Regno Unito, entro il 2035 tutta l'elettricità sarà da fonti pulite, ma è incluso anche il nucleare
di Carlo Pisani pubblicata il 05 Ottobre 2021, alle 20:23 nel canale Energie RinnovabiliUn annuncio che da una parte sottolinea il costante impegno nelle energie rinnovabili, come il fotovoltaico e soprattutto l'eolico, ma dall'altra spinge anche tutto il mondo del nucleare, che sì non ha origine fossile ma non può essere definito completamente privo di fattori negativi e di rischio anche ambientale
85 Commenti
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lo sappiamo, vero?
edit: no.
fintanto che nessuno contingenterà (o per numero di kW/mese o con prezzi da fuori di testa) l'approvvigionamento.
a quel punto tutti a strepitare "governo ladro, perchè non hai fatto le centrali"
in questo paese, sappiamo bene, il nucleare non passerà mai.
lo sappiamo, vero?
edit: no.
fintanto che nessuno contingenterà (o per numero di kW/mese o con prezzi da fuori di testa) l'approvvigionamento.
a quel punto tutti a strepitare "governo ladro, perchè non hai fatto le centrali"
Su questo posso darti ragione, a meno che la merda non arrivi alla gola gli italiani dubito vorranno mai il nucleare (magari qlc piccola possibilità con gli SMR potrà esserci) ed è un gran peccato perchè la nostra industria nucleare era una delle più avanzate fino alla fine degli anni '70, una grande occasione persa, come tante altre basta pensare alla Olivetti.
Pindol
Pindol
Più che persa, l'occasione Olivetti è stata fermata dagli americani
... troppe coincidenze (e io non credo alle coicidenze ).
Falso, è costruito da una azienda spagnola ma non è collegato alla Spagna
Ma è normalissimo che l'efficientamento della produzione porti ad una riduzione dei costi, tanto più nel periodo iniziale di una tecnologia, ma quando questa entra a regime l'efficenza nella produzione si assottiglia sempre di più e i costi tendono inesorabilmente a stabilizzarsi, se non addirittura a salire visto l'enorme richiesta che ci si prospetta, dire che le rinnovabili sono economiche è una balla, e i dati lo dimostrano.
Il grosso vantaggio del nucleare è che ha un capacity factor elevatissimo, visto che gli atomi di Uranio si rompono bene tanto di giorno quanto di notte, i reattori nucleari hanno capacity factor superiori al 93%. Più precisamente, i reattori che richiedono di essere spenti per sostituire il combustibile hanno capacity factor leggermente più bassi, mentre modelli come i CANDU, dove si può sostituire il combustibile mantenendo il reattore in funzione a piena potenza (sì, esatto), o come AURORA, il reattore autofertilizzante sperimentale in costruzione agli Idaho National Laboratories, in cui la sostituzione del combustibile avviene una volta ogni 20 anni (sì, esatto), hanno invece dei capacity factor superiori al 98%.
Nemmeno le centrali a combustibili fossili si avvicinano all'efficienza del nucleare: per via del fatto che il combustibile va sostituito spesso e che la manutenzione ordinaria richiesta è maggiore, il capacity factor di una centrale termoelettrica si aggira tra il 40 e il 60% (gli impianti più moderni arrivano al 70%).
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Con le rinnovabili anche costruendo cinque parchi fotovoltaici con un capacity factor del 18%, non arriveremmo al 90%, perché comunque la produzione di energia può avvenire solo in determinate ore del giorno e con condizioni meteo favorevoli.
Dunque per arrivare a produrre la stessa energia di un singolo reattore nucleare non basterebbe nemmeno dotarsi di 40 chilometri quadrati di pannelli solari, o di 750 pale eoliche: servirebbe anche un ammontare spaventoso di accumulatori, per poter conservare l'energia prodotta nei giorni di sole e/o di vento e utilizzarla di notte e quando piove.
Le energie rinnovabili sono perfette per la produzione decentralizzata di quantità di energia medio-basse ad uso e consumo di piccoli centri abitati o di abitazioni isolate; non possono, per i motivi di cui sopra, costituire la fonte primaria di approvvigionamento energetico di un paese industrializzato.
Il che ci lascia con le alternative di bruciare combustibili fossili, con tutte le conseguenze del caso in termini di inquinamento e riscaldamento globale o di rompere atomi di Uranio.
