Incentivi auto elettriche, tornano nel 2022. Il Governo: "un miliardo all'anno, e potrebbero diventare strutturali"
di Massimiliano Zocchi pubblicata il 14 Ottobre 2021, alle 14:40 nel canale Mercato
Si è tenuta ieri al tavolo del MISE una prima riunione per fare il punto della situazione sul mercato automotive e sui possibili incentivi. Le associazioni di categoria hanno punti di vista differenti, ed il Governo studia un metodo strutturale. Forse ci sarà ancora spazio per contributi ai veicoli endotermici
Arrivano le prime indiscrezioni dalla riunione che il Governo ha indetto nella giornata di ieri, nelle stanze del MISE, per fare una prima valutazione sull'andamento del mercato automotive, e che ha coinvolto le associazioni di settore, i sindacati, ed ovviamente i rappresentanti politici. A dirigere i lavori il viceministro dello Sviluppo Economico, Gilberto Pichetto Fratin.
Ciò che sembra ormai sicuro, nonostante siano solo i primi incontri, è che gli incentivi per l'acquisto di nuove auto torneranno nel 2022, ma non c'è spazio per un rifinanziamento dei fondi per gli ultimi mesi dell'anno. La filiera dunque dovrà accontentarsi delle vendite derivanti dalle consegne di chi aveva prenotato l'ultima tranche di incentivi 2021.
Il punto focale dell'incontro era lo studio dei nuovi incentivi, e le relative coperture finanziarie. Arrivano in generale buone notizie e buoni propositi, con Pichetto Fratin che parla di stanziamenti per 1 miliardo di euro all'anno, per il prossimo triennio. Il Governo sta anche valutando la possibilità che gli incentivi diventino "strutturali", ovvero senza la necessità che vengano rifinanziati ogni anno. Questa mossa avrebbe però un rovescio della medaglia, costringendo di fatto l'esecutivo a congelare da subito l'intera somma necessaria per tutto il triennio 2022-2023-2024. Una parte politica, capitanata dal M5S, preferirebbe invece avere fondi disponibili per altri interventi, come il bonus 110%, che nel frattempo genererebbe una parte importante del PIL.
Sempre secondo Pichetto Fratin, ci potrebbe anche essere un riordino dei sostegni, con quelli ai motori endotermici che andrebbero ad esaurirsi, in favore dei motori elettrici. C'è però una parte sociale, spinta in particolar modo dai sindacati Fim-Cisl, che non vuole un'esclusione dagli incentivi dei motori endotermici, perché, a loro dire, una transizione troppo repentina verso l'elettrico potrebbe avere risvolti negativi. Tutti d'accordo invece sulla necessità di mantenere il meccanismo della rottamazione per avere accesso ai contributi, o almeno per ottenere una quota più alta.
Da notare che nel caso passi la linea di tolleranza dei motori endotermici, quelli che ad oggi vengono incentivati se appartenenti alla classe di emissioni tra 60 e 135 grammi di CO2 per km, l'Italia resterebbe uno dei pochi Paesi, se non forse l'unico, a incentivare motorizzazioni inquinanti.
Infine si è parlato anche di incentivi per il mercato dell'usato, introdotti di recente e in odore di ritorno anche nel 2022. Anche qui i sindacati sono dubbiosi, poiché dicono che "l'usato non genera lavoro e occupazione", ma la loro idea si scontra con quella delle associazioni dei concessionari, che invece ritengono il sostegno all'usato una mossa utile a muovere il mercato e ad offrire strumenti per tracciare le preferenze dei consumatori.
Tante questioni insomma, con la necessità di mettere d'accordo tante teste, il tutto entro la nuova Legge di Bilancio, che come di consueto dovrà contenere anche i provvedimenti in materia di incentivi.
9 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoCi sono già gli incentivi per il retrofit:
"coloro che omologano entro il 31 Dicembre 2021 in Italia un veicolo attraverso l’installazione di sistemi di retrofit elettrico è riconosciuto un contributo pari al 60% del costo di riqualificazione fino ad un massimo di € 3500. Inoltre è previsto anche un incentivo, sempre del 60%, sulle spese del bollo per l’iscrizione al pubblico registro automobilistico (P.R.A.), sull’imposta di bollo e su quella provinciale di trascrizione."
il costo del produttore raddoppia così a guadagnarci sono solo i produttori e noi pagheremo sempre uguale
ringrazia l'abbraccio liberale del PD
un poveretto che si era comprato l'auto a metano per risparmiare e inquinare pochissimo se la prende in quel posto, anche perchè di solito ci fa tanti km per lavoro
mentre un benestante che vive in centro in appartamento di lusso fa 2000km anno gli diamo 10k di incentivi per comprarsi il giocattolo elettrico con un misero impatto sull'inquinamento...
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