Mercato auto europeo in crescita per il settimo mese consecutivo: Italia ultima nell'elettrico
di Rosario Grasso pubblicata il 22 Marzo 2023, alle 14:45 nel canale Mercato
Unrae pubblica dati incoraggianti per quanto riguarda il mercato delle auto in Europa, che confermano la "ripresina" innescata nello scorso mese di agosto
Unrae, l'associazione delle case estere in Italia, ha pubblicato i dati sulle nuove immatricolazioni di auto nel mese di febbraio e il dato congiunto sui primi due mesi dell'anno. Conferma la crescita che va avanti dallo scorso mese di agosto, con 902.775 immatricolazioni nello scorso mese e un aumento del 12,2% rispetto alle 804.414 unità di febbraio 2022. Positivo quindi il primo bimestre dell’anno con 1.814.048 immatricolazioni, in rialzo a +11,5% rispetto a 1.627.193 di gennaio-febbraio 2022.
Si tratta di un dato da valutare con attenzione, perché febbraio 2022 risentiva ancora fortemente delle conseguenze della crisi pandemica, con il rialzo che è da attribuire principalmente al miglioramento delle forniture di componenti. Ad ogni modo, se si confrontano i primi due mesi di quest'anno con gennaio e febbraio 2022, si nota un consistente incremento delle immatricolazioni complessive con un dato lusinghiero soprattutto per l'Italia, che segue solamente Regno Unito e Spagna come nuove immatricolazioni. Troviamo, infatti, un valore di +18,2% per l'Italia, di +32,1% per la Spagna e di +18,6% per il Regno Unito.
Se invece si guarda al solo mercato dell'elettrico, l'Italia è maglia nera, con un incremento del solo 8% rispetto alle immatricolazioni di un anno prima. In questa speciale classifica, che prende in considerazione i 5 mercati europei principali, Germania, Regno Unito e Francia vedono rispettivamente una crescita del 21,5%, 22,9% e 23,8%. L’ultimo posto per l’Italia vale anche nel bimestre con una quota di ECV al 7,6%, contro il 18,5% della Germania, 21% del Regno Unito, 23,1% della Francia, 11% della Spagna.
La benzina rimane comunque la prima scelta per le auto di nuova immatricolazione in Ue, con una quota di mercato del 36,9%. Ma il dato dell'Italia, se rapportato alla crescita del mercato della mobilità green nel resto dell'Europa, rimane perlomeno singolare. Per il rapporto completo vi rimandiamo al sito di Unrae.
78 Commenti
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incentivi non sufficienti?
reddito basso rispetto ai prezzi dei veicoli?
scelta di prodotto (es. non mi piace l'elettrica, voglio per forza quella marca, ecc.)?
idea d'uso (es. dove la ricarico la macchina vivendo in un condominio senza parcheggi, ma quanto mi dura la batteria se accendo il condizionatore, ecc.)?
I motivi possono essere tanti. Nel mio caso specifico ho una Bravo 2011 che, fortunato, va una meraviglia e l'ho pagata (si, lo so che qualcuno non ci crede) 14.500 chiavi in mano km0. Ora con quella cifra ci compro le ruote. Considerando i prezzi, che non saprei dove ricaricare l'auto, che mi capita un paio di volte l'anno di fare lunghi viaggi (e che con 2 bambini anche poco in più non è consigliabile), che lo stipendio è in pratica lo stesso da quando lavoro (2010)... Devo aggiungere altro?
Italia è diventato il 3° mondo dei paesi sviluppati, questa è la realtà con stipendi da fame e disoccupazione a livelli del dopo guerra.
E tutto questo non lo risolve ne la sinistra ne la destra, soprattutto con la gente che va al governo in sto paese...
Quel che è certo è che una auto nuova nel mio garage non ci entrerà mai più....
Io direi che potrebbe risolverlo sia la sinistra che la destra, non essendo un problema di allineamento politico, ma incredibilmente non lo affronta NESSUNO DA 30 ANNI ALMENO.
Mentre la Spagna cerca e riesce a farsi aprire qualche fabbrica, la Germania fa da benchmark per tutto il settore (eh sì che era uscita dalla 2a GM bastonata e spezzettata, ma è di nuovo là a dettar legge), la Francia non so cosa faccia ma è sempre più ricca di noi, l'Olanda è più piccola di Veneto e Lombardia, ma più ricca di entrambe, Polonia e Bulgaria sono diventate hub tecnologici grazie a politiche attrattive e costi bassi.
Noi abbiamo i costi bassi, e nessuna attrattiva... complimenti e auguri a tutti noi
Evidentemente gli Italiani non vogliono farsi fregare da questi bidoni a batteria. Bene cosi. Se poi il bando integrale delle auto termiche nel 2035 non vedra' mai la luce, vista l'opposizione di alcuni paesi europei, tanto meglio per chi si e' tenuto la termica.
Queste variabili andrebbero identificate, ma possiamo fare delle supposizioni:
incentivi non sufficienti?
reddito basso rispetto ai prezzi dei veicoli?
scelta di prodotto (es. non mi piace l'elettrica, voglio per forza quella marca, ecc.)?
idea d'uso (es. dove la ricarico la macchina vivendo in un condominio senza parcheggi, ma quanto mi dura la batteria se accendo il condizionatore, ecc.)?
I motivi possono essere tanti. Nel mio caso specifico ho una Bravo 2011 che, fortunato, va una meraviglia e l'ho pagata (si, lo so che qualcuno non ci crede) 14.500 chiavi in mano km0. Ora con quella cifra ci compro le ruote. Considerando i prezzi, che non saprei dove ricaricare l'auto, che mi capita un paio di volte l'anno di fare lunghi viaggi (e che con 2 bambini anche poco in più non è consigliabile), che lo stipendio è in pratica lo stesso da quando lavoro (2010)... Devo aggiungere altro?
Infatti, non vedo cosa ci sia di singolare. Nero, evasione, stipendi da fame, tassazione alle stelle, il quadro generale è chiaro come il sole. Chi poteva (e voleva) permettersi l'elettrica decente dai 50k in su l'ha già fatto, ora il mercato è in stallo in attesa del dimezzamento dei prezzi.
Anche io ho una misera Bravo del 2007, da me ancora non esistono blocchi Euro 4/5 etc e non ce ne saranno per anni. Perfettamente mantenuta, gira magnificamente e viaggio su 21km/l reali, francamente anche se potessi permettermelo non vedo davvero alcun motivo per cui dovrei indebitarmi per gli attuali bidoni elettrici; per come la vedo oggi, preferisco spendere anche eventuali 4000/5000€ di manutenzione straordinaria sulla mia nei prossimi 10 anni anziché cambiare per la roba attuale.
Ciao
i prezzi sono scesi un po rispetto a prima , Tesla base a 38k circa , ma sempre troppi soldi per lo stipendio di un Italiano medio
il numero di termiche usate in Italia aumentera ancora di piu !!
parli come se non ci fosse una transizione totale all'elettrico delle case automobilistiche
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