Il Ministro Cingolani ancora controcorrente: "Gli ambientalisti sono parte del problema, sì al nucleare"

di pubblicata il , alle 10:36 nel canale Energie Rinnovabili Il Ministro Cingolani ancora controcorrente: "Gli ambientalisti sono parte del problema, sì al nucleare"

Il Ministro della Transizione Ecologica ancora una volta si esprime con toni forti, che sembrano andare in realtà contro il suo mandato. Dopo le ultime dichiarazioni contro gli ambientalisti ed a favore del nucleare sale la protesta

 

Quando il Ministero dell'Ambiente è stato convertito in Transizione Ecologica, in molti avevano applaudito, vista anche la nomina di un uomo d'esperienza come Roberto Cingolani. Da lì in poi invece è stato un susseguirsi di polemiche e di prese di posizione del neo Ministro, a volte oggettivamente poco condivisibili.

Da tempo Cingolani si è espresso a favore della soluzione ecologica che vede protagonista l'idrogeno, sebbene molti costruttori abbiano già abbandonato questa pista per la poca sostenibilità, ed ha anche cercato di porre un freno all'elettrificazione dei trasporti, ancora una volta in contrasto sulla direzione del mercato automotive.

Schiaffo agli ambientalisti, sì al nucleare

Ma di recente, durante un evento di Italia Viva, ha rincarato la dose, parlando di nucleare. Come riporta il quotidiano Repubblica, Cingolani ha avuto parole piuttosto dure contro gli ambientalisti, radical chic come li definisce lui: "Il mondo è pieno di ambientalisti radical chic ed è pieno di ambientalisti oltranzisti, ideologici: loro sono peggio della catastrofe climatica verso la quale andiamo sparati, se non facciamo qualcosa di sensato. Sono parte del problema, spero che rimaniate aperti a un confronto non ideologico, che guardiate i numeri".

Nel suo discorso trova spazio la questione del nucleare: "si stanno affacciando tecnologie di quarta generazione, senza uranio arricchito e acqua pesante. Ci sono Paesi che stanno investendo su questa tecnologia, non è matura, ma è prossima a essere matura. Se a un certo momento si verifica che i chili di rifiuto radioattivo sono pochissimi, la sicurezza elevata e il costo basso è da folli non considerare questa tecnologia".

Nicola Armaroli

Non è chiaro a quali numeri si riferisca Cingolani, dato che sono diversi i Paesi, anche europei, che hanno annunciato un'uscita graduale dal nucleare in favore delle energie rinnovabili, e dato che iniziare un percorso nucleare oggi significherebbe essere operativi tra diverse decine di anni. Una presa di posizione già criticata fortemente dall'esperto del CNR Nicola Armaroli, durante una lunga intervista in cui ha spiegato diversi motivi per cui il nucleare e idrogeno non sarebbero da prendere in considerazione.

Le parole del Ministro ovviamente non sono cadute nel vuoto, ma hanno causato la reazione di Angelo Bonelli, co-portavoce di Europa Verde: "Per Cingolani gli ambientalisti sono radical chic e peggio della catastrofe climatica. Mai un ministro della Repubblica si è espresso con tanta sconsideratezza e assenza di rispetto per una comunità di persone nel nostro Paese. Cingolani insulta il mondo ecologista e ha aperto una campagna di paura contro la transizione ecologista, per fermare la modernizzazione e difendere gli interessi delle lobby del petrolio".

Una questione sicuramente destinata a non risolversi con questi scambi a distanza.

149 Commenti
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harlock1002 Settembre 2021, 10:42 #1
Mha si, investiamo nell’uranio, è abbondante, non è pericoloso e l’Italia ne è piena, poi possiamo usare olio di balena per illuminarci, togliere i vecchi tram per dei bus diesel e magari metterci ad allevare cincillà per le pellicce.
Genio
Unrue02 Settembre 2021, 10:46 #2
Originariamente inviato da: harlock10
Mha si, investiamo nell’uranio, è abbondante, non è pericoloso e l’Italia ne è piena, poi possiamo usare olio di balena per illuminarci, togliere i vecchi tram per dei bus diesel e magari metterci ad allevare cincillà per le pellicce.
Genio


Questo pezzo te lo sei perso vero?

si stanno affacciando tecnologie di quarta generazione, senza uranio arricchito e acqua pesante


