Tesla
Produrre batterie inquina? Tesla installa sulla sua fabbrica l'impianto fotovoltaico (da tetto) più grande del mondo
di Massimiliano Zocchi pubblicata il 17 Gennaio 2022, alle 08:45 nel canale Energie Rinnovabili
Produrre batterie è sicuramente un procedimento energivoro, ma Tesla vuole compensare il più possibile sfruttando l'enorme tetto della Gigafactory Nevada, coprendolo di pannelli fotovoltaici
37 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infonon +1%. Ma forse hai problemi in matematica
poi, in mille settori (tipo l'economia) l'intero pianeta si strappa i capelli appena ci sono variazioni del PIL dello 0.2%.
infine, come già detto, si tratta di energia TOTALMENTE GRATIS.
il resto è solo fanatismo anti-solare.
L'aumento del 65% di efficienza, quindi x1.65 non permette di certo di diminuire i tempi di parificazione con costi energetici di costruzione ad un quarto neanche se ipotizzi (erroneamente) che i costi di produzione di una cella dal 16% di efficienza sono uguali a quella da 25%. Mi sbaglio forse? O non sapete fare neanche un semplice calcolo matematico come quello?
E nessuno si strappa i capelli per lo 0.2% del PIL, a meno che tu non abbia ipotecato con un sacco di debiti il tuo futuro. Quindi a quel punto una variazione del 0.1% del PIL in una economia che fa fatica a stare a pari significa anni in più di tempo d i recupero, quindi sì, qualcuno per quello si strappa i capelli.
Per quanto riguarda "l'anti solare", oltre che a studiare un po' di economia per capire quale inganno solo le cryptovalute (che sono un fenomeno di speculazione di massa che prima o poi finirà
Forse ti è sfuggito che a OGGI non c'è energia ecosostenibile possible, altrimenti invece che sostituire le centrali nucleari vecchie con quelle nuove, piazzerebbero pannelli solari ovunque.
E invece con la nuova transizione, il nucleare è diventato magicamente "energia pulita". Sempre perché, come per le altre fonti inquinanti come pure per quelle alternative, non si considerano mai se non sono dei gas che si respirano.
Noi non abbiamo centrali atomiche. Vedi tu dove arriveranno i costi energetici in questo Paese. E fatti due conti e previsioni su cosa significa per lo sviluppo futuro.
Ma ricorda, se sei giovane tutte le conseguenze relative a queste convinzioni del "futuro pulito" saranno a carico tuo. Se l'ignoranza vi porta a quello, è giusto che ne paghiate le conseguenze.
a me risulta che i costi del FV siano DRASTICAMENTE calati nel corso degli anni.
per cui sbagli
concordo.
salvo sul fatto che altri paesi non facciano scenate tricologiche ogni volta che il pil si muove dello 01. Le fanno.
mi confondi con un altro utente dal nick molto simile.
sono propenso a ritenerle abbastanza dei Ponzi 2.0, per lo meno per come sono viste attualmente
gran vaccata. cmq non mi pare che sia definitivamente deciso.
che il nucleare abbassi i costi è una favola a cui credono solo i fanatici.
Bisogna consumare di meno e sapere che ci saranno da fare sacrifici immani fino a quando non riusciremo a controllare la fusione nucleare (la fissione la usate come supposta).
Siamo un po OT, ma giusto per esprimere rapidamente il mio parere.
e' vero, qualsiasi cosa produciamo ha un impatto ambientale (ovviamente anche i pannelli fotovoltaici) e quindi dovremmo fare sforzi enormi e cercare di produrre e consumare di meno. ma non illudiamoci di risolvere i problemi con le teorie sulla decrescita felice. al mondo ci sono miliardi di persone che hanno condizioni di vita che meriterebbero solo di migliorare e non peggiorare. e perché cio accada avremo bisogno di piu risorse ed energia.
