Le Tesla non circoleranno vicino alla sede del congresso del partito cinese per paura dello spionaggio
di Mattia Speroni pubblicata il 29 Giugno 2022, alle 15:01 nel canale Mercato
Secondo quanto riportato da Reuters, le automobili elettriche realizzate da Tesla non potranno circolare nei pressi della sede del congresso del partito cinese che si terrà nelle prossime settimane. Il timore è legato allo spionaggio.
La Cina rappresenta un importante mercato per Tesla sia per la produzione domestica che per quella da esportare in altre nazioni (nel 2021 sono state prodotte circa 450 mila unità). Questo non significa che il rapporto tra la società statunitense e la nazione asiatica sia sempre roseo. Una delle ultime novità riguarda il divieto per le automobili elettriche prodotte dalla società di Elon Musk di circolare nei pressi della sede del del congresso estivo del partito cinese.
L'esclusione riguarda in maniera diretta proprio questo brand e la paura riguarda in particolare questioni legate allo spionaggio. Del resto si tratta di un congresso segreto e ciò che viene fatto o dichiarato al suo interno potrebbe fornire importanti informazioni a nazioni estere che sfrutterebbero queste notizie per delineare la controffensiva.
Le Tesla e il potenziale spionaggio ai danni del partito cinese
Secondo quanto riportato da Reuters le automobili di Tesla non potranno circolare nel distretto di Beidaihe dove si tiene i congresso estivo dei dirigenti del partito cinese a partire dall'1 luglio e per circa due mesi. La motivazione, allo stato attuale, non è nota né c'è l'ufficialità del divieto (ma potrebbe esserlo nei prossimi giorni). Un funzionario della polizia che lavora nella zona di Beidaihe ha dichiarato solamente che era una questione di "affari nazionali".
In maniera analoga era stato deciso di non far circolare automobili di questo marchio anche a Chengdu durante la visita del presidente Xi Jinping. Nel 2021 era stato annunciato invece che le automobili Tesla non avrebbero più potuto circolare all'interno di complessi militari dell'esercito cinese per problemi di sicurezza.
In quel caso la problematica si era concentrata sulle fotocamere utilizzate dai vari modelli di Tesla per la guida autonoma e altre funzionalità correlate (parcheggio assistito e altro). Queste avrebbero potuto anche registrare informazioni sensibili utili ad agenzie di sicurezza straniere. Lo stesso Elon Musk aveva cercato di rassicurare i dirigenti e i militari cinesi dicendo in una videoconferenza che "c'è un forte incentivo per noi a essere molto riservati su qualsiasi informazione. Se Tesla usasse le auto per spiare in Cina o ovunque, verremo chiusi". Questo non esclude comunque la possibilità che CIA o NSA (per citare due esempi) possano utilizzare automobili modificate ad hoc, senza il consenso della società, per attuare operazioni di spionaggio.
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13 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infocomunque spiare con una tesla è più cool ovviamente
ciaooo a tutti
Quanto a montare una dashcam su un'auto qualunque e divertirsi a riprendere dove non vogliono le autorità cinesi...eh...io ci penserei due volte...non è l'Europa ragazzi...ve lo dico per esperienza diretta visto che ho visitato anche diversi paesi governati da regimi....occhio...che a finire in galera a vita o in qualche campo di rieducazione è un attimo...ma proprio un attimo.
Ci si finisce senza problemi da turisti, con il beneficio "del non lo sapevo", figuriamoci ad essere del posto. Parliamo di Cina ribadisco.
Provaci e facci sapere...
Di quello che dicono loro, semplice. Con la Tesla non ci si deve avvicinare. E sta pur tranquillo che non sgarrano da quelle parti.
Vuoi privarti di qualunque oggetto in tuo possesso...praticamente...
embeh... la possono comprare, smontare pezzo a pezzo... ma non si devono avvicinare.
mi sembra giusto.
mi sembra giusto.
Non deve avere senso ne deve essere giusto.
Sono a casa loro e fanno come vogliono, tanto semplice. In Italia abbiamo perso questa usanza ma altrove funziona così. Ripeto giusto o sbagliato che siano, questi sono gli ordini dei loro governanti. E la Cina non è certo l'Europa.
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