Decisione storica, il tribunale annulla il compenso da 55 miiardi per Elon Musk
di Massimiliano Zocchi pubblicata il 01 Febbraio 2024, alle 11:17 nel canale MercatoDopo un lungo processo, il giudice del Delaware ha deciso che il pacchetto di compensi da 55 miliardi di dollari non era legittimo, ottenuto in modo non imparziale
Un pacchetto di compensi dal valore di circa 55 miliardi di dollari, concesso da Tesla a Elon Musk nel 2018, è appena stato annullato dal giudice dello stato del Delaware Kathaleen St. J. McCormick, dando ragione agli azionisti che si erano opposti alla remunerazione.
Come molti CEO di grandi aziende, Musk non riceve formalmente uno stipendio, ma in caso di raggiungimento di alcuni traguardi, viene premiato con pacchetti di compensi, quasi sempre basati su azioni della società. La giudice ha stabilito che il piano in oggetto non era equo, e che gli avvocati di Musk non sono stati in grado di dimostrare il contrario, e lo ha quindi dichiarato come soggetto a revisione. Laconico il commento di Musk tramite X:
Never incorporate your company in the state of Delaware
— Elon Musk (@elonmusk) January 30, 2024
In particolare il dibattimento si era focalizzato sulla troppa influenza che aveva lo stesso Musk su Tesla e sul consiglio di amministrazione all'epoca della concessione. McCormick ha dato ragione ai querelanti, ed ha considerato l'intero processo di negoziazione del pacchetto come una sorta di farsa. Questa la spiegazione: "Oltre alla sua quota azionaria del 21,9%, Musk era il paradigmatico “CEO Superstar”, che ricopriva alcune delle posizioni aziendali più influenti (CEO, presidente e fondatore), godeva di stretti legami con i direttori incaricati di negoziare per conto di Tesla, e ha dominato il processo che ha portato all'approvazione da parte del consiglio del suo piano di remunerazione. Almeno per quanto riguarda questa transazione, Musk controllava Tesla".
Gli avvocati di Musk avevano provato a calcare la mano su alcune concessioni fatte dal CEO pur di ottenere il compenso, ma per la corte sono state molto più importanti le condizioni di negoziato, viziate dai rapporti di Musk con chi doveva prendere le parti di Tesla: "Il processo che ha portato all'approvazione del piano di compensazione di Musk è stato profondamente viziato. Musk aveva ampi legami con le persone incaricate di negoziare per conto di Tesla. Ha avuto una relazione di 15 anni con il presidente del comitato per la remunerazione, Ira Ehrenpreis. L'altro membro del comitato di remunerazione inserito nel gruppo di lavoro, Antonio Gracias, aveva rapporti d'affari con Musk risalenti a oltre 20 anni fa, così come il tipo di rapporto personale che lo portava regolarmente in vacanza con la famiglia di Musk. Il gruppo di lavoro comprendeva membri del management che erano legati a Musk, come il consigliere generale Todd Maron che era l'ex avvocato divorzista di Musk e la cui ammirazione per Musk lo ha commosso fino alle lacrime durante la sua deposizione. In effetti, Maron era il principale intermediario tra Musk e il comitato, e non è chiaro da che parte si vedesse Maron. Eppure molti dei documenti citati dagli imputati come prova di un giusto procedimento sono stati redatti da Maron".
Un altro punto su cui si basava la difesa di Musk, era la necessità di un alto compenso per convincere il CEO a restare in carica e far crescere Tesla. Anche su questa parte però la giudice si è detta in disaccordo. Ancora una volta cita il 21,9% che Musk possedeva (era prima di sperperare molte azioni per comprare Twitter), ed un aumento di capitalizzazione di mercato consistente, avrebbe generato un altrettanto aumento consistente nelle tasche del CEO. McCormick sottolinea: "Musk avrebbe guadagnato oltre 10 miliardi di dollari per ogni 50 miliardi di dollari di aumento della capitalizzazione di mercato. Musk non aveva intenzione di lasciare Tesla, e lo ha chiarito all'inizio del processo e durante tutto il contenzioso. Inoltre, il piano di compensazione non era condizionato al fatto che Musk dedicasse un determinato periodo di tempo a Tesla perché il consiglio non ha mai proposto tale termine".
Sicuramente si tratta di una sentenza storica, ma non è chiaro esattamente a cosa porterà ora. Che il pacchetto sia soggetto a revisione potrebbe significare che l'importo verrà rivisto al ribasso, o che addirittura Musk debba restituire delle azioni per un valore di miliardi di dollari, diminuendo ancor più la sua influenza diretta su Tesla, cosa di cui si lamentava proprio in questo periodo, dopo che la sua percentuale di proprietà era scesa al 13%.
23 Commenti
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Ma anche tra WASP e sionisti.
Vanno capite le dinamiche di potere di quel paese.
Godo come un cammello valdostano !
Ovviamente gli azionisti hanno fame di profitti e si dimenticano come sono arrivati lì..
Musk sta solo mungendo Tesla.. vende le azioni.. piange per riaverle indietro (poco prima della sentenza.. che lo sapesse già ?) .. minaccia la sua azienda (bene o male detiene qualche dollaro di azioni)..
boh.. ha sempre fatto quel cavolo che ha voluto per cui non trovo sbagliato che gli spieghino che le sue furberie non sono legalmente corrette.. alla fin fine ha sempre usato il giochino della minaccia per avere quello che voleva in modo da non dover pagare tasse
se parlasse di meno via twitter e pensasse di più al bene delle sue aziende forse sarebbe meglio
ora sono curioso di vedere come va a finire.. dovrà restituire qualche soldino o qualche azione ?
Ovviamente gli azionisti hanno fame di profitti e si dimenticano come sono arrivati lì..
la sua influenza è quello che lo ha reso ricco.. se poi ha sprecato i suoi soldi per twitter è un problema suo..
lui, che ha detto il tribunale, ha guadagno miliardi grazie all'hype che ha creato su Tesla e quindi ha avuto un bel vantaggio economico che non richiedeva bonus che si è fatto dare in modo, a quanto leggo, poco corretto avendo connessioni dirette con chi decideva
lui stesso ha ammesso che non se ne sarebbe andato e anche tolti quei 50 miliardi sarebbe divenuto lo stesso il più ricco del mondo per cui non serviva farsi "regalare" quei soldi che poi ha sprecato
avrei detto un dromedario piuttosto
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