e dubito che se chiedessero a qualcuno di noi di rinunciare a metà delle nostre comodità, o di privarne i suoi figli sarebbe contento.
ecco perché per evitare il cambiamento climatico occorre un approccio scientifico e pragmatico.
ad esempio la fissione ci spaventa molto perché i suoi difetti (che esistono per carità
la fissione è un male necessario per arrivare a net zero. è molto meno rischiosa di quasi tutti gli altri metodi produttivi, produce una quantità di scorie pericolose gestibile, anche se problematica ( produciamo una quantità enormemente maggiore di veleni industriali e chimici che vengono poi smaltiti in maniera mooolto meno controllata di come le scorie vengono stoccate in contenitori letteralmente a prova di bomba.) e non emette quasi per niente CO2.
la fissione è il peggior modo di produrre energia fin quando non la paragoni a gli altri metodi di produzione energetica o gli altri metodi industriali.
non +1%. Ma forse hai problemi in matematica
poi, in mille settori (tipo l'economia) l'intero pianeta si strappa i capelli appena ci sono variazioni del PIL dello 0.2%.
infine, come già detto, si tratta di energia TOTALMENTE GRATIS.
il resto è solo fanatismo anti-solare.
Non sono espertissimo sull' efficienze dei pannelli fotovoltaici, ma all' efficienza teorica della singola cella devi poi aggiungere tutte le dispersioni e perdite di efficienza che ci sono sul pannello reale e finito.
e non tutti i settori possono sperare di avere un progresso tecnologico come quello dell'hardware informatico. altrimenti a quest'ora le auto avrebbero motori a combustione 1000cc da 800cv e farebbero 100km con un Lt.
detto questo ovviamente speriamo che queste tecnologie migliorino sempre di piu!
ma l'energia solare non è gratis! come non lo è l'eolico ecc..
il sole non lo paghi, ma il silicio, le terre rare, l'alluminio e tutta la produzione costano.
mediamente un pannello ci mette 7-10 anni per produrre l'energia che è servita per realizzarlo e poi smaltirlo (considerando estrazione delle materie prime e smaltimento e riciclo delle suddette materie).
ed oltre tutto non funziona di notte o quando è nuvoloso.
quindi se volessi fare tutto a fotovoltaico dovresti mettere un numero maggiore di pannelli (per avere una produzione di giorno sufficiente a ricaricare le batterie per la notte) e aggiungere anche delle batterie.
ed anche le batterie dal punto di vista ecologico sono un bel fardello da produrre e smaltire.. si può fare in piccola scala ma purtroppo non ci si può alimentare un paese intero.
ma soprattutto smettiamo di dire che l'energia solare è gratis.. perché altrimenti potrei dire che anche il GAS lo è.. non devo pagare nessuno perché sia presente sotto terra, mi basta scavare ed estrarlo...
a ben vedere tutto quello che usiamo è di origine naturale e gratuito, abbiamo solo bisogno dei giusti mezzi e delle giuste risorse per catturarlo e sfruttarlo.
purtroppo a livello ambientale tutto ha un suo costo.
I numeri della tabella che ha sopra citato, di cui non ho commentato prima proprio per evitare che si dicessero sciocchezze, sono le celle di prototipo in laboratorio, non quelle in produzione reale.
Il fenomeno del fotovoltaico lo seguo da un po' e so che le celle migliori attualmente sul mercato hanno efficienza pari al 26%. I costi non sono però quelli delle celle di 10 anni fa, così come non lo è la complessità costruttiva.
Per cui, sì, aumentano l'efficienza, ma anche il costo energetico per produrle.
Inoltre il limite fisico teorico della conversione è circa il 44%. Se tra 20 anni saremo in grado di fare celle tanto efficienti, ebbene, solo allora dimezzeresti i (teorici) tempi di rientro dall'energia spesa per produrre il pannello stesso.
Non 1/4 già oggi come si è detto qui. La metà quando la migliore cella possibile in assoluto sarà realizzata, quindi forse tra 20 anni. Sempre che i costi energetici per farla rimangono questi, ma dubito.
