Tesla estende da remoto l'autonomia di alcuni veicoli per venire in soccorso agli sfollati dell'uragano Irma
di Andrea Bai pubblicata il 11 Settembre 2017, alle 12:41 nel canale Infotainment
La società rimuove temporaneamente i blocchi software presenti su alcuni veicoli permettendo ai clienti di sfruttare l'intera capacità della batteria e disporre di maggior autonomia per affrontare al meglio le operazioni di evacuazione
La potenza distruttiva dell'uragano Irma ha costretto le autorità statunitensi a dichiarare lo stato d'emergenza in Florida e a disporre, per quelle località situate sul percorso dell'uragano, l'evacuazione obbligatoria. Una situazione che come ben si può immaginare ha creato non poche difficoltà sulle vie di fuga dirette verso nord, con pesanti congestionamenti del traffico e varie stazioni di rifornimento a corto di carburante.
Una situazione che risulta difficile anche per coloro i quali sono in possesso di una vettura elettrica Tesla e si affidano alla rete Supercharger. In Florida la rete di ricarica delle vetture Tesla è abbastanza diffusa, e anche una vettura come la Model S 60 (attualmente quella con minor autonomia operativa tra le vetture della società americana) dovrebbe riuscire a spostarsi da una stazione di ricarica all'altra senza problemi. Ma ovviamente le variabili introdotte da un pesante congestionamento del traffico possono cambiare, anche sensibilmente, le carte in tavola.
Dopo una particolare richiesta di un cliente, Tesla ha deciso di venire in soccorso dei propri clienti con un'operazione molto particolare. Il cliente, trovandosi nelle zone colpite dall'uragano, ha chiesto alla società di rimuovere temporaneamente un blocco software presente sulla sua vettura così da poter sfruttare tutti i 75kWh della batteria e ottenere 30-40 miglia in più di autonomia e organizzare gli spostamenti con maggior flessibilità. La società ha infatti venduto in passato automobili Model S e Model X con batterie da 75kWh, limitate via software alla capacità di 60kWh al fine di offrire un veicolo a prezzo inferiore (e anche dalla minore autonomia) ai clienti interessati, che in un secondo momento avrebbero potuto sbloccare il pieno potenziale della vettura da remoto, pagando l'aggiornamento software.
Tesla non solo ha accolto la richiesta, ma ha deciso di estenderla gratuitamente ed in via temporanea a tutti i clienti presenti nelle zone a rischio del passaggio dell'uragano Irma. L'aggiornamento software per sbloccare la capacità della batteria avrebbe altrimenti un costo compreso tra i 4500 e i 9000 dollari a seconda del modello della vettura e del momento in cui viene richiesto.
26 Commenti
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Loro hanno comprato la versione Tesla 60 invece della 75 perché costava meno ma per ragioni logistiche a Tesla sarebbe costato troppo fare due batterie quindi la hanno limitata via software, se il cliente vuole poi upgradare, paga e la trasformano via software in una 75..
I clienti ottengono esattamente ciò per cui pagano, ovvero una versione da 60kWh con il range EPA dichiarato.
Se poi dovessero cambiare idea, possono completare l'upgrade premendo un paio di tasti.
Consumare del tutto la carica di queste batterie non le rende più ricaricabili, no?
Se poi dovessero cambiare idea, possono completare l'upgrade premendo un paio di tasti.
Capito.
Con gli avvisi diramati giorni prima, se uno aspetta il giorno stesso per andarsene è solo colpa sua. Senza contare che anche i distributori se salta la corrente non erogano benzina mentre invece i SC Tesla molto spesso si appoggiano ad un impianto fotovoltaico ed è in previsione di implementare sempre di più l'autonomia dalla rete dei SC
Consumare del tutto la carica di queste batterie non le rende più ricaricabili, no?
La limitazione di cui si parla è verso l'alto, ovvero di caricare fino a 60 massimo e non fino a 75KWh che sarebbe la capacità nominale della batteria in dotazione.
A prescindere da questo caso o altro, in parte condivido ma i limiti rimangono, anche perchè spesso non puoi prevedere cosa succederà, guarda anche cosa è successo qui, hanno dato l'allarme rosso in Liguria ed invece il disastro l'ha fatto a Livorno.
I venti cambiano, non hai la certezza al 100% di dove andrà un nubifragio o un tornado o quello che sarà...
Loro hanno comprato la versione Tesla 60 invece della 75 perché costava meno ma per ragioni logistiche a Tesla sarebbe costato troppo fare due batterie quindi la hanno limitata via software, se il cliente vuole poi upgradare, paga e la trasformano via software in una 75..
I clienti ottengono esattamente ciò per cui pagano, ovvero una versione da 60kWh con il range EPA dichiarato.
Se poi dovessero cambiare idea, possono completare l'upgrade premendo un paio di tasti.
quindi io compro un tv 70", ma il produttore mi fa vedere un riquadro di 55", se aggiorno il software per 1000€ posso sfruttare tutto il pannello...
dato che presumo se non aggiorno mai il software il produttore comunque guadagna dalla cifra iniziale, perchè non vendere direttamente a meno?
tesla quelle batterie le ha comunque date al cliente, le ha pagate, probabilmente poco, perchè non abbassare il prezzo allora? mancanza di concorrenza certo... un po come le cpu k di intel
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