Il vecchio nucleare fa paura a molti, ma dovremmo essere aperti alle nuove tecnologie nucleari. O come sempre è un no a tutto a prescindere? Basta che ci sia di mezzo la parola nucleare.
DanieleG02 Settembre 2021, 10:48 #3
Ha ragione.
cignox102 Settembre 2021, 11:04 #4
Di recente diversi canali yt scientifici che seguo si sono espressi a favore del nucleare per la grande sicurezza delle nuove generazioni di impianti.
Non so se sarei a favore, istintivamente non lo sono: fanno il botto raramente, ma quando lo fanno, lo fanno in grande.
Peró, a meno che le rinnovabili non facciano qualche passo avanti o che non si riesca ad andare di fusione, forse sará davvero una opzione da considerare.
harlock1002 Settembre 2021, 11:06 #5
Originariamente inviato da: Unrue
Questo pezzo te lo sei perso vero?



Il vecchio nucleare fa paura a molti, ma dovremmo essere aperti alle nuove tecnologie nucleari. O come sempre è un no a tutto a prescindere? Basta che ci sia di mezzo la parola nucleare.


Veramente ti stai perdendo te, senza uranio arricchito vuol dire comunque usare uranio naturale, che non è facile da trovare, è presente solo in alcuni paesi ed è scarso.

Poi se vogliamo andare nello specifico, per avere una reazione serve per forza un combustibile e un moderatore.
I reattori sono sostanzialmente:
- uranio arrichito moderato ad acqua leggera, spesso presurizzati per avere rendimenti migliori, quelli di Fukuscima per intenderci o di Little three mile island-

Uranio naturale e acqua pesante, filiera Candu dei reattori canadesi e parenti del progetto Cirene italiano.

-uranio naturare e grafite, raffreddati ad acqua leggera, il modello più antico, esempio famoso Rbmk nella ridente Chernobyl.

Queste sono, con varianti varie le tipologie.
Senza contare i costi di costruzione e quelli astronomici di decomissioning, il rischio di proliferazione nucleare c’é poi un grande problema, che potete verificare guardando la storia dei reattori italiani, il fatto che bisogna riconfigurare spesso il nucleo con l’esaurirsi del combustibile e questo porta allo spegnimento dell’impianto a meno di non fare come i sovietici con gli RBMk e di rinunciare ad un confinamento sicuro.
DanieleG02 Settembre 2021, 11:13 #6
Gli rbmk sono vecchissimi, e in UE (una delle poche cose decenti che fa) non possono esistere.
LE rinnovabili, oltre a generare spesso più co2 di molte altre fonti, non possono per loro natura gestire il cosiddetto baseload energetico. Vanno bene per utenze domestiche, ma a pieno carico serve qualcos'altro.
ugo7302 Settembre 2021, 11:14 #7
Sarà vecchio come me ma esiste un referendum che ha detto no al nucleare e deve essere rispettato.
frankie02 Settembre 2021, 11:19 #8
di per sè il nucleare non produce co2 e come detto sarebbe utile per la baseline energetica. Rinnovabili ok, ma non è possibile andare a singhiozzo.

ghiltanas02 Settembre 2021, 11:28 #9
quello che spaventa a me non è il nucleare,ma che quelli di italia viva facciano degli eventi, e qualcuno ci partecipi di sua spontanea volontà
marittimus02 Settembre 2021, 11:29 #10
Capisco il punto di vista e sono parzialmente d'accordo, politicamente forse è stato ingenuo e troppo provocatorio, ma magari servirà a smuovere la acque stagnati del confronto, è vero che ci sono posizioni ideologiche.

Personalmente fino a quando non avrò visto questi reattori di IV generazione aspetterei a definirli sicuri, non siamo particolarmente arretrati perché non è che le aziende italiane, sebbene in Italia non si potesse, nel frattempo si siano girate i pollici a livello globale.

In ogni caso la sicurezza è relativa... fino a quando non arriva un bel sisma o un cretino a svelarci che non eravamo abbastanza sicuri. Intanto nel Pacifico il Giappone sta valutando di riversare circa 1.5 milioni di tonnellate di acqua contaminata con trizio usata per il raffreddamento in seguito all'incidente di Fukushima contando nella diluizione, roba che ancora oggi aumenta di 140T di acqua al giorno... e i Giapponesi mi sembrano gente seria che credeva di essere al sicuro.

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