Cosa sarà domani, come ti hanno già detto non lo sai.
Io so quello che è oggi, cioè che non c'è energia alternativa a basso costo e "ecologica" possibile. E [U]vi[/U] stanno prendendo tutti per i fondelli. Sottolineo il "vi", perché io sono consapevole che tra 20 anni questa stupidata la pagheremo salata e sorgeranno decine di altre nazioni oggi sottosviluppate a farci concorrenza che non usano queste inutili politiche di "riconversione" con aumento di costi e debiti per far finta di essere "ecologisti".
Crediamo di essere l'elite del mondo che può permettersi di fare quello che vuole che tanto noi siamo il meglio. Deprediamo le risorse altrui pagandole una inezia e devastando il LORO territorio (tanto è lontano e non si vede, siamo ecologici!) e ci imbarchiamo in questa demenzialità di voler abbattere l'inquinamento (pari al 7% mondiale dovuto a TUTTO il traffico) con l'uso di auto elettriche che, come voglio far ben comprendere anche a chi crede che siano a "emissioni zero", che invece inquinano anche loro in maniera indiretta (ma non ve lo dicono, vi dicono sol oche non emette CO2 mentre cammina, quindi è bella, green, eco sostenibile, il massimo per il pianeta). E quindi il guadagno vero, fosse anche che TUTTI useremo auto elettriche, sarà meno di quel 7%. E siccome la maggior parte dell'inquinamento lo fanno nazioni come la Cina e L'India che di spostarsi verso l'elettrico non hanno alcuna intenzione, significa che forse, ma forse tutto questo lavoro, spesa e delirio porterà a una diminuzione del 2%. Che sarà ben compensata dal numero di auto maggiori vendute (nessun piano per migliorare i trasporti pubblici da nessuna parte, mi sembra), di maggiore energia consumata (20 anni fa le macchine pesavano meno della metà e anche con motori più inquinanti, inquinavano comunque meno di adesso, la mia punto faceva i 16 un litro, quanto fa realmente un SUV euro 6 ora?) e di tutte le problematiche relative allo smaltimento delle batterie al litio, altamente inquinanti e intendo davvero inquinanti per la fauna acquatica, altro che lamentarsi del riscaldamento globale o delle isole galleggianti di plastica, uccideremo gli oceani se facciamo la pirlata di trattarle alla stessa maniera, cioè, accumulandole là e chi se ne frega, che tanto inquina solo il terreno qi quei poveri morti di fame che ospiteranno loro malgrado tali depositi.
e OGGI (non domani, tra 10, 20 o 30 anni) di quelle batterie non si riesce a recuperare nulla. E quel poco che si riesce COSTA un patrimonio in energia. Altra energia da mettere in conto a quel teorico 2% che si dovrebbe andare a risparmiare.
Un delirio. Non c'è un vero studio che indichi qual è l'impatto GLOBALE di questa transizione. Si vuole solo spingere verso l'uso dell'elettrico facendolo apparire "pulito". Ma non lo è. L'energia si trasforma.
E anche quella che tu credi venga sottratta dal pannello solare per essere trasformata in energia elettrica alla fine, indovina un po'? Ritorna ad essere calore. Non lo avresti mai detto, eh? Credevi più pannelli = meno temperatura? Come detto non sapete valutare le cose nella loro globabilità. Vi fermate dove volete e tirate fuori roba che "tra 10, 20 30 o 50 anni, chissà come saremo".
Ecco, aspettiamo 10, 20, 50 anni prima di fare queste transizioni del ca**o, quando la tecnologia ce lo permetterà e avremo reali guadagni. Ora è solo uno spostamento di inquinamento e capitali con nessun reale vantaggio.
Forse quando avremo la fusione nucleare controllata potremo pensare di realmente aumentare i consumi energetici.
Ora come ora l'unico modo per inquinare di meno è consumare di meno.
