A Milano con Sébastien Loeb per scoprire la Dakar di Dacia: potenza e biocarburante
di Massimiliano Zocchi pubblicata il 28 Novembre 2024, alle 15:44 nel canale MercatoA Milano Dacia ha presentato il progetto per partecipare alla Dakar, con un veicolo speciale alimentato con carburante sostenibile, e guidato da una squadra esperta capitanata da Seb Loeb
Da qualche anno l'immagine (e la percezione) di Dacia è cambiata, passando da auto prevalentemente economiche, a "best value for money", cioè vetture ancora con prezzo competitivo, ma con maggiore appeal, puntando su tecnologie collaudate - all'interno del Gruppo Renault - e cercando essenzialità ed estetica accattivante.
Nell'ultimo periodo questo percorso è stato arricchito dalla nuova identità visiva del marchio, che ha fatto il paio con la connotazione outdoor che Dacia ha voluto fare sua. Uno stile più "rugged", che ben si presta a vetture come Duster o il nuovo Bigster (qui lo trovate nel nostro video), ma che non stona nemmeno tra le proposte dei segmenti più bassi.
E quale esperienza poteva rappresentare l'estremo dell'outdoor e del fuoristrada, per cercare nuove strade comunicative? Lo abbiamo scoperto oggi a Milano, durante la presentazione di Dacia Sandriders, dove il marchio ha parlato del programma di partecipazione alla Dakar, mostrando la vettura che verrà utilizzata, e presentando la squadra che proverà a imporsi nel deserto.
La squadra ha già avuto un ottimo risultato nel Rally del Marocco, ed ora si prepara per la Dakar 2025, con al timone Tiphanie Isnard che potrà fare affidamento sulla super esperienza di Sébastien Loeb, Cristina Gutiérrez e Nasser Al-Attiyah. Proprio Loeb era presente all'incontro milanese, e ci ha parlato dello sviluppo della vettura, realizzata in maniera congiunta tra progettisti e piloti: "l'auto deve essere veloce, ma anche robusta, compatta, ed in grado di oltrepassare ogni genere di ostacolo, perché di troveremo in un terreno difficile. Abbiamo lavorato di fino per il bilanciamento della Sandrider, ed io che ho fatto già dei podi nella competizione devo puntare alla vittoria. Mi aspetto che come al solito tutti quei giorni al volante col copilota diventino un'avventura, entrando in sintonia ed affrontando insieme le difficoltà. La Dakar è unica da questo punto di vista".
La Dacia Sandrider gareggia nella categoria FIA Ultimate T1+, Si tratta di un prototipo lungo 4,140 metri, largo 2,290 ed alto 1,81, spinto da un motore V6 da 3 litri, sovralimentato con doppio turbo, con potenza 360 CV ed una coppia massima di 539 Nm, trazione integrale e cambio sequenziali a sei rapporti. La competizione serve sempre a testare sul campo possibili soluzioni, e nel caso di Dacia c'è la collaborazione con Aramco per lo sviluppo di un carburante sostenibile ricavato da biomassa. Il lavoro non è ancora ultimato, e si stanno testando i lotti prodotti, e per ora l'impatto ambientale è circa il 50% di un normale carburante fossile. Questo test fa ovviamente riferimento alla strategia del marchio che abbraccia svariate soluzioni di riduzione dell'inquinamento, dal GPL, all'ibrido, fino all'elettrico, e forse dunque in futuro anche il biocarburante, o quello completamente sintetico prodotto da CO2 e energie rinnovabili.
La vettura da gara pesca a piene mani dal know-how aziendale, oltre ad appoggiarsi su collaborazioni esterne di primo piano. A disposizione il centro stile Dacia, il dipartimento tecnico Alpine, oltre al fornitore Prodrive e alla già citata Aramco. Dice la Team Principal Isnard: "Dopo il successo ottenuto in Marocco, siamo entusiasti di affrontare la sfida definitiva: la Dakar. Questa gara è leggendaria per la sua spietatezza e per l'immensa capacità di resistenza che richiede sia agli equipaggi che ai veicoli. La nostra squadra ha lavorato senza sosta per prepararsi per gennaio, ma siamo consapevoli che la Dakar è un campionato a sé stante, un appuntamento che ci metterà alla prova in modi che non abbiamo mai sperimentato prima. Il nostro approccio è quello di affrontare ogni giorno passo dopo passo, dando il meglio di noi stessi in ogni tappa, rimanendo con i piedi per terra, concentrandoci su prestazioni consistenti senza nutrire aspettative eccessive".
La Dakar ha un significato univoco, ma molti non sanno che fa parte di un vero e proprio campionato del mondo rally raid su più tappe. Dal 3 al 17 gennaio si va appunto in Arabia Saudita per la Dakar, per poi passare all'Abu Dhabi Desert Challenge il 23 febbraio, al South African Safari Rally (18 maggio), ed a seguire il BP Ultimate Rally Raid Challenge in Portogallo (22 settembre) ed il Rallye du Maroc il 10 ottobre.
Per l'occasione Dacia ha presentato anche una vettura one-off con modifiche estetiche al nuovo Duster, chiamata 4x4 Soul of Dakar, che potreste incrociare nelle prossime settimane per le strade italiane.
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