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Porsche a gamba tesa su Ferrari e Lamborghini: "non devono essere esentate dall'addio al termico"
di Massimiliano Zocchi pubblicata il 13 Settembre 2021, alle 12:09 nel canale Mercato
L'amministratore delegato di Porsche, Oliver Blume, ha parole dure nei confronti della Motor Valley e del Ministro Cingolani. Secondo il management Porsche nessuna casa deve essere esentata dal passaggio all'elettrico
150 Commenti
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Qualcuno non riuscirà a scaldare la casa o pagare le bollette. Le aziende, più che dilazionare, dovranno scaricare i maggiori costi sui clienti.
Inverno bollente di inflazione, altro che pensare alla macchinina a pile.
PS: le aziende che regalavano la ricarica ai dipendenti, dovranno rinunciare ?
E tu sai anche se è un effetto momentaneo oppure di medio e lungo termine?
Sai quante ce ne sono state di queste oscillazioni in passato?
Nel 2020 e 2021 hai avuto il più grande crollo economico ed il più grande rimbalzo della storia, e tutto ne consegue, anche le speculazioni.
Un'idea sul discorso gas la si può avere guardando il bilancio statale:
https://dgsaie.mise.gov.it/bilancio-gas-naturale
Ma pensi che nel frattempo nelle auto endotermiche che consumano 2-3x i KWh per fare gli stessi Km delle elettriche, la benzina ed il diesel lo regalino col buono carburante durante le campagne elettorali?
L'inflazione in Europa sono 12 anni che stanno cercando di riportarla intorno al 2% e solo ora l'hanno riportata al livello [U]voluto[/U].
La gente compra le auto elettriche, termiche e ibride in base alle proprie esigenze e sono tutte incentivate in rapporto alle emissioni di co2.
Nessuno ti obbliga a comprarti una elettrica, se la detesti evidentemente é perché non te la puoi permettere e perché sai perfettamente che le termiche hanno già la data di scadenza.
Tempo 6 mesi e la benza in Europa arriverà a 2 euro al litro, fai te le debite considerazioni ...
Ti rendi conto di cosa hai scritto almeno?
Ti rileggi?
Hai idea della spocchiosità, dell'arroganza e della sbruffoneria che trasuda un commento del genere?
Acerbo, l'auto serve per andare a lavoro, per fare la spesa, andare dal medico, per le più banali esigenze dell'essere umano!
Vedere un futuro di auto che costano oltre il doppio, senza l'infrastruttura necessaria per usarle, preoccuperebbe qualunque persona sana di mente.
Se non te la puoi permettere, non è che le detesti, sei terrorizzato per come farai a campare!
Se imponi, ti prendi carico anche dei problemi che generi, problemi che non esisterebbero senza la tua decisione di imporre.
Non è mai funzionato così, da quando esiste il concetto d'infrastruttura, che non ha mai una copertura del 100% del territorio e del 100% della popolazione, vale per l'Italia come per il resto del mondo.
Quando ne hai bisogno, se per te diventano critiche, te le vai a cercare tu, nessuno te le viene a portare, nemmeno se sono "imposte" ed indispensabili.
Che è l'esatto obiettivo della UE...
Quando ne hai bisogno, se per te diventano critiche, te le vai a cercare tu, nessuno te le viene a portare, nemmeno se sono "imposte" ed indispensabili.
Allora iniziamo a mettere nei conti del ciclo della CO2 delle elettriche pure spopolamento, cementificazione, parco auto sempre più vecchio mai sostituito.
Crollo del mercato immobiliare in alcune zone, e prezzi alle stelle in altre.
Comunque, mi pare che ci siano servizi quali elettricità, fonia e acqua che, per legge, sono servizi universali ed esiste l'obbligo di allacciare le abitazioni, qualunque sia la loro ubicazione.
Ergo, non è vero che non esiste il 100% di infrastruttura, per cose fondamentali.
Crollo del mercato immobiliare in alcune zone, e prezzi alle stelle in altre.
Comunque, mi pare che ci siano servizi quali elettricità, fonia e acqua che, per legge, sono servizi universali ed esiste l'obbligo di allacciare le abitazioni, qualunque sia la loro ubicazione.
Ergo, non è vero che non esiste il 100% di infrastruttura, per cose fondamentali.
Il mercato immobiliare segue anche quello dello infrastrutture che sono legate alle attività lavorative.
