Emissioni di CO2 e reddito: il 10% più ricco del Pianeta ne è responsabile per il 50%
di Giulia Favetti pubblicata il 27 Febbraio 2023, alle 14:17 nel canale MercatoLa CO2 è la cartina torna-sole delle diseguaglianze sociali in termini di benessere economico: la carbon footprint dei top emitter è mille volte maggiore più rispetto alle persone più povere del Pianeta
39 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infopiù che altro a me sembra che si cerchi sempre di dare la colpa a qualcuno o qualcos'altro, per poter continuare a fare i propri porci comodi...
Ossia cosa accadrà quando più di 3 mld di persone avrà TV, lavatrice, lavastoviglie, freezer, automobile, computer ecc?
Per quanto la tecnologia possa ridurre l'impatto ambientale di tali dispositivi, la fame di energia che ci sarà nei prossimi anni darà seguito ad imponenti aumenti di emissioni di CO2 (cosa peraltro già preventivata dalla Cina).
Ovviamente non è possibile (e non sarebbe etico farlo) impedire il progresso per quelle persone; né è possibile chiedere ai ricchi di privarsi dei loro servizi in quanto significherebbe iniziare noi stessi a fare a meno dei su citati così come dell'istruzione e della sanità.
Quello che i paesi più ricchi devono fare è investire immediatamente su fonti di energia a basso impatto ambientale come il nucleare, oltre a supportare le rinnovabili. Ogni anno perso, sono tonnellate di CO2 che si sarebbero potute evitare e che ci allontanano dal Net0 (obiettivo già fallito secondo me).
E' etico nella misura in cui le persone lo sanno e se lo fanno andare bene sognando di essere fra gli eletti "impegnandosi" (chimera meritocratica, chimera in ENTRAMBI i sensi della parola, quello letterale e quello del modo di dire).
E' la morale del disperato ma l'opposto è stato dipinto per anni come l' "inferno" e così è stato incamerato anche dalle "classi" (argh) meno abbienti (che sono nativamente cmq PIU' propense di quelle benestanti ad inquinare e fregarsene, non crogiolatevi nell'illusione opposta del buon selvaggio) ergo, come direbbero i RATM, sleep now in the fire.
E' la morale del disperato ma l'opposto è stato dipinto per anni come l' "inferno" e così è stato incamerato anche dalle "classi" (argh) meno abbienti (che sono cmq PIU' propense di quelle benestanti ad inquinare e fregarsene) ergo, come direbbero i RATM, sleep now in the fire.
Io non sto dicendo che chi è bravo e si impegna debba limitarsi ad "avere" quanto qualcun altro che non ha voglia di darsi da fare e non si impegna. Dico solo che non è etico arricchire a dismisura, non è etico che ci sia chi, pur rompendosi la schiena, muore di fame e che chi, con estrema facilità, muovendo capitali nel modo opportuno, arricchisca enormemente, giusto per fare un esempio.
E' etico perchè il sogno dello sgobbone è non esserlo ovviamente ma diventare un signorotto (che poi sono leggende quelle di SINGOLE persone che muovono fortune.....vedi Berlusconi che poi deve mantenere la Lario con milionate quindi paradossalmente la "povera" vince sul "riccastro" grazie ad un semplice contratto matrimoniale - sarebbe questa la "giustizia sociale"? )
Se pensate che chi sgobba sogna di continuare a sgobbare "eticamente" vivete appunto in una perniciosa illusione che vi porta ad una dissonanza cognitiva dove alla fine non capite perchè il "povero" vota chi lo sfrutta (e invece è banalissimo capire perchè lo fa, perchè vorrebbe essere lui a sfruttare).
Per me non ci avete mai parlato con quelli che si "rompono la schiena"......NON sono come ve li immaginate (lo sono in apparenza finchè sono poveri e hanno vantaggio a lamentarsene), sono i primi a cui non gliene frega niente di inquinare e del gradiente di ricchezza finchè li si culla con la promessa della "prosperità".....finchè la morte non risolve la discrepanza rabbiosa fra sogno e realtà.
