Superbollo addio, il Governo ne valuta la cancellazione insieme ad altre micro-tasse
di Massimiliano Zocchi pubblicata il 08 Maggio 2023, alle 15:38 nel canale MercatoIl Governo Meloni ha reso noto di essere al lavoro su una manciata di "micro-tasse" che vuole eliminare, tra cui l'odiato Superbollo auto
273 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoSe calcoli la media sulle dichiarazioni dei redditi allora un giardiniere guadagna più di un gioielliere sul ponte vecchio.
Calcoli del genere non hanno senso, specialmente in Italia.
Sarebbe come se io quando valuto una azienda mi basassi sull'utile dichiarato a bilancio... praticamente in Italia risulterebbe che il 90% di chi fa impresa lo fa per la gloria o quasi.
Calcoli del genere non hanno senso, specialmente in Italia.
Sarebbe come se io quando valuto una azienda mi basassi sull'utile dichiarato a bilancio... praticamente in Italia risulterebbe che il 90% di chi fa impresa lo fa per la gloria o quasi.
Si chiama statistica.
Su cosa vuoi basarti per capire il reddito medio? Sul sentito al bar? Sulla media dei tuoi colleghi?
sicuramente
Già se si parla di netto diventa più ragionevole.
ho dimenticato di precisarlo ma credo siano lordi...
anzi come ha postato Alodesign è pure meno, 22k.
me l'aspettavo abbastanza...
era Goofy Goober che aveva dubbi... vediamo come la prende...
35-50k di reddito, visto che li intendi netti, a me non sembrano sembrano molto "medi"... specie visto che il reddito medio delle dichiarazioni è come detto sui 22-25 (netti o lordi cmq è molto meno).
Fatto sta che la politica parla di "classe media" facendo credere ai più (quelli a 22-25k) di essere loro, mentre intendono nei fatti almeno meno meno 50-100k
penso che anche il giardiniere viaggi in mercedes ma dichiari 5€ all'anno...
come tantissimi gli autonomi.
Su cosa vuoi basarti per capire il reddito medio? Sul sentito al bar? Sulla media dei tuoi colleghi?
No, non c'entra niente con la statistica perché per essere un dato statistico necessita che il metodo di prelevamento dei dati seppur non perfetto ma abbia un margine di errore quantificabile e/o limitato.
In questo caso hai un margine di errore talmente enorme che è come prendere dati a caso.
Prima di tutto si parlava di classe media e non di reddito medio che non sono esattamente la stessa cosa. Posso guadagnare più della media ma essere comunque della classe bassa oppure posso guadagnare sotto la media ma stare bene. L'esempio l'ho fatto prima: un singolo che guadagna X potrebbe appartenere a una classe media ma la stessa persona con lo stesso reddito ma con moglie e figli a carico potrebbe ritrovarsi nella classe bassa.
Il metodo migliore a mio parere per valutare le classi sociali è valutare la capacità di spesa e non i redditi.
Veramente hai letto male... ho scritto "Ragionevolmente come classe media ti direi tra 35k a 50k lordi"
Detto questo secondo me stiamo facendo confusione fra tutti... compreso me eh... un conto è se parliamo di reddito medio, altro se parliamo di classe media.
come tantissimi gli autonomi.
Effettivamente... qua mi tocca darti ragione.
[QUOTE]cioè tutti millantano utili che non ci sono?!?
Il contrario... usano sistemi contabili per far uscire gli utili reali dall'azienda senza dichiarare utile.
Per farti un esempio una cosa abusata ai massimi livelli è "prelevamento soci" che in pratica è una posta contabile che sta a significare che l'azienda ha fatto un prestito a un socio quindi non è tassato perché non viene considerato utile ma soldi che devono poi rientrare in azienda.
Peccato che poi i soci col piffero che li riversano nell'azienda ed ecco che magicamente risulta che il socio dichiara redditi del piffero, praticamente prossimi a zero e viaggia sul SUV da 100k€.
appunto
lo zoccolo duro dei lavoratori dipendenti, ad esempio anche solo dall'ex livello 1 al 4 del metalmeccanico, o altri contratti collettivi e tutti gli statali/comunali/enti locali ARAN etc fa una bella media al ribasso anche prendendo in considerazione i funzionari e non solo gli istruttori.
basta vedere i lordi tabellari di certe persone... Non tutti sono latifondisti con proprietà ad alto valore e/o alta rendita intestate.
