Stellantis
Carlos Tavares lancia la bomba: "resteranno solo cinque grandi costruttori di auto"
di Massimiliano Zocchi pubblicata il 23 Febbraio 2024, alle 11:44 nel canale Mercato
Secondo il CEO di Stellantis le dinamiche del mercato futuro porteranno ad un ulteriore consolidamento tra i costruttori
45 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoHei Tavares, dei cinque c'è anche Stellantis?
Nel libero mercato, chi ha il prodotto di migliore qualità e lo vende al prezzo migliore, vince. Ma in UE si tende a regolare pesantemente il mercato interno, non capendo che così si favoriscono tutti quei mercati in cui tale regolamentazione criminale non c'è.
Il progresso è tale solo se è accessibile a tutti. La tecnologia vince solo se è anche economicamente sostenibile, quello che non capiscono gli adepti del culto elettrico.
Non è di certo favorendo la corruzione delle nostre istituzioni e società da parte dei cinesi che risolviamo poi i problemi del mondo.
Quello che mi lascia veramente basito è il torpore di chi non riesce a vedere la realtà che ha davanti: non è bastato far sparire i motori termici più efficienti che avevamo, ovvero quelli a gasolio, non è bastato aumentare i prezzi delle auto a dismisura, e pompare illegalmente soldi nel mercato dell'auto con incentivi criminali pagati dalla collettività...
Altro che concorrenza, qui stiamo alla frutta.
Il termine socialista è quanto mai inserito a sproposito eh.
Le politiche della UE (con annessi lauti incentivi alle aziende, mica ai lavoratori) sono funzionali esclusivamente a fare sì che l'industria europea non perda completamente competitività nei confronti dei concorrenti extra-UE.
Di socialista in questo non c'è assolutamente nulla, semmai si ravvisano dei prodromi di (maldestra) politica industriale incentivata dal pubblico, salvo poi abbaiare alla concorrenza sleale dei competitori (tanto cinesi ma pure statunitensi) che fanno lo stesso. Della serie liberal/liberisti ma in casa d'altri.
Farsi cucire addosso la politica industriale di un paese da una classe dirigente "asservita" al tuo interesse particolare non è interpretare il mondo.
Al massimo è piegare ai propri interessi una parte di mondo.
Nel libero mercato, chi ha il prodotto di migliore qualità e lo vende al prezzo migliore, vince. Ma in UE si tende a regolare pesantemente il mercato interno, non capendo che così si favoriscono tutti quei mercati in cui tale regolamentazione criminale non c'è.
Il progresso è tale solo se è accessibile a tutti. La tecnologia vince solo se è anche economicamente sostenibile, quello che non capiscono gli adepti del culto elettrico.
Non è di certo favorendo la corruzione delle nostre istituzioni e società da parte dei cinesi che risolviamo poi i problemi del mondo.
Quello che mi lascia veramente basito è il torpore di chi non riesce a vedere la realtà che ha davanti: non è bastato far sparire i motori termici più efficienti che avevamo, ovvero quelli a gasolio, non è bastato aumentare i prezzi delle auto a dismisura, e pompare illegalmente soldi nel mercato dell'auto con incentivi criminali pagati dalla collettività...
Altro che concorrenza, qui stiamo alla frutta.
che non esiste e non ha senso di esistere, altrimenti wanna marchi sarebbe un simbolo di successo
lato endotermico semplicemente non si investirà più, anche perchè siamo all'apice della tecnologia.
si respirerà un po' meglio del traffico, non male
La quadra è che se va bene i produttori diventeranno degli importatori per le auto cinesi e tutto il comparto produttivo elettronica, ferro, plastiche, vetri etc. etc. semplicemente scomparirà.
Non sono recuperabili quasi vent'anni d'investimenti statali in tutta una filiera che va dalle materie prime al prodotto finale.
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