In un paese del bergamasco la comunità energetica rinnovabile più grande d'Italia

di pubblicata il , alle 11:21 nel canale Energie Rinnovabili In un paese del bergamasco la comunità energetica rinnovabile più grande d'Italia

A Torre Boldone, circa 8500 abitanti, è nata una CER con oltre 6300 pannelli fotovoltaici e più di 3 megawatt di potenza per una produzione di energia green di 4 milioni di kilowatt all'anno. Un'iniziativa che porterà risparmi economici e benefici anche ambientali.

 

Punta a diventare la comunità energetica rinnovabile (CER) più grande d'Italia quella che è nata a Torre Boldone, comune della provincia di Bergamo che conta circa 8500 abitanti.

L'obiettivo della CER, con oltre 6300 pannelli fotovoltaici e più di 3 megawatt di potenza per una produzione di energia green di 4 milioni di kilowatt all'anno, è quello di valorizzare l'autoconsumo locale dell'energia rinnovabile prodotta, ovvero scambiare e consumare energia da fonti rinnovabili su scala locale.

All'interno di una CER, i soci (produttori e consumatori) sottoscrivono un accordo di condivisione "virtuale" dell'energia elettrica (non serve essere collegati da un cavo), il cui obbiettivo principale è fornire benefici ambientali, economici o sociali a livello di comunità ai suoi membri o alle aree locali su cui opera.

L'autoconsumo virtuale all'interno della CER viene remunerato con un incentivo statale pari a circa 12 cent/Kwh, quindi un risparmio della spesa energetica annua per i produttori e consumatori membri della CER. Si parla di un risparmio in bolletta per le famiglie di circa il 25%.

 

Dotata di impianti FER ibridi (fotovoltaico e idroelettrico) e con una potenza complessiva di oltre 3 megawatt, la CER Imotorre è potenzialmente in grado di soddisfare il fabbisogno energetico di tutta la popolazione di Torre Boldone.

Nell'ottica di rendere la CER benefica anche per l'ambiente, si provvederà al collocamento di una colonna di api con circa 40 arnie lungo i filari fotovoltaici, nonché di colture appositamente studiate per favorire l’attività di impollinazione delle api nomadi. Infine saranno messi a dimora circa mille arbusti lungo il perimetro del parco fotovoltaico, oltre a nuove piantumazioni tra un filare e l'altro. È prevista anche la realizzazione di una pista ciclabile.

I cittadini di Torre Boldone possono fare una segnalazione di interesse a partecipare alla comunità energetica tramite l'apposito sito. "Le potenzialità della CER Imotorre sono enormi: i singoli cittadini possono conferire i loro impianti, moltiplicando così i benefici per il territorio e rendere Torre Boldone un paese energeticamente autonomo, una vera e propria società ecologica" ha dichiarato Laura Capelli, presidente di Unai Bergamo.

5 Commenti
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TorettoMilano12 Marzo 2024, 11:23 #1
bella iniziativa, spero si diffondano in vari comuni
zappy12 Marzo 2024, 11:36 #2
Originariamente inviato da: TorettoMilano
bella iniziativa, spero si diffondano in vari comuni

si.
se poi fossero fatti gli impianti su parcheggi, capannoni ecc, di cui c'è enorme abbondanza, sarebbe ancora meglio... molto meglio...

in ogni caso anche su campi, che rimangono comunque verdi e permeabili sotto i pannelli, gli impianti si smontano facilmente e il campo torna praticamente come prima, a differenza di quando si costruiscono parcheggi e capannoni.
AceGranger12 Marzo 2024, 12:28 #3
Originariamente inviato da: zappy
si.
se poi fossero fatti gli impianti su parcheggi, capannoni ecc, di cui c'è enorme abbondanza, sarebbe ancora meglio... molto meglio...

in ogni caso anche su campi, che rimangono comunque verdi e permeabili sotto i pannelli, gli impianti si smontano facilmente e il campo torna praticamente come prima, a differenza di quando si costruiscono parcheggi e capannoni.


agrivoltaico;

anche in comuni piu grossi, si potrebbero mettere i pannelli sopra i campi di proprieatà del comune che poi darebbe in affitto alle persone che non dispongono di un appezzamento proprio per fare gli orti.
Notturnia12 Marzo 2024, 12:34 #4
sono contento per chi ha fatto l'investimento (l'unico che in realtà ci guadagna) e mi piacerebbe capire come hanno deciso di reinvestire il 50% dei contributi GSE.
l'altra cosa di cui sono curioso è come hanno suddiviso gli impianti visto che singolarmente non si può superare 1MW ad impianto etc etc..

da quello che abbiamo visto con il MASE e il GSE il beneficio economico di queste comunità è tutto del gestore degli impianti e di chi ha venduto gli impianti .. resta praticamente poco o niente alla gente che vi partecipa.. i famosi 110 €/MWh di bonus per una famiglia sono pochi soldi effettivamente (consumo puntuale e quindi solo quello fatto quando gli impianti funzionano e la gente preleva)

era uno dei temi più trattati al KEY.. come si nota dal sito della CER i promotori sono quelli che hanno creato gli impianti e hanno beccato i soldi
ilariovs12 Marzo 2024, 16:25 #5
Ma dai.
Io avevo capito che solo se hai una villa con un ettaro di terreno intorno e faglia sud di 1000mq, non 1 in meno, potevi avere un impianto FV.

Ad essere sincero mi era venuto il dubbio che non fosse vero, guardando il tetto del mio condominio w vendendo il MIO impianto, qualcosa non mi tornava.

Però addirittura manco sul tetto basta mettere giù qualche ettaro di agrivoltaico e magari hai risolto.
Anche perché nelle campagne a qualche migliaio di mq a testa è facile a mettersi in 10 ed a fare 2ha di terra.

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