Niente d'insolito, è già accaduto per secoli.
Immobili che hanno acquistato o perso, larga parte del loro valore, con l'aggiunta, o la perdita, d'infrastrutture.
Fogna, acqua, gas, idrico, strade ed elettrico, sebbene urbanizzazione primaria (la fonia è secondaria ), non sono servizi universali, anche se sono stati pagati gli oneri di urbanizzazione per costruire l'immobile.
Non a caso per i complessi immobiliari, le lottizzazioni, sei tu a realizzarti quelle opere di urbanizzazione primaria e poi l'ente statale se li prende in carico scomputandoli dagli oneri di urbanizzazione, prima di darti l'abitabilità
Se non hai la fogna, ti devi fare le fosse imhoff a tue spese con contratto di smaltimento presso ditta autorizzata
Se non hai la rete idrica, o usi il pozzo, altrimenti la cisterna d'accumulo.
Senza di questi, niente abitabilità, d'altronde il problema che si è posto per decenni con gli immobili e le lottizzazioni abusive.
E nessuno è obbligato a portarteli (pensa alle frazioni dei paesini, ai casolari, alle case in campagna, ai luoghi di villeggiatura, alle piccole isole, alle località montane, ci sono centinaia di esempi così
Se non hai la corrente elettrica, puoi fare la richiesta di allaccio e vedere quanto può essere oneroso attaccarti alla prima cabina disponibile posta a diverse centinaia di metri (o peggio qualche Km).
Non a caso esistono gli impianti rinnovabili "ad isola" con accumulo e gruppo elettrogeno d'emergenza, anche per queste situazioni.
Ma molti sono andati avanti, e lo fanno tutt'ora, col generatore diesel.
Paesini che hanno una sola strada d'accesso a 2 corsie "per modo di dire", asfaltata alla meno peggio, a cui nessuno vuole fare la manutenzione nemmeno in caso di crollo?
Quanti ne vuoi.
Località di villeggiatura che hanno 2 ripetitori 4G+ che servono egregiamente per 10 mesi l'anno e puoi fare tranquillamente smartworking e poi collassano quando arrivano i turisti rendendo impossibile il lavoro?
Te lo posso testimoniare personalmente
Niente d'insolito, è già accaduto per secoli.
Immobili che hanno acquistato o perso, larga parte del loro valore, con l'aggiunta, o la perdita, d'infrastrutture.
Fogna, acqua, gas, idrico, strade ed elettrico, sebbene urbanizzazione primaria (la fonia è secondaria ), non sono servizi universali, anche se sono stati pagati gli oneri di urbanizzazione per costruire l'immobile.
Non a caso per i complessi immobiliari, le lottizzazioni, sei tu a realizzarti quelle opere di urbanizzazione primaria e poi l'ente statale se li prende in carico scomputandoli dagli oneri di urbanizzazione, prima di darti l'abitabilità
Se non hai la fogna, ti devi fare le fosse imhoff a tue spese con contratto di smaltimento presso ditta autorizzata
Se non hai la rete idrica, o usi il pozzo, altrimenti la cisterna d'accumulo.
Senza di questi, niente abitabilità, d'altronde il problema che si è posto per decenni con gli immobili e le lottizzazioni abusive.
E nessuno è obbligato a portarteli (pensa alle frazioni dei paesini, ai casolari, alle case in campagna, ai luoghi di villeggiatura, alle piccole isole, alle località montane, ci sono centinaia di esempi così
Se non hai la corrente elettrica, puoi fare la richiesta di allaccio e vedere quanto può essere oneroso attaccarti alla prima cabina disponibile posta a diverse centinaia di metri (o peggio qualche Km).
Non a caso esistono gli impianti rinnovabili "ad isola" con accumulo e gruppo elettrogeno d'emergenza, anche per queste situazioni.
Ma molti sono andati avanti, e lo fanno tutt'ora, col generatore diesel.
Paesini che hanno una sola strada d'accesso a 2 corsie "per modo di dire", asfaltata alla meno peggio, a cui nessuno vuole fare la manutenzione nemmeno in caso di crollo?
Quanti ne vuoi.
Località di villeggiatura che hanno 2 ripetitori 4G+ che servono egregiamente per 10 mesi l'anno e puoi fare tranquillamente smartworking e poi collassano quando arrivano i turisti rendendo impossibile il lavoro?
Te lo posso testimoniare personalmente
Ecco appunto, ora parliamo la stessa lingua.