Mettetevelo in testa, millenials. Comprendente che non c'è governo o politica con la bacchetta magica che possa salvare il vostro futuro come credete che sarà (ovvero con lo stesso tenore di vita di adesso): dovrete semplicemente consumare meno se volete inquinare di meno.
Altrimenti continuata a consumare e inquinare ma non date la colpa a nessuno altro di quel che verrà dopo.
Ciao, mi sembra tu stia mettendo assime mole cose in maniera abbastanza confusa, perlomento per me.
Per quanto riguarda i tempi di pareggio energetico io li ho trovati qui:
"Life-cycle assessment of cradle-to-grave opportunities and environmental impacts of organic photovoltaic solar panels compared to conventional technologies", Tsang, Michael P.; Sonnemann, Guido W.; Bassani, Dario M.; Solar Energy Materials and Solar Cells (2016).
In tabella 6 si parla di 600-900 giorni per celle al silicio e 50-400 giorni per celle fotovoltaiche organiche, quantomeno nei due scenari analizzati.
Non sono un esperto del settore quindi se tu dici che sono sbagliati del 200-300% ti prego di fornirmi una fonte perche' sono molto interessato.
Detto questo sono d'accordo sul fatto che la riduzione dell'impronta ecologica debba necessariamente passare per una forte riduzione dei consumi.
Questa tuttavia e' molto difficile da realizzare in breve tempo a meno di una forte crisi economica e/o di un evento capace di decimare la popolazione mondiale (guerra, pandemia...), scenari che per ovvi motivi non sono particolarmente auspicabili.
Peraltro nessuno ti vieta di ridurre i consumi (che peraltro si esercitano anche scrivendo su questo forum).
Quello che non capisco e' come tu possa trarre la conclusione che sia meglio ignorare il problema ora e rimandare ogni tentativo di transizione tra "10,20, 30 o 50 anni"? Cosa ti fa pensare che allora ci saranno piu' probabilita' di successo? Se avessimo iniziato ad affrontare il problema 50 anni fa non saremmo ora piu' vicini ad una soluzione? In che cosa dovrebbe la fusione nucleare essere piu' pulita rispetto al fotovoltaico?
per cui sbagli
concordo.
salvo sul fatto che altri paesi non facciano scenate tricologiche ogni volta che il pil si muove dello 01. Le fanno.
mi confondi con un altro utente dal nick molto simile.
sono propenso a ritenerle abbastanza dei Ponzi 2.0, per lo meno per come sono viste attualmente
gran vaccata. cmq non mi pare che sia definitivamente deciso.
che il nucleare abbassi i costi è una favola a cui credono solo i fanatici.
Che il nucleare sia una fonte di energia pulita è sotto gli occhi di tutti, non ha emissioni. ha il problema delle scorie che pero è molto sovrastimato. data la grande densità energetica dell'uranio con un kg di uranio si fa l'energia di 3000 tonnellate ci carbone. significa che anche gli scarti saranno molti di meno.
la Francia ha tutte le sue scorie nucleari in due depositi nella regione dello champagne e sono grandi come due campi da calcio.
sono pericolose? teoricamente si certo. ma sono ben protette ed incapsulate in contenitori stagni a prova di bomba (letteralmente) si può tranquillamente camminarci in mezzo senza rischi.
ci sono moltissime altre attività umane che producono rifiuti chimici molto tossici che non decadono neppure dopo milioni di anni, ma di questi non ci preoccupiamo, solo di quelli nucleari perché ci fanno piu paura.
ed anche su chernobyl e fukushima si è fatta molta disinformazione e sciacallaggio mediatico, ma ci vorrebbe troppo per trattare l'argomento.
ad ogni modo se vogliamo le auto elettriche ed il riscaldamento elettrico e vogliamo contemporaneamente ridurre le emissioni di CO2 saremo costretti ad usare anche il nucleare ASSIEME alle rinnovabili.
