La Grecia verso la neutralità carbonica: ecco l'impianto fotovoltaico a pannelli bifacciali più grande d'Europa
di Giulia Favetti pubblicata il 14 Ottobre 2022, alle 14:28 nel canale Energie RinnovabiliLo stato ellenico ha iniziato ad investire nelle rinnovabili nel 2008 e ora dispone di 100MWp prodotti unicamente dal Sole, che la portano vicina al rendersi indipendente dal fossile
Ieri abbiamo parlato dell’importante traguardo raggiunto dalla Grecia nel settore energetico; la nazione mediterranea è stata in grado, per la prima volta, di soddisfare interamente la domanda di elettricità sfruttando le fonti rinnovabili per cinque ore e per i prossimi anni ha intenzione di investire 30 miliardi di euro, ricavati sia da fondi europei che da iniziative private, per potenziare la propria rete elettrica e aumentare il contributo delle fonti rinnovabili a più del doppio della quota attuale, portandola al 70% del suo mix energetico entro il 2030; numeri alla mano, lo stato europeo passerebbe dagli attuali 10 GWh a 25 GWh prodotti da sole e vento.
La nazione ellenica ha iniziato a costruire parchi fotovoltaici nel 2008 che ad oggi hanno raggiunto una capacità produttiva di 100MWp: fra tutti gli impianti greci, spicca quello sito nella regione settentrionale di Kozani, all’epoca famosa per l’estrazione del carbone, attualmente l’impianto fotovoltaico con moduli bifacciali più grande d’Europa.
Un modulo solare bifacciale è caratterizzato da due facce esposte al sole e può raggiungere un rendimento elettrico pari al 50%, anche in situazioni di basso irraggiamento solare.
La realizzazione del progetto è stata affidata alla greca Juwi Hellas - azienda leader nel settore con all’attivo più di 1600 progetti sparsi in tutto il mondo, per un totale di 2,2 GWp - nell'estate 2021 ed è terminata questa primavera: gli oltre 500.000 pannelli bifacciali sono stati forniti dalla cinese Jinko Solar Holding e coprono un’area di 450 ettari, divisa in 18 siti. L’impianto è in grado di generare 320 milioni di kWh all'anno, fornendo elettricità a oltre 75.000 famiglie e tagliando di 300 tonnellate le emissioni di CO2 dello stato greco.
I lavori sono stati registrati e documentati in un video, che potete vedere qui sotto:
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19 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoMolto eco-friendly....
Che bella questa era green!
Si scrive neutralità carbonica, si legge indipendenza energetica
No dimentichiamoci dell'altra faccia del pannello (più che della medaglia) ossia non preoccuparsi SE e chi manda gas/petrolio ed a che prezzo lo fa.Un paese come la Grecia, teoricamente non ha bisogno del fossile:
-Può cucinare ad induzione
-Puó scaldare/raffreddare tramite PdC
-Puó muoversi con l'elettrico
In pratica puó diventare energeticamente indipendente e libera.
Hai detto cotiche.
"a costruire parchi fotovoltaici nel 2008 che ad oggi hanno raggiunto una capacità produttiva di 100MWp"...mi sembrano un po sottostimati, si parla ad oggi di migliaia di MW.
Il sito è realizzato su una estensione di 450 ettari, non 4500 acri che corrispondono ad oltre 1800 ettari
Molto eco-friendly....
Che bella questa era green!
Ma hai visto la flora? 4 erbe secche, non parliamo di foreste
Non facciamo gli eco nazi su
La Sardegna propone paesaggi analoghi, mi chiedo cosa aspettino
Non facciamo gli eco nazi su
La Sardegna propone paesaggi analoghi, mi chiedo cosa aspettino
Forse ignori che esistono ecosistemi anche in zone aride...perfino nel deserto.
Quelle che a te sembrano 4 erbe secche nascondono spessissimo un'enorme ricchezza in biodiversità.
Riguardo la Sardegna, la conosco bene perchè ci vivo, e ti dico che qui è pieno di aree naturali protette che ti sembrerebbero "4 erbe secche". Ed è anche pieno di parchi solari, in costante espansione.
Un paio di esempi:
Cagliari: https://goo.gl/maps/ZE3smEJzsSZ4a9Sc8
Porto Torres: https://goo.gl/maps/WEd4WcgLmm2C8vEo9
Io sono tutt'altro che eco nazi, ben vengano i progetti di energie rinnovabili, ma devono essere fatte con criterio, non a discapito dell'agricoltura, della flora e del paesaggio.
Le leggi in Italia ormai rendono economicamente molto più conveniente abbandonare i campi agricoli e trasformarli in parchi fotovoltaici.
Per alcuni versi è una cosa positiva (indipendenza energetica, riduzione emissioni ecc.), ma non dobbiamo foderarci gli occhi e ignorare i lati negativi di questa tendenza (consumo di suolo, distruzione della flora ecc.)
Per me I pannelli fotovoltaici dovrebbero essere imposti per legge su capannoni industriali, parcheggi di centri commerciali, e in generale in tutte quelle superfici già antropizzate.
Le rinnovabili sono fonti intermittenti, non sostituiscono le fonti continue come gas e nucleare.
Per non parlare del cappio della dipendenza dalla Cina e dello scempio del paesaggio.
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