Fotovoltaico, la ricerca supera il 36% di efficienza con una cella solare a base di silicio
di Giulia Favetti pubblicata il 02 Ottobre 2023, alle 13:22 nel canale Energie RinnovabiliFraunhofer ISE e AMOLF hanno dichiarato di aver raggiunto un'efficienza del 36,1% per la cella solare multigiunzione a base di silicio, fosfuro di gallio indio (GaInP) e arseniuro di gallio (GaAs) con un nanorivestimento metallo/polimero appositamente progettato
La ricerca nel settore dello sfruttamento dell'irradiazione solare per ricavare energia elettrica ha fatto un altro grande passo in avanti, con il risultato ottenuto dagli sforzi congiunti del Fraunhofer ISE e AMOLF. I due Istituti (rispettivamente tedesco con sede a Friburgo ed olandese con sede ad Amsterdam) hanno dichiarato di aver aver raggiunto un'efficienza del 36,1%.
Il modulo solare che ha segnato il nuovo record di efficienza è una cella multigiunzione a base di silicio e semiconduttori III-V come il fosfuro di gallio indio (GaInP) e arseniuro di gallio (GaAs), dotata inoltre di un nanorivestimento metallo/polimero appositamente progettato per ottimizzare la distribuzione dell'irraggiamento solare oltre l'angolo critico di riflessione interna della cella.
"Il team Fraunhofer è famoso in tutto il mondo per la fabbricazione di celle solari ad altissima efficienza basate su silicio e semiconduttori III-V come GaInP o GaAs...", ha affermato l'Istituto tedesco in una nota. "… Mentre gli accademici di AMOLF hanno accumulato molti anni di esperienza nell'ottimizzazione della gestione della luce nelle celle solari. In questo progetto abbiamo riunito queste conoscenze, raggiungendo questo risultato straordinario".
La cella si basa sulla tecnologia TOPCon sviluppata dal Fraunhofer ISE e su un nanorivestimento metallo/polimero appositamente progettato, fornito da AMOLF: l'Istituto olandese vanta una solida e vasta conoscenza nel settore, e ha pubblicato nel 2022 i risultati della sua ultima ricerca, "Record efficiencies in thin film photovoltaic cells".
Quest'ultimo è posizionato sul fondo della sottocella in silicio e, secondo quanto riferito, è l'elemento chiave dell'ottimizzazione della distribuzione della diffusione della luce oltre l'angolo critico di riflessione interna totale nella cella.
"In particolare, ottimizziamo la geometria di una serie esagonale di nano-dischi d'argento (Ag) integrati con il contatto posteriore Ag e mostriamo come passo, raggio e altezza dei singoli diffrattori controllano la distribuzione della potenza su diversi ordini di diffrazione, riducendo allo stesso tempo al minimo le perdite di dissipazione plasmonica nell'intervallo di lunghezze d'onda di interesse", hanno spiegato congiuntamente i due gruppi di ricerca.
Infine, tramite l'utilizzo della litografia con impronta conforme del substrato (SCIL), un'innovativa tecnologia di nanoimpronta su scala intera del wafer, gli accademici hanno fabbricato i riflettori posteriori metagrattanti nanostrutturati.
Una volta assemblate tutte le parti del modulo, gli accademici hanno collegato la celle superiore e quella inferiore mediante collegamento diretto del wafer a temperatura ambiente: ne è risultato un modulo solare quadrato di 2 cm x 2 cm comprendente contatti frontali, un rivestimento antiriflesso (ARC) e uno strato Ag spesso 1 μm sul lato posteriore che funge da contatto elettrico e specchio planare.
"Dopo la nanoimpronta e l'attacco, le cellule sono state rispedite al Fraunhofer ISE per un'immersione finale in HF [ndr, acido fluoridrico, tramite un processo illustrato anche da ENEA in questo documento] seguita dalla metallizzazione", ha aggiunto il team olandese.
Attraverso diverse valutazioni numeriche e sperimentali, il gruppo olandese-tedesco ha scoperto che l'efficienza quantica esterna (EQE) del dispositivo multigiunzione su un riflettore posteriore planare è migliorata di oltre 1,52 mA/cm2.
"Nel complesso, il nostro lavoro dimostra il potenziale dell'intrappolamento della luce nanofotonica per migliorare l'efficienza delle celle solari multi-giunzione a base di silicio, aprendo la strada a tecnologie di energia solare più efficienti e sostenibili", hanno affermato gli accademici.
15 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infosi, dopo di che è sempre un problema di costi (che si spera si abbassino mano a mano che la tecnologia avanza e la produzione sale). Giusto come riferimento (e a grandi linee) oggi quelli che hanno efficienza 24% costano 1.5-2 volte tanto quelli che hanno efficienza 22%...
Non c'è un valore di riferimento, gli ultimi pannelli in commercio vanno da un 22 ad un 24%, arrivare al 36% vorrebbe dire aumentare del 33% la capacità media a parità di superficie che è un botto... Si potrebbero avere pannelli da 600/650w e bifacciali da 800w
25-26% in laboratorio tradotto in 20-21% per i top gamma in commercio...
in sostanza ci sarà un aumento del 10%
Al momento il mio impianto da 6Kw conta 18 pannelli, se ne avessi dovuti installare solo 10 avrei ridotto i costi di predisposizione del tetto ed i tempi di montaggio passando da 1 giorno e mezzo a 1 giorno solo..
Oltre a questo i costi stanno scendendo di nuovo!
Oltre a questo i costi stanno scendendo di nuovo!
Però specifichiamo le dimensioni perché 18 pannelli senza sapere le dimensioni potrebbero essere tantissimo o pochissimo.
Così si interfaccia alla grande con i chip iniettati dal vacchino Covid e le celle del 5G!
Perfetto!
IMHO
edit... dimenticavo, i nuovi CHIP delle TV sostituiti in occasione dello Switch-off DVB T2...
Plus-que-Perfait!
mi sembra prematuro pensare ad un pannello quando hanno appena sfornato una cella... prima di sfornare un pannello dovranno valutare diverse cose IMHO
Prima di 2 anni nonne vedremo nessuno in giro senza considerare la difficoltà di produzione, rese ecc... troppo prematuro
Prima di 2 anni nonne vedremo nessuno in giro senza considerare la difficoltà di produzione, rese ecc... troppo prematuro
Ma infatti io rispondevo all'utente sopra che parlava non delle nuove celle ma dei pannelli che ha installato nel suo FV.
Link ad immagine (click per visualizzarla)
Piccolo problema: dei pannelli con queste celle costerebbero 200.000$/kW
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