La Cina raggiungerà l'obiettivo di raddoppiare eolico e solare già nel 2025; la neutralità carbonica è dietro l'angolo
di Giulia Favetti pubblicata il 29 Giugno 2023, alle 17:14 nel canale Energie RinnovabiliLa super potenza asiatica sta procedendo spedita verso il raggiungimento della neutralità carbonica, fissato inizialmente per il 2030: l'ultimo rapporto sulle fonti energetiche ha infatti evidenziato come la percentuale derivata dal solare stia rapidamente crescendo, surclassando il carbone
Ad ottobre abbiamo dedicato questo articolo al percorso verso la neutralità carbonica, fissata per il 2030, che la Cina (attualmente uno dei Paesi più inquinanti al mondo) sta diligentemente seguendo, come confermato dal rapporto "Situazione operativa dell'industria dell'energia elettrica da gennaio a marzo 2023" pubblicato ad aprile dal China Electricity Council, l'associazione di categoria ufficiale.
Secondo il report, il solare sta crescendo del 33,7% su base annua e potrebbe ragionevolmente raddoppiare la potenza installata nel prossimo biennio, raggiungendo quindi nel 2025 l'obiettivo precedentemente fissato al 2030.
Per la nazione asiatica la fine del decennio dovrebbe anche sancire il raggiungimento della neutralità carbonica, vale a dire un rapporto pari ad 0 fra le emissioni di CO₂ rilasciate in atmosfera e quelle riassorbite (ad esempio dalle foreste).
La notizia del successo cinese è stata – giustamente - riportata da diverse testate, ma con alcune inesattezze; cerchiamo quindi di fare chiarezza.
Ad oggi la quota di energia prodotta dal solare non è ancora il doppio di quella fornita dal carbone: come detto prima, vi è un aumento esponenziale di parchi ed impianti fotovoltaici, con una crescita anno su anno del 33,7%, contro l'1,8% di crescita da parte del carbone, che però resta ancora la fonte energetica predominante.
Leggendo i dati riportati dal China Electricity Council e confrontando gli articoli firmati da Reuters e dal quotidiano The Guardian, il quadro energetico cinese diventa più chiaro: l'agenzia di stampa britannica ha subito messo in luce quanto la Cina debba fare ancora affidamento sul carbone, soprattutto a causa di un lungo periodo di siccità che ha messo in ginocchio la produzione idroelettrica.
Precisamente, come si legge nell'articolo dedicato, Reuters ha messo in luce i seguenti dati:
"I forti incrementi dei generatori termici prevalentemente a carbone (+149 miliardi di kWh), eolici (+79 miliardi di kWh) e solari (+19 miliardi di kWh) compensano un calo della produzione idroelettrica (-82 miliardi di kWh). Le due province del Sichuan (354 miliardi di kWh) e dello Yunnan (296 miliardi di kWh) nel sud della Cina hanno prodotto quasi la metà dell'energia idroelettrica totale del Paese (1.352 miliardi di kWh) nel 2020. Ma le precipitazioni totali a Yibin, al confine tra Sichuan e Yunnan, sono state di soli 336 millimetri nella seconda metà del 2022 rispetto a una media stagionale di 765 millimetri nel 2014-2021. Le precipitazioni nei primi cinque mesi del 2023 sono state di 244 millimetri rispetto alla media dei nove anni precedenti di 291 millimetri, che ha esaurito i livelli del bacino idrico e del fiume. Di conseguenza, la produzione idroelettrica a livello nazionale nei primi cinque mesi del 2023 è stata la più bassa per il periodo dell'anno dal 2015, nonostante la messa in servizio di nuove massicce dighe e centrali elettriche".
Il quotidiano britannico, invece, ha riportato quanto emerso dal report "A Race to the Top China 2023: China’s quest for energy security drives wind and solar development", pubblicato da Global Energy Monitor (GEM), riguardante il futuro sviluppo del settore solare ed eolico in Cina:
"Se tutti i potenziali progetti saranno realizzati e commissionati con successo, la Cina è sulla buona strada per raddoppiare la sua attuale capacità di energia solare ed eolica su scala industriale e raggiungere l'ambizioso obiettivo del governo centrale per il 2030 di 1.200 GW già nel 2028, 5 anni prima del previsto".
Numeri alla mano, si parla di "un totale di circa 379 GW di energia solare su larga scala e 371 GW di capacità eolica, che è approssimativamente uguale all'attuale capacità operativa installata in Cina capacità… Questo potenziale andrebbe ad aumentare il parco eolico globale di quasi la metà e le grandi installazioni solari su scala industriale di oltre l'85%. In prospettiva, questa quantità di potenza solare è il triplo di quella degli Stati Uniti ed è accompagnata dalla quota significativa della Cina di circa un quinto della capacità eolica a livello globale."
In una nota, il GEM ha poi aggiunto:
"La capacità solare operativa su larga scala [ndr, mostrata dai Global Solar and Wind Power Trackers] della Cina ha raggiunto i 228 GW, più del resto del mondo messo insieme. La capacità eolica combinata onshore e offshore della Cina è raddoppiata rispetto a quella del 2017 e ora supera i 310 GW. La capacità eolica offshore operativa ha raggiunto i 31,4 GW e rappresenta circa il 10% della capacità eolica totale della Cina e supera la capacità eolica offshore operativa di tutta l'Europa".
