Trump non fermerà il boom dell'energia green negli USA: saranno utenti e aziende a decidere
di Nino Grasso pubblicata il 10 Novembre 2024, alle 10:01 nel canale Energie RinnovabiliLe energie rinnovabili negli Stati Uniti mostreranno una resilienza strutturale che potrebbe resistere ai cambiamenti politici, secondo gli esperti. Gli incentivi fiscali e i progressi tecnologici sostengono il settore, mentre gli stati repubblicani beneficiano già degli investimenti green.
35 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoItaliana? Disinformazione? Non so se hai notato ma il mal di pancia grave ce l'hanno anche Germania, Francia.... E Germania in particolare lo sta a fatica ammettendo ora..
Non è SOLO l'elettrico, è una concausa di una serie di provvedimenti ( perlopiù scelte politiche europee) che hanno portato al disastro in arrivo, perchè deve ancora colpire l'economia in modo diffuso.
Quando sarà colpita l'economia reale con i licenziamenti immagino andrai tu a spiegare a chi sarà disoccupato che è stata la "disinformazione" o la poca colpa dell'elettrico a lasciarlo a casa..
Capisco che chi in generale non ha passione per le auto poco importi, ma le conseguenze ci saranno per tutti!
Forse il risultato di diminuire le emissioni sarà raggiunto, meno industrie e meno consumismo ma più desertificazione industriale...Proprio come avvenuto negli ultimi 30 anni per metallurgia, tessile, et compagnia..
Sui sussidi di disoccupazione pagherà ursula..
Per l'anno prossimo ci sono in ballo ancora le salatissime multe per l'Euro 7 e tutte le case automobilistiche hanno detto e chiesto di soprassedere: è disinformazione anche questa?
Allora spiegaci perché tutti i marchi europei stanno iniziando a fare marcia indietro sull'elettrico; perchè ci sono studi ed analisi che dimostrano che l'UE ha imposto una decisione strategicamente sbagliata sia nelle modalità che nei tempi. Sempre disinformazione?
Quindi mio caro, porta i tuoi dati, invece di far passare gli altri come pallonari e tacciandoli di disinformatori!!
Meno fanatismo grazie!!!
Se si continua a parlare di co siderazionj personali e NON di dati allora non se ne esce.
La disinformazione è voler far passare le chiusure di VW come colpa dell'elettrico.
O meglio è vero è colpa delle ricaricabili (BEV/PHEV) se VW chiuderà e ristrutturerà ma in un senso CONTRARIO al sentire comune.
Per i religiosi no-watt quando leggono "tornano al temrico" dovrebbero essere preoccupati perché vuokdire che CHIUDONO. Invece giubilano e saltano sui tavoli dalla gioia. Vuokdire che il prodotto elettrico europeo NON si vende e siccome la storia che le elettriche non si vendono NON È VERO perché hanno un +18% a livello globale, vuoldire che le varie Tesla e BYD stanno soffiando vendite a chi NON ha un prodotto competitivo. OSSIA AD AUDI tra le altre.
Capito perché Audi licenzia? VW non ha il suo mercato più importante in Italia ne in Germania ma in Cina dove vendeVA 3,3mln di auto ricavandone mld e mld di utili.
Con quelli pagava anche stipendi tedeschi.
Negli USA comprano ibride Toyota e Honda per cui le termiche europee NON vendono, tanto è vero che Stellantis ha chiuso uno stabilimento Jeep in Ohaio nota regione europea.
Il mercatobsta parlando e sta dicendo che macchine termiche pure anche basta. Sta premiando le HEV, le PHEV e le BEV.
Per questo le case europee sono in difficoltà perché in nessuna di queste categorie è leader.
Ed i dati UNRAE sono pubblici per coloro che NON credono ma LEGGONO e li c'è scritto che in EU + EFTA VW ha il segno + sul 2023.
Per chi vuole leggere e non ripetere a pappagallo le cose, quindi se VW in EU vende più dell'anno scorso il problema NON è in Europa.