Mmmh questa mi spiace ma è proprio grande come una casa:
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Ultimo ma non ultimo le rinnovabili (tranne geotermico) non producono calore, e visto che il 15% delle emissioni è data dai sistemi di riscaldamento è una cosa da tenere in considerazione, in Cina e in Russia moltissime città (non cittadine, ma si parla di più di mezzo milione di abitanti) sono teleriscaldate grazie ad impianti nucleari: http://www.chinadaily.com.cn/a/2021...ad0baa15b9.html
Pindol
Perchè quando parli di rinnovabili, continui a dare SOLO esempi con fotovoltaico ed eolico ed il capacity factor?
Ti ho fatto già altri esempi, che rientrano già nei piani dell'Italia e di altri Paesi europei.
E [U]quando[/U] entra a regime il nucleare?
Si discute esattamente di questo.
Quelli che finanziano questi progetti da qualche miliardo di euro hanno bisogno di date un po' più affidabili di quelle viste fin'ora.
Vale sia se sono fondi pubblici, ma ancor più se in parte sono privati (come è accaduto in Finlandia)
E dopo 60 anni di storia delle centrali nucleari, ora parliamo, per davvero, ti quanto costa smantellarle. Non le chiacchiere.
I fatti, i report che arrivano nei Parlamenti per chiedere nuovi fondi, [U]sempre[/U] rivisti al rialzo.
Il capacity factor del nucleare lo conosco bene, ma ti ho riportato anche quelli delle alternative rinnovabili che hanno [U]minore impatto[/U].
Lo studio sulle stime dell'impatto del nucleare l'avevo già riportato e viene ancora utilizzato come riferimento nel settore ed è successivo ai dati che hai riportato:
Mostra quanta differenza faccia l'estrazione e l'arricchimento dell'uranio e quanto la farà in futuro man mano che peggiorerà la qualità:
https://www.nirs.org/wp-content/upl...nuclear_ghg.pdf
E visto che mi posti il dato degli USA, possiamo anche parlare del perchè non abbiamo approvato nuovi progetti sul nucleare negli ultimi 10 anni e stiano spingendo su eolico e fotovoltaico (che costa ed impatta meno).
Questo è un altro dato di fatto.
Se poi parliamo del CANDU, come mai i reattori attualmente in funzione in Canada, verranno dismessi nei prossimi 15 anni e non verranno sostituiti?
Niente di nuovo? Tutto rimasto sperimentale magari giusto da esportare solo all'estero ma da non usare in casa?
Magari perchè stanno già affrontando i costi di smantellamento di quelli vecchi e sanno cosa gli aspetta in futuro.
Con una base del 60% da idroelettrico, non contano di sostituire il loro 15% del nucleare con altro nucleare, ma con altre fonti rinnovabili (eolico principalmente).
Il reattore Aurora è un progetto sperimentale e ritorniamo al punto di prima: parliamo di progetti che possiamo costruire [U]veramente[/U] ora o di ciò che potrebbe esserci tra 5 o 10 anni se e quando questi reattori daranno risultati davvero promettenti in termini di costi?
Perchè in sperimentazione c'è tanta roba, pure quelli a fusione nucleare, ma dallo sperimentare al farci una centrale in produzione continua, ce ne passa.
In molte nazioni c'è il teleriscaldamento, compreso l'Italia:
https://www.gse.it/documenti_site/D...0TLR%202019.pdf
c'è il geotermico che si può espandere anche in Italia, la potenzialità è molto elevata, non ti serve il nucleare per quello.
Esatto, vallo a dire a Pindol, che critica citando come fonte Facebook.
speramo nella fusione
a livello politico non passerà mai
a livello burocratico non finirà mai
a livello economico non converrà mai
maximo 1-2 giorni e si torna aparlare di rinnovabili
Si discute esattamente di questo.
Quelli che finanziano questi progetti da qualche miliardo di euro hanno bisogno di date un po' più affidabili di quelle viste fin'ora.
Vale sia se sono fondi pubblici, ma ancor più se in parte sono privati (come è accaduto in Finlandia)
E dopo 60 anni di storia delle centrali nucleari, ora parliamo, per davvero, ti quanto costa smantellarle. Non le chiacchiere.
I fatti, i report che arrivano nei Parlamenti per chiedere nuovi fondi, [U]sempre[/U] rivisti al rialzo.
Il capacity factor del nucleare lo conosco bene, ma ti ho riportato anche quelli delle alternative rinnovabili che hanno [U]minore impatto[/U].
Lo studio sulle stime dell'impatto del nucleare l'avevo già riportato e viene ancora utilizzato come riferimento nel settore ed è successivo ai dati che hai riportato:
E visto che mi posti il dato degli USA, possiamo anche parlare del perchè non abbiamo approvato nuovi progetti sul nucleare negli ultimi 10 anni e stiano spingendo su eolico e fotovoltaico (che costa ed impatta meno).
Questo è un altro dato di fatto.
