Stop all'estrazione del petrolio offshore, ecco quale impatto avrebbe sul Pianeta

di pubblicata il , alle 19:33 nel canale Mercato Stop all'estrazione del petrolio offshore, ecco quale impatto avrebbe sul Pianeta

L'arresto delle perforazioni in mare per estrarre petrolio, insieme alla riduzione graduale della produzione esistente di combustibili fossili taglierebbe le emissioni annuali di CO2 del 13%, secondo una nuova analisi di Oceana.

 

Un terzo del petrolio e del gas in circolazione deriva da operazioni di estrazioni offshore, un processo che genera emissioni di CO2 in ogni sua fase (estrazione, raffinazione, trasporto); Oceana, agenzia non profit per la protezione degli oceani, ha stilato un documento con oggetto l'impatto che avrebbe sul Pianeta l'abbandono delle perforazioni al largo delle coste e la graduale riduzione di consumo dei combustibili fossili.

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Passare ad alternative green comporterebbe una riduzione di emissioni di carbonio di 6,3 miliardi di tonnellate annuali entro il 2050, l’equivalente di 1,4 miliardi di auto su strada.

L'estrazione di petrolio è un settore quasi di nicchia che vede solo 10 paesi - Norvegia, Brasile, Stati Uniti, Messico, Regno Unito, Angola, Arabia Saudita, Qatar, Iran Emirati Arabi Uniti - gestire il 64% di tutta la produzione. La Norvegia è stata la prima nazione ad investire, in patria, nella mobilità sostenibile e ad oggi ha una percentuale di ev su strada che sfiora il 90%.

Anche gli Stati Uniti stanno investendo considerevolmente nell'adozione di veicoli elettrici, oltre che nella produzione sia delle vetture, sia della batterie, sul territorio nazionale.

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Del Medio Oriente e dei suoi progetti nel settore delle tecnologie green abbiamo recentemente parlato in questo articolo.

La dottoressa Kathryn Matthews, capo scienziata di Oceana, ha dichiarato: "Fermare l'espansione delle perforazioni offshore ha il potenziale per ridurre le emissioni più di qualsiasi altra soluzione oceanica.È inconfutabile che la crisi climatica sia qui, ora, e colpisce tutti noi attraverso uragani, inondazioni, incendi, siccità e ondate di calore sempre più frequenti e intense. Questo rapporto chiarisce che le soluzioni oceaniche sono soluzioni climatiche. Se vogliamo seriamente prevenire i cambiamenti climatici catastrofici, il nostro oceano è un ottimo punto di partenza."

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Le perforazioni offshore sono anche una delle principali cause di inquinamento degli oceani; anche senza considerare gli incendi e le perdite accidentali di petrolio, la normale attività di estrazione danneggia gravemente la vita marina, gli ecosistemi costieri e le economie locali con effetti su larga scala.

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39 Commenti
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CYRANO03 Novembre 2022, 19:39 #1
Ho il presentimento che l'ecologissima Norvegia non sarebbe d'accordo...



Csdggdfhhdsfghhjmgfscbb
Douglas Mortimer03 Novembre 2022, 23:45 #2
Studio del tutto inutile data l'assenza di alternative.
Sarebbe più sensato fare uno studio se tutti gli impianti fossili venissero sostituiti da centrali nucleari.
Dom7704 Novembre 2022, 01:11 #3
e uno studio sull'inquinamento prodotto, l'emissione di CO2, la devastazione di nuovi territori per procurare le materie prime e per la costruzione delle batterie per le nuove auto/camion/moto ecogreen??
magari con lo stop di questi pozzi si elimina il 13% di CO2 immessa, ma con l'estrazione delle materie prime e la produzione di batterie se ne vanno ad immettere il 20%...
david-104 Novembre 2022, 02:51 #4
Originariamente inviato da: Douglas Mortimer
Studio del tutto inutile data l'assenza di alternative.
Sarebbe più sensato fare uno studio se tutti gli impianti fossili venissero sostituiti da centrali nucleari.


O biocarburanti tipo olio vegetale idrogenato
david-104 Novembre 2022, 02:51 #5
Originariamente inviato da: Dom77
e uno studio sull'inquinamento prodotto, l'emissione di CO2, la devastazione di nuovi territori per procurare le materie prime e per la costruzione delle batterie per le nuove auto/camion/moto ecogreen??
magari con lo stop di questi pozzi si elimina il 13% di CO2 immessa, ma con l'estrazione delle materie prime e la produzione di batterie se ne vanno ad immettere il 20%...


Esatto….
DanieleG04 Novembre 2022, 08:01 #6
Studio assolutamente imparziale.
Chissà poi perché penso che la Norvegia non sia proprio così d'accordo...
Saturn04 Novembre 2022, 08:13 #7
Originariamente inviato da: CYRANO
Ho il presentimento che l'ecologicissima Norvegia non sarebbe d'accordo...



Csdggdfhhdsfghhjmgfscbb


Originariamente inviato da: DanieleG
Studio assolutamente imparziale.
Chissà poi perché penso che la Norvegia non sia proprio così d'accordo...


Che ci volete fare, però come mangiate la bistecca di balena da loro non la mangiate da nessuno, fidatevi !
Unrue04 Novembre 2022, 08:45 #8
Il passaggio ad altre fonte energetiche deve essere graduale e sostenibile (sopratutto per le tasche della gente). Va bene che si tagliano le emissioni, ma se arrivo a pagare un litro di benzina 4 euro anche no...
Vash_8504 Novembre 2022, 09:17 #9
Qualche anno fa appena laureato, passai presso lo show room dell'eni che aprono ogni tanto alle università per accalappiare persone, tra le tante carriere proposte per i neolaureati in ingegneria c'era anche quello su piattaforma offshore, tutti grandi paroloni e foto di cristiani con i sorrisi bianchi che si davano da fare, ma non dicono mai esplicitamente quanto potresti guadagnare, a denti stretti un advisor che mi vide parecchio interessato mi disse per cominciare dagli 8K€ netti a salire al mese, 6 settimane su piattaforma 4/6 a terra...
Con il senno di poi è un lavoro da fare da neolaureato, fai 5/6 anni su piattaforma, metti i soldi in saccoccia e poi cerchi altro...
Pandemio04 Novembre 2022, 09:42 #10
Facciamo come l Europa ,stop al gas senza piano b ...e gas alle stelle! Sto alle estrazioni in mare così chi lo estrae da terra può alzare a dismisura il prezzo .

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