Peccato che l'EU fuori dall'Europa comnada come il 2 di coppe quando gioca denari.
Chissà che la prox volta che leggete "torna al termico" invece di festeggiare non pensate alle fabbriche che chiuderanno dietro questa affermazione, perché vuoldire NON che le auto elettriche si fermano (perché stanno aumentando) ma che i produttori europei si fermano.
Guarda, te lo dico in amicizia,
questa storia della "[I]disinformazione italiana[/I]" è imbarazzante.
La disinformazione è voler far passare le chiusure di VW come colpa dell'elettrico.
O meglio è vero è colpa delle ricaricabili (BEV/PHEV) se VW chiuderà e ristrutturerà ma in un senso CONTRARIO al sentire comune.
Per i religiosi no-watt quando leggono "tornano al temrico" dovrebbero essere preoccupati perché vuokdire che CHIUDONO. Invece giubilano e saltano sui tavoli dalla gioia. Vuokdire che il prodotto elettrico europeo NON si vende e siccome la storia che le elettriche non si vendono NON È VERO perché hanno un +18% a livello globale, vuoldire che le varie Tesla e BYD stanno soffiando vendite a chi NON ha un prodotto competitivo. OSSIA AD AUDI tra le altre.
Capito perché Audi licenzia? VW non ha il suo mercato più importante in Italia ne in Germania ma in Cina dove vendeVA 3,3mln di auto ricavandone mld e mld di utili.
Con quelli pagava anche stipendi tedeschi.
Negli USA comprano ibride Toyota e Honda per cui le termiche europee NON vendono, tanto è vero che Stellantis ha chiuso uno stabilimento Jeep in Ohaio nota regione europea.
Il mercatobsta parlando e sta dicendo che macchine termiche pure anche basta. Sta premiando le HEV, le PHEV e le BEV.
Per questo le case europee sono in difficoltà perché in nessuna di queste categorie è leader.
Ed i dati UNRAE sono pubblici per coloro che NON credono ma LEGGONO e li c'è scritto che in EU + EFTA VW ha il segno + sul 2023.
Per chi vuole leggere e non ripetere a pappagallo le cose, quindi se VW in EU vende più dell'anno scorso il problema NON è in Europa.
Peccato che l'EU fuori dall'Europa comnada come il 2 di coppe quando gioca denari.
Chissà che la prox volta che leggete "torna al termico" invece di festeggiare non pensate alle fabbriche che chiuderanno dietro questa affermazione, perché vuoldire NON che le auto elettriche si fermano (perché stanno aumentando) ma che i produttori europei si fermano.
Ripeto per i duri di comprendonio ed invasati: l'elettrico, per come è stato imposto in UE e per quanto sta costando alle case costruttrici, è UNA delle cause principali della crisi.
Termico oramai ( non purtroppo come qualcuno vorrebbe far intendere ) significa ibrido ( full/mild ) ed è la soluzione che, a conti fatti, da marginalità sulle vetture vendute assieme ai modelli con motorizzazione tradizionale che nel tempo perderanno sempre più quote.
L'elettrico, il BEV - PHEV, non riesce a sfondare nemmeno nel segmento lusso e i margini non ci sono, anzi ci sono perdite per ogni veicolo prodotto e venduto.
Le fabbriche che stanno per chiudere sono anche BEV come quella Audi di Bruxelles ( Q8 e-tron ).
Riguardati i dati delle vendite degli ultimi trimestri in UE e scoprirai che la situazione per VW, ed altri, è nera... altro che 2023.
https://www.hdmotori.it/auto/articoli/n589424/mercato-auto-germania-elettriche-calo/
Situazione Germania Agosto 2024 su dati Kba:
https://business24tv.it/2024/09/04/auto-germania-immatricolazioni-in-calo-ad-agosto-278-su-anno/
Situazione UE a Dicembre 2023 ( dati UNRAE ):
https://unrae.it/sala-stampa/autovetture/6579/mercato-auto-europa-dicembre-in-calo-38-tonfo-della-germania
Sul sole 24 ore: https://www.ilsole24ore.com/art/vol...to-cina-AGigN8U
VW dice: "La situazione competitiva in Cina è particolarmente intensa, e questa è la ragione principale del calo globale delle nostre consegne."
