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Privacy di Apple e iOS impattano sugli obiettivi di fatturato di Snap. Il titolo perde oltre il 21%

di pubblicata il , alle 11:01 nel canale Mercato Privacy di Apple e iOS impattano sugli obiettivi di fatturato di Snap. Il titolo perde oltre il 21%

Le modifiche introdotte da Apple in iOS 14.5 iniziano a mostrare le prime conseguenze: Snap non riesce a centrare le stime di fatturato proprio per via della difficoltà degli inserzionisti di tracciare correttamente le campagne pubblicitarie

 

Le modifiche alla privacy apportate da Apple con iOS 14 hanno iniziato a mietere la prima vittima illustre: Snap, che nel corso della serata di ieri ha presentato i risultati finanziari del terzo trimestre, ha sottolineato di aver accusato un impatto peggiore del previsto dall'introduzione delle nuove misure per la protezione della privacy dell'utente.

Snap ha raccolto un fatturato di poco superiore al miliardo di dollari nel trimestre in esame: si tratta del miglior trimestre di sempre per la società, ma che manca di 3 milioni le stime elaborate precedentemente dalla stessa Snap. La società ha sottolineato che le modifiche che Apple ha implementato in iOS rendono più complicato per gli inserzionisti tenere traccia delle attività degli utenti e sono in gran parte responsabili di questi risultati inferiori all'atteso.

"La nostra attività pubblicitaria ha avuto qualche disagio con le modifiche al monitoraggio degli annunci iOS, che sono state ampiamente implementate da Apple a giugno e luglio. Sebbene abbiamo previsto un certo grado di riduzione dell'attività, la nuova soluzione di misurazione fornita da Apple non si è ridimensionata come ci aspettavamo, rendendo più difficile per i nostri partner pubblicitari misurare e gestire le loro campagne pubblicitarie per iOS" ha dichiarato Evan Spiegel, CEO di Snap. Il titolo SNAP ha perso oltre il 21% durante le contrattazioni after hours.

Ricordiamo che con la versione 14.5 di iOS, Apple ha costretto gli sviluppatori a chiedere agli utenti di esprimere in maniera esplicita la volontà di condividere l'identificatore del loro dispositivo (IDFA) che viene utilizzato dagli inserzionisti per tracciare l'attività degli utenti tra app e servizi. Si tratta di modifiche che la Mela ha annunciato oltre un anno fa, ma che ha concretamente portato sul mercato ad aprile. Da quando le implementazioni sono state introdotte su iOS alcune analisi di mercato hanno mostrato che una percentuale estremamente piccola degli utenti ha acconsentito al tracciamento da parte delle app.

Spiegel ha definito la cosa come un "intoppo frustrante", ma ha anche sottolineato che una maggior protezione della privacy "è veramente importante per la salute a lungo termine dell'ecosistema e che supportiamo pienamente".

In ogni caso il trimestre per Snap è stato foriero anche di elementi positivi: la società ha superato le aspettative per quanto riguarda la crescita degli utenti, con 13 milioni di nuovi utenti attivi giornalieri. Ora Snap può contare su una base utenti attiva giornalmente di 306 milioni di individui.

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