Se poi parliamo del CANDU, come mai i reattori attualmente in funzione in Canada, verranno dismessi nei prossimi 15 anni e non verranno sostituiti?
Niente di nuovo? Tutto rimasto sperimentale magari giusto da esportare solo all'estero ma da non usare in casa?
Magari perchè stanno già affrontando i costi di smantellamento di quelli vecchi e sanno cosa gli aspetta in futuro.
Con una base del 60% da idroelettrico, non contano di sostituire il loro 15% del nucleare con altro nucleare, ma con altre fonti rinnovabili (eolico principalmente).
Il reattore Aurora è un progetto sperimentale e ritorniamo al punto di prima: parliamo di progetti che possiamo costruire [U]veramente[/U] ora o di ciò che potrebbe esserci tra 5 o 10 anni se e quando questi reattori daranno risultati davvero promettenti in termini di costi?
Perchè in sperimentazione c'è tanta roba, pure quelli a fusione nucleare, ma dallo sperimentare al farci una centrale in produzione continua, ce ne passa.
Un impianto nucleare per entrare a regime e produrre degli utili necessita di 10-15 anni (questo perchè come già citato una centrale nucleare ha un costo di costruzione (CAPEX) molto elevato, ma un costo di mantenimento in opera (OPEX) estremamente basso), può sembrare un tempo eccessivo ma ricordiamoci che le nuove centrali nucleari di 4 generazione sono studiate per funzionare 100 anni o più (con capacity factor del 95%) e le attuali centrali di seconda e terza generazione stanno vedendo allungare i loro fine vita operativi, per il semplice fatto che dopo i controlli è emerso come gli acciai resistano meglio del previsto al bombardamento neutronico e sopratutto con le nuove tecniche di ricottura del vessel (https://www.world-nuclear-news.org/...aled-in-Armenia) si parla di poter allungare il fine vita a oltre 100 anni anche per questi reattori vecchi, ricordiamo che Fukushima era un impianto di fine anni 60 (inizio costruzione 67 e allaccio alla rete 70) e ci sono impianti in Giappone ancora più vecchi che stanno operando (adesso in Giappone si stanno riaccendendo praticamente tutte le centrali).
Il nucleare non è sicuramente l'impianto che comincia a rendere dal giorno 1 (come nessun altro impianto), ma è una visione di lungo termine, è ovvio che se fai come l'Italia, fai costruire gli impianti ad Enel, poi dopo 5-12 anni chiudi le centrali per decreto (perchè il referendum del 1987 non era per chiudere le centrali esistenti che che se ne dica) il nucleare non risulta competitivo, molti italiani si incazzerebbero se sapessero che fino a poco tempo fa nella componente A3 abbiamo continuato a pagare l'Enel per i mancati introiti dei 4 impianti nucleari che gli abbiamo chiuso, ma tant'è nel bel paese è così che funziona, scienza e pragmatismo zero e populismo alle stelle.
Per quanto riguarda il decommissioning delle centrali che tu riporti come un problema insormontabile (nel mondo son già state smantellate 30 centrali) senza fare un copia e incolla lunghissimo, ti rimando alla lettura di questo post: https://www.facebook.com/AvvocatoAt...XDGkFgj-8QP_zs4
Ti ho fatto già altri esempi, che rientrano già nei piani dell'Italia e di altri Paesi europei.
In molte nazioni c'è il teleriscaldamento, compreso l'Italia:
https://www.gse.it/documenti_site/D...0TLR%202019.pdf
c'è il geotermico che si può espandere anche in Italia, la potenzialità è molto elevata, non ti serve il nucleare per quello.
Io non parlo solo di solare ed eolico infatti se leggi i commenti sopra trovi anche riferimenti ad altre fonti di energia, esempio dove citavo la densità energetica di materiali come le biomasse, bio diesel ecc
Ma quello che si fatica a capire è che questo tipo di impianti vanno benissimo ma solo se si usa la materia di scarto (esempio gli scarti della vegetazione che vengono tagliati comunque per la produzione di legname, o i rifiuti) ma non è che ci mettiamo a costruire impianti a biomasse a go go, e coltiviamo alberi per poi bruciarli perchè è un non sense totale.
https://www.nirs.org/wp-content/upl...nuclear_ghg.pdf
Questa non l'ho capita, le riserve di Uranio stimate bastano per il fabbisogno dell'intera umanità per più di 10.000 anni, non so come si faccia a parlare di degrado della qualità ad oggi, se poi consideriamo anche il Torio mi sa che arriviamo prima ad estinguerci.
Pindol
Credo tu manco l'abbia letta quella fonte altrimenti sapresti che quel post non lo ha scritto "mio cugggino".
Pindol
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