La Cina per il gruppo Volkswagen pesa per 35% del fatturato, un bel taglio di vendite, diventa molto pesante.
Articolo di qualche giorno fa: "Nissan taglia 9.000 posti di lavoro e riduce del 20% la capacità produttiva", motivi? scritto nell'articolo "deve affrontare la concorrenza di Tesla in patria e dei costruttori cinesi in Cina, dove Nissan ha già deciso di chiudere una fabbrica a causa del crollo delle vendite"
Non sono le leggi Europee, non è il passaggio all'elettrico a mandare in crisi i produttori, è un nuovo grosso competitor di nome Cina, nel mercato globale, es. la Cina è passata dal 3,4% anno 2000, al 31,8% anno 2022, di quote di mercato, se un paese aumenta così tanto la quota, qualcun altro cala e chiude, non c'entra niente l'auto elettrica e la normativa europea
C'entra nel senso che il passaggio dal termico all'elettrico prevede un rinnovamento della produzione.
Prendendo al balzo questo rinnovamento puoi, partendo da zero, diventare grande.
Ora, se i produttori storici non si "rinnovano", e invece i nuovi produttori si buttano sull'elettrico, arriviamo ad un punto in cui i "nuovi produttori" hanno un vantaggio sugli storici.
Ed è stato così per Tesla, ed è così per i nuovi produttori cinesi.
Quello che in molti non capiscono, e su cui si impuntano, è il pensiero, che ho sentito più volte, che "quando i grossi produttori decideranno di investire sull'elettrico, quelli piccoli e nuovi verranno annientati".
Ed infatti... niente, non è così.
Quando gli storici produttori hanno deciso di investire nell'elettrico, si sono trovati tardi ed in svantaggio.
E adesso arrancano.
E si lamentano delle imposizioni UE.
NO, le imposizioni UE hanno costretto questi produttori storici ad iniziare ad investire sull'elettrico, cosa che avrebbero fatto di loro iniziativa solo quando ormai sarebbe stato troppo tardi.
Senza queste imposizioni UE, alcuni dei produttori storici avrebbero chiuso i battenti tra qualche anno, quando tutti avrebbero comprato elettriche Tesla e cinesi...
Anche BlockBuster era tanto grosso da non poter fallire, e non ha voluto buttarsi sul digitale.
Le aziende che si sono fatte grandi su un dato prodotto, faticano ad adattarsi e hanno una visione poco lungimirante...
Sul sole 24 ore: https://www.ilsole24ore.com/art/vol...to-cina-AGigN8U
VW dice: "La situazione competitiva in Cina è particolarmente intensa, e questa è la ragione principale del calo globale delle nostre consegne."
La Cina per il gruppo Volkswagen pesa per 35% del fatturato, un bel taglio di vendite, diventa molto pesante.
Articolo di qualche giorno fa: "Nissan taglia 9.000 posti di lavoro e riduce del 20% la capacità produttiva", motivi? scritto nell'articolo "deve affrontare la concorrenza di Tesla in patria e dei costruttori cinesi in Cina, dove Nissan ha già deciso di chiudere una fabbrica a causa del crollo delle vendite"
Non sono le leggi Europee, non è il passaggio all'elettrico a mandare in crisi i produttori, è un nuovo grosso competitor di nome Cina, nel mercato globale, es. la Cina è passata dal 3,4% anno 2000, al 31,8% anno 2022, di quote di mercato, se un paese aumenta così tanto la quota, qualcun altro cala e chiude, non c'entra niente l'auto elettrica e la normativa europea
Capisco che il nome utente sia tutto un programma ma se togli dall'equazione la questione elettrico unita a norme che sfavoriscono la vendita di vetture che emettono co2 ( per come sono state concepite in europa, se si tenesse conto anche della produzione ci sarebbe da discutere), nonostante l'aumento del mercato interno cinese a discapito di quello europeo le cose non adrebbero così male.
