Il Regno Unito chiude con il carbone: da oggi smette di usarlo per produrre energia elettrica

di pubblicata il , alle 16:51 nel canale Energie Rinnovabili Il Regno Unito chiude con il carbone: da oggi smette di usarlo per produrre energia elettrica

Il Regno Unito smette di usare il carbone per la produzione di energia elettrica: inizia il lavoro di dismissione della centrale di Ratcliffe-on-Soar. Il Paese, patria della Rivoluzione Industriale, era stato il primo a usare il carbone nel 1882.

 

L'ultima centrale a carbone del Regno Unito chiude oggi i battenti, mettendo fine al secolo e mezzo di produzione di carbone della terra di Albione. Una buona notizia nella lotta al cambiamento climatico, dato che il carbone è il combustibile a più alta intensità di emissioni di CO2.

L'impianto di Ratcliffe-on-Soar, nel Nottinghamshire, è l'ultimo a cessare l'attività, in conseguenza dell'impegno assunto dalla Gran Bretagna nel 2015 di chiudere tutte le centrali a carbone entro il 2025. Inizialmente, la chiusura di Ratcliffe era prevista per il 2022, ma la centrale è rimasta aperta dopo che la Russia ha invaso l'Ucraina e l'Europa è entrata in crisi per il gas.

L'impianto di Ratcliffe, che un tempo contava 3.000 ingegneri, oggi ha solo 170 dipendenti, di cui oltre 100 lavoreranno allo smantellamento della centrale nei prossimi due anni. Molti degli altri dipendenti andranno a ricoprire nuovi incarichi in diverse centrali elettriche sotto il controllo di Uniper, il proprietario tedesco di Raticliffe, mentre altri parteciperanno a programmi di formazione per lavorare in altri settori industriali.

La Gran Bretagna ha inaugurato la prima centrale elettrica a carbone del mondo nel 1882. Il carbone è stato molto importante per il Regno Unito fino a poco tempo fa. Secondo un rapporto del think tank energetico Ember, il carbone era responsabile del 39% dell'approvvigionamento energetico del Regno Unito nel 2012, ma la percentuale si è ridotta ad appena il 2% nel 2019.

Tra il 2012 e il 2023, la produzione di energia eolica e solare nel Regno Unito è passata dal 6 al 34%. La Gran Bretagna ha ancora molta strada da fare, come tutti del resto, ma la chiusura di Ratcliffe-on-Soar la rende il primo Paese del G7 a eliminare la combustione del carbone dalla produzione casalinga di energia elettrica.

L'Italia ha ancora alcune centrali attive, due in Sardegna e altre due "in Continente", una a Brindisi e l'altra vicino Civitavecchia. L'obiettivo è spegnerle definitivamente entro il 2027. Nel 2023 l'Italia ha prodotto circa il 5-6% di elettricità con il carbone, ed è certamente sulla buona strada se si pensa che la Germania era al 27%. Nel mondo, però, il carbone è usatissimo e conta per il 35,5%, con India, Cina, USA e Giappone tra i principali utilizzatori.

5 Commenti
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ninja75030 Settembre 2024, 16:55 #1
grazie al piffero hanno 20 reattori nucleari e sunak ha dichiarato che ne metteranno altri in funzione a breve

noi invece abbiamo detto no
TorettoMilano30 Settembre 2024, 16:56 #2
Originariamente inviato da: ninja750
grazie al piffero hanno 20 reattori nucleari e sunak ha dichiarato che ne metteranno altri in funzione a breve

noi invece abbiamo detto no


nell'articolo si parla di 5/6% di carbone in italia, non mi sembra così critica come situazione indipendentemente dalle scelte sul nucleare
ZeroSievert30 Settembre 2024, 17:10 #3
Originariamente inviato da: ninja750
grazie al piffero hanno 20 reattori nucleari e sunak ha dichiarato che ne metteranno altri in funzione a breve

noi invece abbiamo detto no


Questo e anche il fatto che sono produttori di gas metano
antroscepolo30 Settembre 2024, 18:12 #4
Originariamente inviato da: ninja750
grazie al piffero hanno 20 reattori nucleari e sunak ha dichiarato che ne metteranno altri in funzione a breve

noi invece abbiamo detto no


sunak? sei rimasto indietro
Mendelevio30 Settembre 2024, 18:25 #5
Originariamente inviato da: ninja750
grazie al piffero hanno 20 reattori nucleari e sunak ha dichiarato che ne metteranno altri in funzione a breve

noi invece abbiamo detto no


"La produzione di energia nucleare nel Regno Unito è scesa al suo livello più basso in oltre 40 anni nel 2023 dopo la chiusura definitiva di tre reattori nei due anni precedenti e quella temporanea di altri quattro per manutenzione. Nel giro di soli sette anni la produzione è scesa dai 65 TWh del 2016 ai 40 TWh del 2023, valore che soddisfa il 15% della domanda totale"

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