Martin Weil, ricercatore presso il GEM, ha concluso:
"La Cina sta facendo passi da gigante, ma con il carbone che continua ad essere la fonte di energia dominante, il Paese ha bisogno di progressi più audaci nello stoccaggio dell'energia e nelle tecnologie verdi per un futuro energetico sicuro".
A conti fatti, quindi, ad oggi in Cina la produzione di energia da carbone si attesta a 1,13 miliardi di kWh: un numero ancora molto alto, che evidenzia come, nel breve termine, la nazione asiatica dovrà contare sulle fonti fossili. Ciononostante, però, la rotta verso la neutralità dal carbonio è tracciata.
14 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoIn un sito con un numero di ore equivalente di 2000 ore e una potenza della turbina di 1 MW si producono in un anno 2TWh ma via via che passa il tempo questo genere di siti risultano tutti occupati e si passa a siti con 1750 ore che producono meno elettricità.
Off shore si hanno le stesse problematiche con in più la profondità dei fondali che rende l'impianto più costoso da realizzare.
Ma tutto questo, sta facendo qualcosa? Perché io continuo a sentire lo stesso allarmismo di 10 anni, fa, non ho ancora trovato una sola notizia che dica "buone nuove, la temperatura si alza piú lentamente del previsto", oppure "emissioni in calo: forse tutto sommato ce la caveremo".
In altri termini: qual'é quel punto in cui si annunceranno i primi effetti positivi di tutto questo?
Ma tutto questo, sta facendo qualcosa? Perché io continuo a sentire lo stesso allarmismo di 10 anni, fa, non ho ancora trovato una sola notizia che dica "buone nuove, la temperatura si alza piú lentamente del previsto", oppure "emissioni in calo: forse tutto sommato ce la caveremo".
In altri termini: qual'é quel punto in cui si annunceranno i primi effetti positivi di tutto questo?
Non senti nessuna buona nuova dal momento che, nonostante gli sforzi (per ora per lo più su carta), ogni anno si produce più CO2 dell'anno precedente. Per arrivare a sentire qualche effetto benefico dovremmo non solo fermare l'incremento della produzione di CO2, ma addirittura produrne meno dell'anno precedente e mantenere il trend negativo per almeno un decennio se vuoi avere dei dati con un minimo di valenza statistica. Questi effetti si vedono sul medio/lungo periodo; nel breve puoi al massimo gongolarti sui numeri "grezzi" di CO2 prodotta.
Magari con la loro contabilita farlocca.
Se va bene, ma proprio bene, nel 2050.
E purtroppo il vaso di pandora è stato aperto: stiamo mettendo in moto meccanismi globali che faranno incrementare la concentrazione di Co2 atmosferica in forma indipendente dalla produzione umana. Scomparsa delle foreste pluviali, lo scoglimento del permafrost, il collasso degli ecossitemi marini (causa acidificazione degli oceani) e molto altro. Meccanismi talmente complessi che appena cominciamo a capirli, figuriamoci fermarli.
Per evitare cataclismi ed estinzioni di massa ormai la sola speranza è il geo engineering, unito all'implementazione su scala globale di sistemi di assorbimento della Co2 atmosferica (moto energivori).
Se grazie all'intelligenza artificiale riuscissimo a produrre energia 5 o 10 volte piu economica (fusione, rinnovabili, geotermia...) e senza emissioni, forse sarebbe possibile.
Ok, ma anche cosí, le stime di alcuni anni fa prevedevano e tenvano in considerazione un aumento continuo della produzione di energia e quindi di emissioni. Rispetto a quelle stime, ogni singolo intervento fatto negli ultimi 10 anni avrebbe dovuto a abbassare "la curva".
Perché, mi verrebbe da dire, oltre al bastone ci vuole anche la carota: se bastoni la popolazione (perché la transizione, tra cambi di auto e prezzi degli appartamenti e dell'energia, ha un costo), sarebbe anche carino ogni tanto sentire che a qualcosa questo serve... anche solo per dire: forse salveremo qusto pianeta per i nostri figli...
Ok, ma anche cosí, le stime di alcuni anni fa prevedevano e tenvano in considerazione un aumento continuo della produzione di energia e quindi di emissioni. Rispetto a quelle stime, ogni singolo intervento fatto negli ultimi 10 anni avrebbe dovuto a abbassare "la curva".
Perché, mi verrebbe da dire, oltre al bastone ci vuole anche la carota: se bastoni la popolazione (perché la transizione, tra cambi di auto e prezzi degli appartamenti e dell'energia, ha un costo), sarebbe anche carino ogni tanto sentire che a qualcosa questo serve... anche solo per dire: forse salveremo qusto pianeta per i nostri figli...
vi consiglio questo video https://youtu.be/LxgMdjyw8uw
non tutto è perduto anzi, fanno più notizia le cattive notizie ma la realtà è un altra
????
ROTFL.. ma se hanno detto 2060 ... dietro che angolo ?
in cina stanno ultimando quasi 90 centrali a carbone.. servono per bilanciare la neutralità carbonica ?
carbonica ?..
https://www.rinnovabili.it/energia/...cina-boom-2022/
la Cina è lontana 30 anni e passa dalla neutralità di emissioni.. non scriviamo pubblicità acchiappa click (e ci sono cascato perchè sono entrato a vedere la fuffa..)
bello poi il 1.2TW di FV al 2028.. sono ben 1.300 TWh di energia green..
coccolosi.. considerando gli 8 mila TWh consumati all'anno dalla Cina
ma è quasi fatta.. siamo alla neutralità carbonica dietro l'angolo del 2060.. ci siamo quasi..
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