Poi dimentichi quanto è costato ai produttori realizzare modelli elettrici che NON vendono...Hai voglia che i bilanci sono in rosso!
Fateve una ragione, l'elettrico di massa in europa non attacca le norme imposte stanno distruggendo il settore e molti staranno a casa!
Mi auguro non porti ad una nuova crisi in stile 2008 altrimenti voi e le vostre manie elettro-talebane non vi faranno mettere la zuppa nel piatto, poi andrete a piangere per dei sussidi...
Prendendo al balzo questo rinnovamento puoi, partendo da zero, diventare grande.
Ora, se i produttori storici non si "rinnovano", e [B][I][U]invece i nuovi produttori si buttano sull'elettrico, arriviamo ad un punto in cui i "nuovi produttori" hanno un vantaggio sugli storici.[/U][/I][/B]
Ed è stato così per Tesla, ed è così per i nuovi produttori cinesi.
Quello che in molti non capiscono, e su cui si impuntano, è il pensiero, che ho sentito più volte, che "quando i grossi produttori decideranno di investire sull'elettrico, quelli piccoli e nuovi verranno annientati".
Ed infatti... niente, non è così.
Quando gli storici produttori hanno deciso di investire nell'elettrico, si sono trovati tardi ed in svantaggio.
E adesso arrancano.
E si lamentano delle imposizioni UE.
NO, le imposizioni UE hanno costretto questi produttori storici ad iniziare ad investire sull'elettrico, cosa che avrebbero fatto di loro iniziativa solo quando ormai sarebbe stato troppo tardi.
Senza queste imposizioni UE, alcuni dei produttori storici avrebbero chiuso i battenti tra qualche anno, quando tutti avrebbero comprato elettriche Tesla e cinesi...
Anche BlockBuster era tanto grosso da non poter fallire, e non ha voluto buttarsi sul digitale.
Le aziende che si sono fatte grandi su un dato prodotto, faticano ad adattarsi e hanno una visione poco lungimirante...
Peccato che quel passaggio sia stato ottenuto dopo 10 anni di bilanci in rosso ( Tesla ) grazie a prestiti statali (Obama) mentre i cinesi finanziano le case costruttrici senza tanti complimenti ( alla faccia del libero mercato ).
I "grandi rinnovamenti" sono possibili in un libero mercato seguendo le leggi non facendo i furbetti..
Aggiungiamo che gli "storici" devono tenere attive più piattaforme per "dare da mangiare" all'azienda, le start up NO.
Se al menù aggiungiamo norme che affossano il mercato europeo, fatte da europei, la frittata è fatta.
Poi dimentichi quanto è costato ai produttori realizzare modelli elettrici che NON vendono...Hai voglia che i bilanci sono in rosso!
Fateve una ragione, l'elettrico di massa in europa non attacca le norme imposte stanno distruggendo il settore e molti staranno a casa!
La prima frase è a dir poco incomprensibile, sembra un rompicapo...
in ogni caso, OK che hai la fissa dell' "odio elettrico", ma il mio post non era pro elettrico, facevo notare che se uno perde una buona fetta del suo principale mercato, va in crisi e non ci sono santi, o trovi un altro mercato dove vendere, oppure ti ridimensioni, vale per tutti i settori del commercio.
Le leggi europee sull'auto, gli investimenti per le nuove tecnologie a batteria, etc. contano ben poco col calo del fatturato (un es. Porsche ha avuto un drastico calo delle vendite in Cina, e le auto di lusso sono quelle che danno grossi margini, questi sono i veri problemi delle case automobilistiche)
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