In una situazione del genere, secondo te, pensare di imporre l'auto elettrica ovunque è realistico?
Quelli che vivono in quelle situazioni che hai descritto, come fanno?
E soprattutto, è conveniente/necessario imporglierla?
Non ci sono soluzioni più pragmatiche e fattibili al bando totale ed indiscriminato dei motori a combustione?
Se il problema sono le città, iniziamo a bandirli da li: aree c stile milano come se piovesse, condite da parcheggi scambiatori, mezzi pubblici, ciclabili, etc.
Facciamo di più, incentiviamo lo smartworking, i servizi di delivery, le consegen a domicilio anche per i negozi di vicinato.
Prima di imporre l'auto elettrica, che ad oggi è ancora acerba, ci sono soluzioni decisamente più fattibili per rendere l'auto ancora meno necessaria, almeno in alcune zone.
I diesel inquinano? E bandiamo quelli, bandiamo pure i benzina puri, lasciamo solo ibride, elettriche e, se sostenibili, auto a gas, così chi non può andare in elettrico avrà comunque alternative, più ecologiche della situazione attuale.
Appunto, un chiaro esempio degli adepti delle auto elettriche, roba solo per ricchi radical chic insomma e chi non può permettersela è un barbone però vuoi mettere sono "ecologici".......
In una situazione del genere, secondo te, pensare di imporre l'auto elettrica ovunque è realistico?
Quelli che vivono in quelle situazioni che hai descritto, come fanno?
E soprattutto, è conveniente/necessario imporglierla?
Non ci sono soluzioni più pragmatiche e fattibili al bando totale ed indiscriminato dei motori a combustione?
Se il problema sono le città, iniziamo a bandirli da li: aree c stile milano come se piovesse, condite da parcheggi scambiatori, mezzi pubblici, ciclabili, etc.
Facciamo di più, incentiviamo lo smartworking, i servizi di delivery, le consegen a domicilio anche per i negozi di vicinato.
Prima di imporre l'auto elettrica, che ad oggi è ancora acerba, ci sono soluzioni decisamente più fattibili per rendere l'auto ancora meno necessaria, almeno in alcune zone.
I diesel inquinano? E bandiamo quelli, bandiamo pure i benzina puri, lasciamo solo ibride, elettriche e, se sostenibili, auto a gas, così chi non può andare in elettrico avrà comunque alternative, più ecologiche della situazione attuale.
Si è posto un obiettivo: 2050, in Europa, come altrove (ma ai più piace pensare che siamo solo noi i cog**oni
Per gradi verranno fatti degli interventi, per le auto si parla si 2035
Quello che tu proponi, avverrà (in parte già avviene) prima nelle metropoli e poi nei città a decrescere di dimensioni: il 2035 è per non vendere più auto endotermiche, ma in molte capitali europee e metropoli nemmeno si potrà circolare da prima di quella data, si parla di 2025-2030.
Per tutti gli altri, nei comuni, nelle zone più remote, sulle autostrade, sulle extraurbane, le auto endotermiche circoleranno per anni dopo il 2035, prima di arrivare al blocco completo.
Esisterà sempre il mercato delle endotermiche usate a cavallo del 2035.
Saranno 5-10-15 anni? Non telo so' dire.
Ma alla fine, in un modo o nell'altro, sarai tu a doverti adeguare a quelle che sono le esigenze dei molti, non rimanderanno la transizione completa ad auto a zero emissioni (il che non esclude nessuna tecnologia che possa competere con l'elettrico) solo perchè tu non hai ancora la colonnina di ricarica, la stazione d'idrogeno o quella di biocarburanti da CO2 catturata, dietro casa tua.
Ti rileggi?
Hai idea della spocchiosità, dell'arroganza e della sbruffoneria che trasuda un commento del genere?
Acerbo, l'auto serve per andare a lavoro, per fare la spesa, andare dal medico, per le più banali esigenze dell'essere umano!
Vedere un futuro di auto che costano oltre il doppio, senza l'infrastruttura necessaria per usarle, preoccuperebbe qualunque persona sana di mente.
Se non te la puoi permettere, non è che le detesti, sei terrorizzato per come farai a campare!
E cosa avrei detto di arrogante? Lo hanno dichiarato tutti i costruttori di automobili che al massimo dal 2035 non produrranno piu' modelli termici, ti invito a tornare sul pianeta terra, anno 2021 ...
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