D'altro canto è stupido immaginarsi che il ricco allora sia generoso, sapendo come è il povero sopra descritto. Agirà (razionalmente) da bastardo sempre in modalità "get off my lawn" (e la giustizia banalmente gli da con la tutela della proprietà gli strumenti per esercitare questa difesa e il "gioco democratico" consiste appunto nel farsi scrivere - da parte di povero E ricco - le leggi per modulare tutto ciò.
Quello che è singolare è che tendete a vedere solo questa seconda parte della realtà (la prima viene appositamente romanticizzata ed incipriata), alla faccia dell'aspirazione ad una "giustizia equa" (ma siamo sicuri che non sia proprio questa pretesa la radice di tutti i mali e non la loro soluzione come ingenuamente si insegna guarda caso fin da bambini pressochè in ogni contesto sociale?)
Senza considerare che diventa impossibile rispondere alla domanda "Come è diventato ricco?!?!?!?" senza ricorrere ai complottate varie (massoneria, ebrei, ecc. ecc. ecc.) e aprendo così la strada alla demagogia prontamente usata da chi ha zero scrupoli (esempio di come la morale paradossalmente favorisca gli amorali che sanno approfittarsi della morale stessa - il tiranno alliscia sempre il popolo compatendolo e promettendo "più giustizia" )
Detto diversamente, se la mettete sulla ricchezza il risultato è che bisognerebbe eliminare l'umanità per "respirare"
Sarebbe meglio cambiare il sistema di riferimento per descrivere l'agire umano o il problema resta irrisolvibile in quello attuale, come l'integrale di Gauss nel piano cartesiano
Infatti è proprio strano che un terzo delle emissioni siano prodotte da 20 aziende, ma ovviamente sta al singolo boicottarle tutte
Ho speso quella che per me é una fortuna in un appartamento in quartiere nuovo ad emissioni 0, vado al lavoro a piedi (quindi uso l'auto pochissimo), faccio la differenziata e ho dovuto cambiare giá 2 auto per le manie green del sindaco.
Eppure, continuo a sentire urlare ogni giorno che la fine del mondo é vicina. Io piú di cosí francamente non posso fare. E come me, molti, moltissimi altri.
Poi peró vado al supermercato e ancora trovo pacchetti di biscotti la cui confezione pesa di piú (iperbolicamente parlando) del contenuto. Ancora trovo alimenti confezionati con materiali non riciclabili. Ancora vedo contadini andare in giro per strada con trattori che inquineranno 10 volta tanto la mia auto (ma hanno il mercedes in garage).
Per me non ci avete mai parlato con quelli che si "rompono la schiena"......NON sono come ve li immaginate (lo sono in apparenza finchè sono poveri e hanno vantaggio a lamentarsene), sono i primi a cui non gliene frega niente di inquinare e del gradiente di ricchezza finchè li si culla con la promessa della "prosperità".....finchè la morte non risolve la discrepanza rabbiosa fra sogno e realtà.
Infatti provassero a parlare di carbon footprint col povero, che disperde i rifiuti nell'ambiente, gira con una diesel euro 0, brucia di tutto nel caminetto, evade le tasse, ecc...e vedete cosa vi risponde
E di gente così ne è pieno il mondo.
Lascia inoltre il tempo che trova il parlare della disponibilità e dei costi delle nuove tecnologie a basso impatto ambientale, visto che le tecnologie più vecchie ed inquinanti restano comunque le più economiche e a parlarne con i paesi in via di sviluppo ti senti rispondere che i paesi occidentali hanno già inquinato e adesso tocca a loro, che diciamo così perché non vogliamo che si arricchiscano, ecc...
Mi sembra giusto puntare il dito sul maggior impatto ambientale di un'azienda che dà lavoro a decine di migliaia di persone e che produce beni per altri milioni, strano che non abbia lo stesso impatto ambientale di una micro srl con 2 dipendenti!
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