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Oliver Blume si siede al comando del Gruppo Volkswagen: subito tagli al consiglio e novità software

di pubblicata il , alle 14:13 nel canale Mercato Oliver Blume si siede al comando del Gruppo Volkswagen: subito tagli al consiglio e novità software

Come ampiamente annunciato, da oggi il CEO del Gruppo Volkswagen è Oliver Blume, numero uno di Porsche. Ci saranno da subito importanti cambiamenti a livello dirigenziale e tecnico

 

E infine è arrivato l'addio per Herbert Diess. Colui che è stato il CEO del Gruppo Volkswagen in un importante, ma difficile, periodo di transizione, si è scontrato con avversità e "fuoco amico", fino a dover abdicare. Gli succede da oggi Oliver Blume, che sarà dunque contemporaneamente CEO di Porsche e di tutto il Gruppo.

Il nuovo numero uno non ha certo perso tempo e, come scoperto dalla testata Handelsblatt, e poi confermato da Volkswagen, ha imposto subito importanti cambiamenti. Blume vuole ridurre numericamente il consiglio di amministrazione, dopo essersi opposto tempo fa al suo allargamento, per snellire i processi decisionali. Così Hildegard Wortmann (vendite) e Murat Aksel (appalti) sono stati gentilmente invitati a dimettersi.

Oliver Blume

I due continueranno però a svolgere i loro compiti per l'azienda, oltre a ricoprire altri ruoli all'interno dello stesso consiglio. In questo modo i membri passeranno da 12 a 9.

Un'altra repentina mossa, e probabilmente destinata a portare i maggiori cambiamenti, è quella che riguarda lo sviluppo software. Un argomento che è costato caro a Diess, visti i ritardi della controllata Cariad, che infatti ora verrà sollevata di parte dei suoi compiti. Non si proseguirà con l'idea di sviluppare in autonomia almeno il 60% del software, visti i numerosi ritardi e malfunzionamenti della gamma elettrica ID, ma si punterà sull'aiuto di esperti e solidi partner.

In particolare si parla di Continental, in collaborazione con Bosh, alla quale verrebbe affidato lo sviluppo del cosiddetto middleware, cioè quella parte del sistema operativo VW che consente lo scambio di dati tra il software e l'hardware di un'auto.

Non male per il primo giorno in ufficio.

2 Commenti
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frankie01 Settembre 2022, 14:35 #1
Beh Diess era un fanatico di Tesla, troppo, tanto da invitare musk a parlare ad una conferenza interna.

Solo che di tesla non ha preso ciò che minimamente doveva prendere: il sw.
LB201 Settembre 2022, 19:53 #2
se non sviluppano il software non saranno mai competitivi.

batterie e motori elettrici sono abbastanza standard e forniti da terzi, il software invece può differenziare molto

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