Nuovo cavo sottomarino tra Italia e Grecia, per lo scambio di energia green

di pubblicata il , alle 11:37 nel canale Energie Rinnovabili Nuovo cavo sottomarino tra Italia e Grecia, per lo scambio di energia green

Approvato il progetto per una nuova connessione tra i due Paesi. I rispettivi sistemi saranno così più flessibili, con vantaggi per tutti

 

Italia e Grecia si preparano al posizionamento di una nuova interconnessione sottomarina, per lo scambio di energia rinnovabile.

L'operatore delle rete italiana Terna ha reso noto che il progetto ha avuto il via libera, con un costo stimato di 750 milioni di euro. La nuova connessione sottomarina prende il nome GR.ITA 2.

Si tratta di due cavi sottomarini, lunghi circa 250 km, e con potenza fino a 1.000 MW. Tramite un cavo DC sotterraneo di 50 km si partirà da Tesprozia, in Grecia, per poi arrivare via mare alla costa pugliese di Melendugno, in provincia di Lecce. Da lì un secondo cavo DC da 50 km concluderà la connessione con Galatina.

GR.ITA 2

In quella località, infine, tramite impianto AC, avverrà la connessione alla rete italiana. Proprio a Galatina si trova anche la connessione con il primo collegamento tra i due Stati, da 500 MW e costruito nell'ormai lontano 2002.

Con il doppio cavo GR.ITA 2 Italia e Grecia integreranno le rispettive produzioni di energie rinnovabili, rendendo entrambe le reti più sostenibili e resilienti. Ci si aspetta che lo scambio possa portare anche vantaggi dal punto di vista dei costi in bolletta, da entrambi i lati del Mar Ionio. Si attende da Terna la comunicazione delle tempestiche.

11 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - info
Hiei360012 Ottobre 2023, 12:14 #1
Mi chiedo se gli inevitabili danneggiamenti del suolo sotto marino e relativo disturbo dell'ecosistema siano stati un buon prezzo da pagare per essere più green



Domanda scema: Ma uno dei vantaggi delle tecnologie "Green" non era il fatto che non dipendevano da risorse scarse e/o sparse come l'uranio o il carbone ma il fatto che si può produrre energia letteralmente ovunque per quanto riguarda quella solare e "Quasi ovunque" per quanto riguarda quelle eolica ?

Detto in altre parole, ma piuttosto che spendere queste risorse per connettersi ad un altro paese, non era meglio fare qualche parco eolico off-shore in più qui ? o magari incentivare la gente abbassando le tasse sui pannelli solari e relative installazioni sui tetti?
nisardo12 Ottobre 2023, 12:47 #3
hiei3600 se non hai una rete in grado di distribuire l'energia prodotta dalle rinnovabili, semplicemente la sprechi. Le interconnessioni fra paesi servono proprio ad evitare di sprecare l'energia prodotta dalle rinnovabili. In realtà stanno costruendo, per lo stesso motivo, anche interconnesioni fra Sicilia/Sardegna/Campania per lo stesso motivo (Tyrrhenyan Link). Quindi, per rispondere alla tua domanda: no, non ha senso mettere il carro davanti ai buoi, prima rafforzi la rete e poi incentivi la produzione.
massimilianonball12 Ottobre 2023, 12:48 #4
Originariamente inviato da: Hiei3600
Mi chiedo se gli inevitabili danneggiamenti del suolo sotto marino e relativo disturbo dell'ecosistema siano stati un buon prezzo da pagare per essere più green



Domanda scema: Ma uno dei vantaggi delle tecnologie "Green" non era il fatto che non dipendevano da risorse scarse e/o sparse come l'uranio o il carbone ma il fatto che si può produrre energia letteralmente ovunque per quanto riguarda quella solare e "Quasi ovunque" per quanto riguarda quelle eolica ?