e se pensate che il nucleare sia caro vi basta considerare che abbiamo fino ad ora speso poco piu di 100 miliardi di euro per incentivare le rinnovabili che al momento attuale fanno circa il 35% della produzione elettrica italiana.
se facciamo un raffronto con i piu cari reattori al mondo, gli EPR francesi di flamanville e olkiluoto scopriamo che sono costati circa 10-12 miliardi. va tenuto in conto che sono i primi esemplari della loro famiglia ed i prossimi già in costruzione impiegheranno meno tempo per essere operativi e costeranno di conseguenza di meno.
quanti ne avremo costruiti con quei 100 miliardi? considerati che una volta costruiti il 90% delle spese è fatto. il nucleuare in europa è poco attrattivo per gli investitori perché richiede pesanti investimento con un rientro molto lungo nel tempo ed oltretutto è molto osteggiato dalla politica.
ma non è piu costoso di altre tecnologie in maniera intrinseca.
di fatti la Francia ha le bollette piu basse d'europa e contemporaneamente la minore quota di emissioni di co2 (se si esclude la norvegia che puo andare tutta a idroelettrico e l'islanda con il suo geotermico).
esempio opposto è la Germania che punta ad un modello tutto rinnovabili (principalmente eolico) ma nel frattempo brucia carbone mentre spegne le centrali nucleari. questo perché per avere un backup pronto quando il vento cala deve tenere sempre accese le centrali a carbone (la fonte energetica piu inquinante di tutte e che produce al mondo milioni di morti ogni anno).
in futuro sostituiranno le centrali a carbone con quelle a gas, e questo è un bene, ma se avessero lasciato accese le centrali nucleari avrebbero continuato a produrre energia senza emettere la minima quantità di CO2.
ah, la germania ha la bolletta energetica piu alta al mondo e produce piu del doppio della co2 della Francia..
siamo sicuri che il vero pericolo siano le centrali francesi e non l'inquinamento tedesco?
Per quanto riguarda i tempi di pareggio energetico io li ho trovati qui:
"Life-cycle assessment of cradle-to-grave opportunities and environmental impacts of organic photovoltaic solar panels compared to conventional technologies", Tsang, Michael P.; Sonnemann, Guido W.; Bassani, Dario M.; Solar Energy Materials and Solar Cells (2016).
In tabella 6 si parla di 600-900 giorni per celle al silicio e 50-400 giorni per celle fotovoltaiche organiche, quantomeno nei due scenari analizzati.
Non sono un esperto del settore quindi se tu dici che sono sbagliati del 200-300% ti prego di fornirmi una fonte perche' sono molto interessato.
Detto questo sono d'accordo sul fatto che la riduzione dell'impronta ecologica debba necessariamente passare per una forte riduzione dei consumi.
Questa tuttavia e' molto difficile da realizzare in breve tempo a meno di una forte crisi economica e/o di un evento capace di decimare la popolazione mondiale (guerra, pandemia...), scenari che per ovvi motivi non sono particolarmente auspicabili.
Peraltro nessuno ti vieta di ridurre i consumi (che peraltro si esercitano anche scrivendo su questo forum).
Quello che non capisco e' come tu possa trarre la conclusione che sia meglio ignorare il problema ora e rimandare ogni tentativo di transizione tra "10,20, 30 o 50 anni"? Cosa ti fa pensare che allora ci saranno piu' probabilita' di successo? Se avessimo iniziato ad affrontare il problema 50 anni fa non saremmo ora piu' vicini ad una soluzione? In che cosa dovrebbe la fusione nucleare essere piu' pulita rispetto al fotovoltaico?
Non sono molto esperto di fotovoltaico, ma posso immaginare che i parte la discordanza che rilevate in quei dati sia dovuta al considerare da una parte le efficienze teoriche delle singole celle e dall'altra l'effettiva efficienza dell'intero pannello fotovoltaico comprensivo di tutti gli accessori necessari per gestire e modulare la tensione.
