralmente dimezzato la carreggiata di una strada per fare una ciclabile che non serve a niente. Fra l'altro una delle poche vie di uscita dal centro in cui prima si transitava su due corsie e adesso in fila indiana. Che capolavoro
Quello in foto è il parco nord nella parte al confine tra bresso/milano/Cinisello, come si vede di spazio per fare una "foresta" ce ne sarebbe parecchio, ma ci sono anche altre zone che potrebbero contenere nuovi alberi.
Magari non come palme in Duomo, che non si possono vedere.
Certo se poi non li puoi innaffiare o peggio distruggi l'ecosistema già presente, cosa li pianti a fare?
Va anche detto che tutto il verde in foto il sabato e la domenica sparisce, letteralmente ricoperto di gente.
Comunque sempre per rimanere in zona foto, poco più in là, ai margini della pista dell'aeroporto di Bresso, era stato spianato del gran verde naturale (anche con grossi alberi), spontaneo non disegnato dagli architetti come nel parco, per il concerto di Jovanotti... Ora c'è solo erba, terra e asfalto, niente è stato ripiantato.
ma come cazz si fa a piantare alberi già secchi? oppure piantare ma non seguire tutta la crescita e fare una deroga per innaffiare almeno le piante appena interrate?
ma come cazz si fa a piantare alberi già secchi? oppure piantare ma non seguire tutta la crescita e fare una deroga per innaffiare almeno le piante appena interrate?
ma come si fa a inserire nel PNNR la piantumazione di alberi?
a me francamente mi sembra un obbiettivo da straccioni
per migliorare l'aria sarebbe più opportuno cambiare gli impianti vecchi
Ma neppure "confiscando" i terreni occupati da stabili abbandonati in disuso, sia residenziali che industriali??? Estremizzando, si usano i fondi per abbattere e smaltire e poi si piantano alberi con vincoli di non edificabilità a 100 anni.
Link ad immagine (click per visualizzarla)
in molte città si vedono ancora alberi vecchi e siepi morte per il secco
questo sicuramente non ha aiutato le piante appena messe a dimora
non è solo che c'è "incuria" .. fare un bosco è una cosa ma piantare un albero non è un problema con 9 m3 di terra.. il problema sorge quando non piove per 4 mesi e non puoi dargli acqua.. qua da noi è morto un albero secolare (olmo di 400 anni) perchè il terreno si è inaridito (grazie alle palme piantate attorno a lui da qualche ecoimbecille)
l'acqua è un problema e le piante ne hanno bisogno.. sono cose da tenere conto quando si piantano alberi da fusto
Immagino perchè le palme siano delle "idrovore" d'acqua e quindi non adatte a stare insieme all'olmo o perchè sono state piantate troppo vicine l'une alle altre?
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