Un sito nucleare del Progetto Manhattan diventa un parco fotovoltaico da 1 GW
di Massimiliano Zocchi pubblicata il 01 Agosto 2024, alle 11:29 nel canale Energie RinnovabiliUn sito militare e nucleare sta diventando un enorme parco fotovoltaico, ma il lavoro di bonifica dell'area è immane, con rifiuti radioattivi di ogni genere
Il Dipartimento dell'Energia degli Stati Uniti (DOE) ha attivato un progetto per costruire un parco solare da 1 GW su un ex sito nucleare top secret del Progetto Manhattan nello Stato di Washington.
Il sito di Hanford ha un'estensione di oltre 3.200 ettari, fu fondato nel 1943, e venne utilizzato durante la seconda guerra mondiale come centro per la produzione di plutonio per le prime bombe atomiche. L'area circostante è semi desertica, nei pressi del fiume Columbia.
Il lavoro di bonifica è già partito, ed è piuttosto impegnativo, impiegando circa 10.000 persone. Come si legge sul sito dedicato, "Le squadre responsabili della bonifica del sito stanno trattando diversi tipi di rifiuti in diverse forme, molti dei quali sono potenzialmente dannosi per le persone e l'ambiente. Sono state prese delle precauzioni affinché i rifiuti non contaminino l'aria, il terreno, la falda freatica sotterranea, il fiume Columbia, le persone che stanno svolgendo il lavoro di bonifica o le persone e l'ambiente nei pressi del sito di Hanford".
I rifiuti possono presentarsi in varie forme, dalle apparecchiature e utensili rotti del reattore agli abiti contaminati indossati da un lavoratore durante le attività di produzione del plutonio. Spesso i rifiuti solidi venivano posti in contenitori di metallo prima di essere seppelliti, mentre altre volte venivano sotterrati senza contenitori. Durante l'attività sono stati prodotti anche centinaia di miliardi di litri di rifiuti liquidi, semplicemente sversati nel terreno, o in bacini di contenimento, da cui ci sono comunque state fuoriuscite. Inoltre i registri di queste operazioni sono spesso confusi o mancanti
Contestualmente si pratica il trattamento di rifiuti chimici e radioattivi, come le barre di combustibile uscite dai reattori ma il cui plutonio non è mai stato estratto. Queste saranno inviate a un sito apposito per sepoltura permanente. I rifiuti transuranici invece, che possono rimanere radioattivi per centinaia di migliaia di anni, vengono imballati in modo sicuro e spediti al Waste Isolation Pilot Plant nel New Mexico, dove verranno sepolti in modo permanente e sicuro. Infine i rifiuti liquidi nei serbatoi sotterranei saranno trasformati in un prodotto stabile in vetro in un processo chiamato vetrificazione.
Il piano prevede di collaborare di Hecate Energy per convertire l'area in un grande parco fotovoltaico, e fa parte dell'iniziativa Cleanup to Clean Energy. Il programma mira a riconvertire parti dei terreni di proprietà del DOE, precedentemente utilizzate anche nel programma di armi nucleari degli Stati Uniti, per la generazione di energia pulita.
La Segretaria all'Energia degli Stati Uniti Jennifer Granholm ha dichiarato: "il DOE sta trasformando migliaia di acri di terreno nel nostro sito di Hanford in un fiorente centro di generazione di energia solare senza emissioni di carbonio, dando il buon esempio nella pulizia del nostro ambiente e offrendo nuove opportunità economiche alle comunità locali".
5 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoLa cosa bella è che i pannelli solari produrranno elettricità [U]anche di notte[/U]!
(ovviamente scherzo...)
(ovviamente scherzo...)
Hai fatto bene a dire che scherzi... qualche nuclearista si sarebbe sentito subito offeso/attaccato.
E perchè mai?
Link ad immagine (click per visualizzarla)
https://it.m.wikipedia.org/wiki/Dis...vo_betavoltaico
https://www.researchgate.net/publication/335641891_Investigation_of_nickel-63_radioisotope-powered_GaN_betavoltaic_nuclear_battery/figures?lo=1&utm_source=google&utm_medium=organic
(ovviamente scherzo...)
beh col solare termico sarebbe fattibile grazie all'accumulo del calore in serbatoi di sali fusi ma qui gabbo optato per il fotovoltaico. almeno con questa scusa finalmente si decidono a spendere soldi per bonificare quella basta area.
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