Le turbine eoliche gemelle (e inclinate) arrivano in Italia. Ecco la nuova joint venture italo-svedese
di Massimiliano Zocchi pubblicata il 03 Gennaio 2022, alle 11:07 nel canale Energie Rinnovabili
Hexicon ha sottoscritto una joint venture con la bolognese Avapa Energy per portare in Italia le turbine eoliche gemelle in progetti offshore. Ci sono ben 55 parchi eolici che potranno beneficiarne
Lo scorso ottobre vi abbiamo parlato delle turbine eoliche di Hexicon, pronte ad entrare in azione dopo l'ottenimento del brevetto europeo. Il nuovo prodotto infatti è innovativo sotto diversi punti di vista. Si tratta di installazioni galleggianti, non una vera e propria novità, ma con piattaforme con due attacchi gemelli, in grado di alloggiare e ancorare due turbine con un'unica base.
Le turbine di Hexicon si distinguono chiaramente per l'inclinazione, che consente per l'appunto di raddoppiare la resa per spazio di mare occupato, dimezzare i costi di collegamento, e attenua l'effetto scia che le turbine generano tra loro, proprio grazie alla posizione studiata ad hoc.
Tutte queste novità ora potranno arrivare anche in Italia, grazie all'accordo che la svedese Hexicon ha siglato con la bolognese Avapa Energy, società che si occupa proprio dello sviluppo delle energie rinnovabili nel nostro Paese. Le due aziende hanno creato una joint venture, detenuta al 50% ciascuno, che si chiamerà AvenHexicon.
Lo scopo della nuova realtà è di identificare i siti per i parchi eolici galleggianti offshore, e avviare i processi di autorizzazione, considerando che in Italia ci sono 55 progetti, di cui nessuno è attualmente operativo, e tra i motivi vi sono proprio le difficoltà tecniche dovute alla profondità del mare. La tecnologia di Hexicon può risolvere questo problema. Oltre a ciò si mira a fornire le turbine anche a società terze.
L'amministratore delegato di Hexicon, Marcus Thor, ha dichiarato:
"Una parte importante del nostro modello di business è entrare in mercati nuovi e promettenti il prima possibile e stabilire sia le nostre capacità di sviluppo di progetti che la tecnologia insieme ai partner locali. Abbiamo trovato un partner perfetto in Avapa Energy e con AvenHexicon non vediamo l'ora di supportare l'Italia nella sua espansione della produzione di elettricità senza combustibili fossili".
10 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoSicuramente si riduce la struttura alla base che le sostiente, ma il "mare occupato" dalle pale eoliche è sempre lo stesso...
Ottima idea.
A mio avviso ruota il triangolo di base che deve fare fulcro solo sul vertice dove non c'è la turbina, in questo modo le pale si trovano sempre a favore del vento e non si "disturbano" fra di loro.Poi bisogna capire se costano di meno 2 turbine così o 1 con superfice doppia. Ma probabilmente queste 2 potrebbero essere più competitive.
Alla loro base si potrebbero per esempio creare dei punti di allevamento ittico (non intensivo) invece fino ad ora nessuno, sfugge a me qualcosa?
Vedrei una simbiosi perfetta tra le 2 realtà
Alla loro base si potrebbero per esempio creare dei punti di allevamento ittico (non intensivo) invece fino ad ora nessuno, sfugge a me qualcosa?
Vedrei una simbiosi perfetta tra le 2 realtà
interessante idea
Vedrei una simbiosi perfetta tra le 2 realtà
Piú barche stanno vicino alle pale, ai piloni (o la base galleggiante) piú aumenta la probabilitá di collisioni. Se avessi un parco eolico marino vorrei che nessuno girasse nei paraggi. Se cominci ad autorizzare qualcuno, poi devi metterci qualcuno a controllare le autorizzazioni. E prima o poi, qualcuno che sperona qualcosa ci sará sempre; per stupiditá, per errore o causa condizioni del tempo.
Grazie, a dirla tutta, mi era venuta in mente come "santuari marini" non potendoci esserci transito di barche in quelle zone, poi mi sono detto che il rumore delle pale potesse disturbare e magari a non invogliarli a stanziarsi li, rispetto ad altre e a quel punto ho pensato zone di ripopolamento o allevamento non intensivo.
Ma potrebbero (solo in alcuni luoghi) essere utilizzati anche per ammirare la fauna flora subaquea creando delle finestre o corridoi trasparenti "sealand" sottomarina, per uso educativo turistico, ma anche di ricerca
sereno fai una piattaforma con stazione di scambio, e vicino ai piloni ci arrivi solo con i gommoni, che sicuramente i piloni non hanno problemi, basta che venga igegnerizzata a livello logistico, con quello in mente e non accrocchiata alla bene e meglio.....può accedervi solo il personale delle due realtà.
Cmq quello è il problema minore
Cmq quello è il problema minore
Se ci fai un allevamento ittico non ci puoi andare con un gommone per sfruttare l'allevamento.
Da quello che ho letto molti di questi parchi eolici sarebbero a 20-30Km dalla riva (per non rovinare la vista del mare e proprio per essere fuori portata dalla navigazione da diporto) e quindi sarebbero un po' fuori mano rispetto l'uso normale di un gommone (per calette o piccoli tratti tra isole).
Ma su questo non ho esperienza diretta ed é solo una mia ipotesi.
cmq pensare a un "doppio uso" è sempre più in voga. Per es. c'era un articolo su hwup che parlava di coltivare sotto i pannelli fotovoltaici.
Da quello che ho letto molti di questi parchi eolici sarebbero a 20-30Km dalla riva (per non rovinare la vista del mare e proprio per essere fuori portata dalla navigazione da diporto) e quindi sarebbero un po' fuori mano rispetto l'uso normale di un gommone (per calette o piccoli tratti tra isole).
Ma su questo non ho esperienza diretta ed é solo una mia ipotesi.
si di solito sono in zone dove non deturpano il paesaggio quindi al largo, quello che volevo dire griglia di pale a 2km una piattaforma dove arriva la navetta media per fare i 20 km e dalla piattaforma ala griglia di piloni solo con il gommone (ne esistono anche di 10/20mt) cmq se vedi hanno degli anelli belli pendi attorno proprio per attutire i colpi in quanto può arrivare qnache una imbarcazione alla deriva. quindi hanno i loro sistemi
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