nel globale dei lavoratori dipendenti che creano il tessuto economico base (dove poi i gioielleri e altri possono evadere e far manbassa) del paese, non credo interessi poi molti includere o meno i conti nascosti di quel tipo di attività.
comunque è più facile parlare di reddito medio che di classe media, sicuramente.
era Goofy Goober che aveva dubbi... vediamo come la prende...
bene tranquillo, a me incuriosisce più che altro il fatto che se sono milioni di persone ad avere milioni di euro di proprietà, alla fine per abbassare tanto la media vuol dire che la povertà "estrema" (per quanto possa esser estrema qui da noi...) è ben più diffusa di quanto si creda.
se invece è tutto un barbatrucco perchè tutti dichiarano niente e/o evadono, allora forse stiamo tutti benissimo e non lo sappiamo.
oppure ancora, è impossibile sapere nulla di attenbile riguardo sia i redditi medi che la suddivisione in classi
alchè stiamo parlando di prelibata e croccante aria fritta
se invece è tutto un barbatrucco perchè tutti dichiarano niente e/o evadono, allora forse stiamo tutti benissimo e non lo sappiamo.
oppure ancora, è impossibile sapere nulla di attenbile riguardo sia i redditi medi che la suddivisione in classi
alchè stiamo parlando di prelibata e croccante aria fritta
Secondo me scusate se te lo dico ma si fa confusione fra un sacco di misure economiche.
Avere un patrimonio di milioni di € non significa avere flussi di cassa. Ad esempio mio padre si costruì casa in un periodo in cui la zona dove costruiva era considerata di bassissimo interesse. I contadini che si spostavano in città per cercare una vita migliore vendevano coloniche da centinaia di mq a prezzi stracciati.
Oggi quella stessa zona è considerata più che di pregio. Forse una delle zone più richieste d'Italia e mio padre che si fece casa con 3 lire oggi teoricamente ha un immobile che non so esattamente quanto possa valere ma sicuramente molto.
Detto ciò... non è che questo lo renda ricco. Mio padre ha lavorato come impiegato (normale nemmeno funzionario) tutta la vita e ora è un semplicissimo pensionato che non arriva nemmeno lontanamente vicino a prendere 2k€ di pensione.
La casa per quanto di valore oggi per lui è solo una spesa... non gli da alcuna rendita e semplicemente ci vive dentro con mia madre anch'essa pensionata.
Se domani decidi di tassare la proprietà e dici che siccome la casa vale X paghi Y semplicemente lo costringeresti a vendere e sicuramente prenderebbe buoni soldi ma sarebbe costretto dopo una vita ad abbandonare casa sua per comprarsi un mini-appartamento.
La proprietà non è di per se un indice di ricchezza per questo dico che tassare la semplice proprietà porta a storture perché di casi come questo ce ne sono tantissimi.
Non ti dico poi quelle famiglie contadine da una vita... dalle mie parti ci sono famiglie che coltivano da generazioni. Hanno magari una colonica che sulla carta vale 2 milioni ma che per loro è semplicemente casa e azienda. Se li tassi praticamente li fai fallire o li costringi a vendere.
Per questo ribadisco che misurare la ricchezza sulla semplice proprietà non porta da nessuna parte. La vera ricchezza è semmai la capacità di spesa perché se puoi spendere tanto significa che sei ricco; se hai tanto ma non puoi spendere quasi che nulla allora non sei così ricco.
Con che percentuale?
Tipo: prima casa al 4% se compro una entro 300k€, mentre se è oltre passa al 6%, se oltre a 1M€ và al 15%?
Stessa cosa per un'auto nuova?
Ma se poi c'è una riduzione o un aumento dei prezzi dato dal mercato?
Perché qui in Italia i prezzi salgono e scendono, ma gli stipendi rimangono gli stessi per anni.
Già le tasse sul reddito sono più eque... non prive di storture sia chiaro ma diciamo che mediamente colpiscono in maniera più equa ed è più impegnativo poterle evitare legalmente (leggasi devi essere veramente tanto ricco e poterti permettere cose veramente complesse).
Le tasse sulla proprietà invece hanno un impatto devastante non tanto su chi ha poco e niente e quindi di base probabilmente o non ha proprio da pagare o paga poco ma su quelle fasce che hanno patrimoni intermedi tra 50k€ e 500k€ diciamo tanto per dare una misura in cui non ci sono risorse per poter fare procedure complesse ma al tempo stesso c'è patrimonio da tassare.