I pannelli fotovoltaici hanno visto nel tempo una drastica riduzione dei loro costi, complice anche una politica di incintivi molto forte. (pero il grande aumento dell'uso di silicio, terre rare e litio metterà a dura prova i prezzi dei pannelli e delle batterie ad essi associate, temo che il calo dei loro costi sia destinato per i prossimi anni a fermarsi se non addirittura invertirsi)
e questo è un bene, l'importante è non pensare che il solo fotovoltaico ci possa portare come paese all'obbiettivo di netzero e successivamente ad andare in negativo con le emissioni.
non dovremmo iniziare adesso a darci da fare per risolvere il problema, dovevamo iniziare 50 anni fa, hai ragione da vendere!
la fusione nucleare temo che per molti sia la scusa per rifiutare tutte le tecnologie attuali, ma non è la soluzione a tutti i mail come molti sperano.
primo fra tutti il fatto che se ci va bene bene, sarà pronta per l'uso di massa fra 30-40 anni.. se per allora non avremo fatto niente saremo spacciati.
(oltretutto nel design attuale che si ipotizza per iter e demo la produzione di energia è legata anche alla fissione del mantello in tungsteno che dovrebbe produrre tramite decadimento beta degli atomi di trizio e del calore che poi sfrutteremo per produrre energia.)
quello su cui io concordo con gli scienziati dell IPPC e della commissione europea è che un ottimo aiuto con il cambiamento climatico sia da cercarsi ANCHE nella fissione nucleare, in molti soprattutto in italia pero ne hanno una paura ingiustificata dai fatti.
e non tutti i settori possono sperare di avere un progresso tecnologico come quello dell'hardware informatico. altrimenti a quest'ora le auto avrebbero motori a combustione 1000cc da 800cv e farebbero 100km con un Lt.
detto questo ovviamente speriamo che queste tecnologie migliorino sempre di piu!
ma l'energia solare non è gratis! come non lo è l'eolico ecc..
il sole non lo paghi, ma il silicio, le terre rare, l'alluminio e tutta la produzione costano.
mediamente un pannello ci mette 7-10 anni per produrre l'energia che è servita per realizzarlo e poi smaltirlo (considerando estrazione delle materie prime e smaltimento e riciclo delle suddette materie).
Sapresti per favore citarmi una fonte a supporto di questi numeri?
ed oltre tutto non funziona di notte o quando è nuvoloso.
quindi se volessi fare tutto a fotovoltaico dovresti mettere un numero maggiore di pannelli (per avere una produzione di giorno sufficiente a ricaricare le batterie per la notte) e aggiungere anche delle batterie.
ed anche le batterie dal punto di vista ecologico sono un bel fardello da produrre e smaltire.. si può fare in piccola scala ma purtroppo non ci si può alimentare un paese intero.
ma soprattutto smettiamo di dire che l'energia solare è gratis.. perché altrimenti potrei dire che anche il GAS lo è.. non devo pagare nessuno perché sia presente sotto terra, mi basta scavare ed estrarlo...
a ben vedere tutto quello che usiamo è di origine naturale e gratuito, abbiamo solo bisogno dei giusti mezzi e delle giuste risorse per catturarlo e sfruttarlo.
purtroppo a livello ambientale tutto ha un suo costo.
Per quanto ne capisco io la questione non sta tanto nel fatto che il solare sia/sara' gratuito o che abbia/avra' costi inferiori al gas. Il problema e' che stiamo consumando le sorgenti fossili in un tempo milioni di volte inferiore a quello necessario a crearle. Percui, anche se ci si ostinasse ad usare le energie fossili, un bel giorno queste si esaurirebbero, lasciando l'intera umanita' al buio. Le sogenti rinnovabili costano molto in termini economici ed anche ecologici (seppur meno delle fossili) ma permettono di generare energia alla stessa velocita' con cui viene offerta dalla natura, dunque senza correre il rischio di rimanere a secco entro poche decine-centinaia di anni.
