Pompa di calore, il 79% di chi la usa è soddisfatto secondo un'indagine di Altroconsumo
di Massimiliano Zocchi pubblicata il 06 Dicembre 2024, alle 15:46 nel canale Energie RinnovabiliChi possiede una pompa di calore è soddisfatto? E chi invece è scontento, perché? Ha cercato di scoprirlo Altroconsumo tramite un'indagine su un campione di popolazione
La pompe di calore sono sempre più utilizzate anche in Europa, e dopo un discreto successo nei Paesi del nord, stanno prendendo piede anche più a sud, Italia compresa. Tuttavia la conoscenza di questo macchinario, che può generare con ottima efficienza acqua calda o fredda, partendo dalla sola energia elettrica, è ancora scarsa, motivo che frena la sua adozione di massa.
Altroconsumo ha quindi cercato di fare una fotografia del momento, tramite un'indagine che ha coinvolto poco più di 1.800 cittadini. Innanzitutto all'interno del campione si è suddiviso in quanti usano la pompa di calore, per scoprire che la quota arriva al 27%. La caldaia, di vario genere, è sempre la più usata, al 65%, sorprendentemente segue poi il tradizionale camino o stufa, con il 22%.
Tra tutte le pompe di calore, quella più usata è quella aria-aria (72%), tipicamente usata nei climatizzatori a split, mentre la aria-acqua è la seconda, ma con solo il 13%. C'è poi un 10% di chi ha un sistema ibrido pompa-caldaia.
L'uso della pompa di calore soddisfa molti dei proprietari, ben il 79%, nonostante un 45% abbia avuto un qualche genere di problema. I più diffusi sono il costo in bolletta, il rumore, la difficoltà di regolazione della temperatura. Tra tutti quelli che però restano soddisfatti (il 32% è molto soddisfatto) si segnalano la facilità d'uso e la capacità di raggiungere la temperatura desiderata.
Ma quali sono i motivi che hanno spinto queste persone a scegliere la pompa di calore? Per la maggior parte, il 63%, gioca un ruolo fondamentale la possibilità di riscaldare e raffrescare casa con un unico sistema, mentre più della metà dei proprietari, il 54%, punta sull'efficienza, e quindi indirettamente sul risparmio. Un 25% è stato spinto dagli incentivi, ma c'è spazio anche per l'attenzione all'ambiente, con il 16%. Un 10% segnala un costo contenuto di acquisto e installazione, ma sarebbe forse una voce da assimilare alla questione incentivi.
Infine c'è la previsione delle installazioni future, basata sulle dichiarazioni di chi al momento non ha una pompa di calore. Il 16% è sicuro di non volerla, mentre alla voce probabilmente no si registra un 44%. C'è però un 40% che pensa effettivamente a questa soluzione, con un 3% che è già sicuro di volerla. Quali sono quindi i motivi che frenano gli scettici? Al 30% i costi, ed al 26% la scarsa conoscenza di questi sistemi.
123 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoSe il 79% è soddisfatto, come può esserci un 79% non soddisfatto? Hai un po' di confusione.
La pompa di calore è comunque molto più efficiente di qualsiasi caldaia, i costi di esercizio non possono essere più alti che con il gas, basta fare i conti.
È chiaro che con il fotovoltaico è meglio, come dico sempre iniziamo pure col mettere una PDC a tutti quelli che hanno già il fotovoltaico, che sono tantissimi, poi penseremo a come fare per gli altri.
L'energia infatti oggi come oggi non può più essere "centralizzata" ma distribuita.. volendo potremmo pensare al confronto tra un sistema client server e uno p2p.
I nostri governanti pensano a rendere la sardegna una specie di centralona ona ona ona per sicilia e campania e buttano 4 mld di euro in centinaia e centinaia di km di cavi sottomarini: una scelta che può essere considerata solo nella logica delle "grandi opere" che notoriamente creano i soliti giri di sprechi e mangiatoie, anzichè in quella di ammodernare come si deve il paese.
energia "distribuita" vuol dire FV su tutti i tetti con i parchi da usare come fonte complementari.
Su tutti i tetti significa prima di tutto renderlo obbligatorio su tutti gli edifici di nuova costruzione (se non lo è già, ma da quello che vedo non sembra così e secondo deve essere sostenuto mediante bonus e agevolazioni, finanziati dagli eurobond. I mercati apprezzano i paesi intraprendenti: la transizione ecologica è una grossa opportunità di guadagno (che ovviamente quelli che oggi monopolizzano non vogliono perchè in economia non piace mai che sia il turno degli altri, specialmente se stai rientrando da certi investimenti, ma se questi hanno un impatto devastante sul pianeta è necesssario porre rimedio perchè è in gioco la vita di tutti, compresa quella di costoro che non sono immortali).
"E' così confuso da colpirsi da solo"
È chiaro che con il fotovoltaico è meglio, come dico sempre iniziamo pure col mettere una PDC a tutti quelli che hanno già il fotovoltaico, che sono tantissimi, poi penseremo a come fare per gli altri.
Meh, insomma! Io ho fotovoltaico con accumulo, 8kWp di pannelli, inverter da 11, 15kW di batterie. In inverno riesco giusto giusto a produrre la corrente che serve me e la caldaia a legna
Alla pompa di calore ci stavo pensando ma dovrei avvicinarmi ai 25 kWp installati e comunque avrei calore nelle ore in cui serve di meno, ergo o metto 100 kWh di batterie o un accumulo da 3-4000 litri.
Fatti due conti, anche se non ho voglia di caricare la legna, mi conviene andare a gas perchè da qui a quando ammortizzerei il giochino non so nemmeno se sarò ancora vivo.
Probabilmente la metterò per produrre acqua in estate e scaldare nelle mezze stagioni, sicuramente tra qualche anno quando i prezzi saranno scesi, però.
Sorprendentemente? Io uso, al 90%, il camino. Spacco la mia bella legna del giardino l'estate e la accatasto per l'inverno. Spesa zero, calore assicurato in tutte le stanze con un sistema di bocchettoni. Fottesega dell'inquinamento.
Alla pompa di calore ci stavo pensando ma dovrei avvicinarmi ai 25 kWp installati e comunque avrei calore nelle ore in cui serve di meno, ergo o metto 100 kWh di batterie o un accumulo da 3-4000 litri.
Fatti due conti, anche se non ho voglia di caricare la legna, mi conviene andare a gas perchè da qui a quando ammortizzerei il giochino non so nemmeno se sarò ancora vivo.
Probabilmente la metterò per produrre acqua in estate e scaldare nelle mezze stagioni, sicuramente tra qualche anno quando i prezzi saranno scesi, però.
se vuoi scaldare l'acqua quando c'è il sole, a questo punto ti conviene mettere due pannelli termici, quelli con l’acqua dentro, costo contenuto e acqua calda quando c'è il sole, puoi usarli anche per dare un contributo al riscaldamento con uno scambiatore, forse con 3.000 euro te la cavi e ammortizzi molto velocemente la spesa, in più, durano 30 anni e pochissima manutenzione
Ma anche no, grazie.
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