Il superbollo è un esempio perfetto alla fine è stato pagato dal piccolo appassionato che magari voleva una volta nella vita una macchina relativamente poco costosa ma molto potente che si è ritrovato a pagare cifre folli mentre il ricco ha semplicemente evitato la tassa anche solo semplicemente immatricolando all'estero.
E' proprio l'approccio dell'equità ad ogni costo, che tanti come te non ritengono neanche sufficiente, che e' il male di sto paese.
Il sistema è talmente complesso che per pagare le tasse anche un dipendente deve rivolgersi ad un professionista. Si sono inventati il precompilato per cercar, invano, di risolvere il problema.
Il punto cruciale di tutto è nella cultura dell'invidia. Ma perche' io pago x e lui y? E allora si mettono in piedi meccanismi complicatissimi, un po' piu' equi, ma difficilmente comprensibili. Cambia poco, qualcuno paga un po' di piu', qualcuno un po' di meno, ma niente che valga la pena il casino necessario.
E allora tutti al caf con un bel mazzo di carte, l'artigiano che paga il commercialista.
Il superbollo è l'esempio lampante della cultura dell'invidia. E' una punizione per chi ha auto potenti. Perche' non è giusto che paghi solo 4,35 euro a kW, mentre io con la mia punto ne pago ben 2,9. Deve pagare di piu'! E lo stato mette in piedi meccanismi inutili e costosi che non portano in cassa nulla.
Con che percentuale?
Tipo: prima casa al 4% se compro una entro 300k€, mentre se è oltre passa al 6%, se oltre a 1M€ và al 15%?
Stessa cosa per un'auto nuova?
Ma se poi c'è una riduzione o un aumento dei prezzi dato dal mercato?
Perché qui in Italia i prezzi salgono e scendono, ma gli stipendi rimangono gli stessi per anni.
Esiste già l'osservatorio immobiliare che tiene conto delle compravendite e dei prezzi basta studiare un meccanismo che ogni 5 anni aggiorni gli scaglioni.
Poi sicuramente si possono trovare misure adeguate non pretendo di indovinare la misura perfetta al primo tentativo ma diciamo che già sarebbe un inizio.
Il sistema è talmente complesso che per pagare le tasse anche un dipendente deve rivolgersi ad un professionista. Si sono inventati il precompilato per cercar, invano, di risolvere il problema.
Il punto cruciale di tutto è nella cultura dell'invidia. Ma perche' io pago x e lui y? E allora si mettono in piedi meccanismi complicatissimi, un po' piu' equi, ma difficilmente comprensibili. Cambia poco, qualcuno paga un po' di piu', qualcuno un po' di meno, ma niente che valga la pena il casino necessario.
E allora tutti al caf con un bel mazzo di carte, l'artigiano che paga il commercialista.
Il superbollo è l'esempio lampante della cultura dell'invidia. E' una punizione per chi ha auto potenti. Perche' non è giusto che paghi solo 4,35 euro a kW, mentre io con la mia punto ne pago ben 2,9. Deve pagare di piu'! E lo stato mette in piedi meccanismi inutili e costosi che non portano in cassa nulla.
Ma veramente io la semplificherei tantissimo:
2 principali tasse:
1) tassa sul reddito quando guadagni
2) tassa sulla capacità di spesa quando spendi
Tutto il resto si toglie, ivi comprese detazioni, meccanismi astrusi, ISEE e altri abomini del genere.
Inoltre metterei che qualsiasi spesa sopra 100€ dev'essere fatta con denaro elettronico in modo che tutto è tracciato automaticamente e quindi il sistema precalcola quanto hai speso nell'anno.
Vuoi integrare con misure di welfare? Bene... quello che spendi da medici e farmaci se pagato elettronicamente automaticamente ti abbatte il montante della spesa annua.
Il tutto sarebbe gestito automaticamente, per la persona comune non ci sarebbero tante complicazioni o necessità di professionisti, eviteresti mille scadenze diverse durante l'anno e avresti un sistema a scaglioni che tiene conto della ricchezza che effettivamente guadagni e che effettivamente utilizzi.
In questo modo togli di mezzo anche inutili tasse che spesso vengono sprecate a livello locale e accentri i flussi al MEF che poi ripartisce ai comuni e anche qua farei una riforma con i fondi assegnati non per il semplice numero di abitanti ma ripartiti anche con un sistema che tenga conto anche della qualità dell'amministrazione.
Fai opere pubbliche fatte male? Lasciate a metà? ecc... ecc... l'anno successivo ti arrivano meno fondi visto che li sprechi e ne vengono assegnati di più a chi li utilizza bene.
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