la Francia ha tutte le sue scorie nucleari in due depositi nella regione dello champagne e sono grandi come due campi da calcio.
sono pericolose? teoricamente si certo. ma sono ben protette ed incapsulate in contenitori stagni a prova di bomba (letteralmente) si può tranquillamente camminarci in mezzo senza rischi.
ci sono moltissime altre attività umane che producono rifiuti chimici molto tossici che non decadono neppure dopo milioni di anni, ma di questi non ci preoccupiamo, solo di quelli nucleari perché ci fanno piu paura.
ed anche su chernobyl e fukushima si è fatta molta disinformazione e sciacallaggio mediatico, ma ci vorrebbe troppo per trattare l'argomento.
ad ogni modo se vogliamo le auto elettriche ed il riscaldamento elettrico e vogliamo contemporaneamente ridurre le emissioni di CO2 saremo costretti ad usare anche il nucleare ASSIEME alle rinnovabili.
e se pensate che il nucleare sia caro vi basta considerare che abbiamo fino ad ora speso poco piu di 100 miliardi di euro per incentivare le rinnovabili che al momento attuale fanno circa il 35% della produzione elettrica italiana.
se facciamo un raffronto con i piu cari reattori al mondo, gli EPR francesi di flamanville e olkiluoto scopriamo che sono costati circa 10-12 miliardi. va tenuto in conto che sono i primi esemplari della loro famiglia ed i prossimi già in costruzione impiegheranno meno tempo per essere operativi e costeranno di conseguenza di meno.
quanti ne avremo costruiti con quei 100 miliardi? considerati che una volta costruiti il 90% delle spese è fatto. il nucleuare in europa è poco attrattivo per gli investitori perché richiede pesanti investimento con un rientro molto lungo nel tempo ed oltretutto è molto osteggiato dalla politica.
ma non è piu costoso di altre tecnologie in maniera intrinseca.
di fatti la Francia ha le bollette piu basse d'europa e contemporaneamente la minore quota di emissioni di co2 (se si esclude la norvegia che puo andare tutta a idroelettrico e l'islanda con il suo geotermico).
esempio opposto è la Germania che punta ad un modello tutto rinnovabili (principalmente eolico) ma nel frattempo brucia carbone mentre spegne le centrali nucleari. questo perché per avere un backup pronto quando il vento cala deve tenere sempre accese le centrali a carbone (la fonte energetica piu inquinante di tutte e che produce al mondo milioni di morti ogni anno).
in futuro sostituiranno le centrali a carbone con quelle a gas, e questo è un bene, ma se avessero lasciato accese le centrali nucleari avrebbero continuato a produrre energia senza emettere la minima quantità di CO2.
ah, la germania ha la bolletta energetica piu alta al mondo e produce piu del doppio della co2 della Francia..
siamo sicuri che il vero pericolo siano le centrali francesi e non l'inquinamento tedesco?
Concordo su molto di quello che hai scritto, pero' non credo che il nucleare sia veramente competitivo in termini di costo con le rinnovabili. Purtroppo non sono in grado di fare un calcolo complessivo soddisfaciente, pero' visto che citi Flamanville, ti ricordo del reattore 3, costato per ora quasi 20 Miliardi e che non ha ancora prodotto un singolo kWh.
Sono anni che Terna ed e-Distribuzione stanno lavorando nell'ottima delle smart grid. E le ultime novità sono proprio le comunità energetiche e l'autoconsumo collettivo.
Ovviamente la soluzione a tutto non è una singola risposta (vedi rinnovabili o nucleare) ma un insieme di tanti piccoli fattori risolutivi.
Certo bisognerebbe partire dal risparmiare energia. Ma dato lo spreco enorme di energia che perseveriamo credo che l'attuale crisi del prezzo dell'energia possa farci ragionare un pò sopra. Ma sono pessimista a riguardo...
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