Detto in altre parole, ma piuttosto che spendere queste risorse per connettersi ad un altro paese, non era meglio fare qualche parco eolico off-shore in più qui ? o magari incentivare la gente abbassando le tasse sui pannelli solari e relative installazioni sui tetti?


Allora dovresti farti la stessa domanda quando si autorizzano le ben più invasive trivellazioni per aumentare la nostra già raguardevole ( ) autoproduzione di gas..

Le interconnessioni sono un'ottima alternativa alle batterie per compensare la variabilità nella produzione
phmk12 Ottobre 2023, 13:14 #5

Se...

Non ci fossero i problemi "geopolitici" basterebbe ricoprire di pannelli una parte del Sahara (quella meno sabbiosa) e sarebbe risolto...
E non diciamo dei problemi di trasporto, qui non è lo stesso ?
Notturnia12 Ottobre 2023, 15:52 #6
capisco che fa figo dire che è per trasportare ENERGIA GREEN ma in realtà passa anche quella NON Green perchè uno degli scopi era la decongestione del sistema (inviare green da Ita a Grecia) e ricevere energia la sera quando noi ne necessitiamo

è un sistema che aiuta sia le FER sia la gestione della potenza in Italia.. non è SOLO green è ANCHE green

https://www.terna.it/it/progetti-te...-grecia-grita-2

"concorrenzialità dei mercati di energia elettrica, con benefici in termini di SEW (Social Economic Welfare), ovvero riduzione dei costi per il consumatore/incremento benefici del produttore in conseguenza dell’aumento del limite di scambio tra Italia e Grecia."

"L’obiettivo è una sempre maggiore integrazione delle fonti rinnovabili oltre all’aumento della capacità di trasporto con la Grecia e i paesi europei confinanti."

si scrive sempre "fonti rinnovabili" perchè non fa male ma poi lo spiega "maggiore capacità di trasporto" .. dobbiamo decongestionare la rete e avere più fornitori anche perchè in Grecia rischiamo di fare l'HUB a idrogeno e quindi dobbiamo pur collegarlo con casa nostra
peppapig12 Ottobre 2023, 17:31 #7
Originariamente inviato da: phmk
Non ci fossero i problemi "geopolitici" basterebbe ricoprire di pannelli una parte del Sahara (quella meno sabbiosa) e sarebbe risolto...
E non diciamo dei problemi di trasporto, qui non è lo stesso ?


Sta cazzata torna regolarmente ma è sempre divertente leggerla.
retuor14 Ottobre 2023, 15:48 #8
Originariamente inviato da: Hiei3600
Detto in altre parole, ma piuttosto che spendere queste risorse per connettersi ad un altro paese, non era meglio fare qualche parco eolico off-shore in più qui ?


In quel caso c'è da combattere contro i nimby...
rattopazzo15 Ottobre 2023, 06:50 #9
Originariamente inviato da: peppapig
Sta cazzata torna regolarmente ma è sempre divertente leggerla.


In realtà anche qui in Italia molti proprietari terrieri visto che guadagnano sempre meno dalla coltivazione stanno pensando di affittare i propri terreni a delle società che in cambio di denaro li ricoprono di pannelli solari,
volente o nolente quello è il futuro.
WarDuck15 Ottobre 2023, 10:33 #10
Originariamente inviato da: rattopazzo
In realtà anche qui in Italia molti proprietari terrieri visto che guadagnano sempre meno dalla coltivazione stanno pensando di affittare i propri terreni a delle società che in cambio di denaro li ricoprono di pannelli solari,
volente o nolente quello è il futuro.


Così avremo energia per fare cibo artificiale , visto che quello naturale non si potrà più fare causa pannelli su terreni agricoli.

A parte gli scherzi, secondo me quando i pannelli diventeranno più efficienti, basterà che ogni condominio/abitazione ne abbia.

Forse l'unica eccezione potrebbero farla le industrie.

Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".

La discussione è consultabile anche qui, sul forum.
^