Fotovoltaico esagerato in Cina: da miniera a solare da 3 GW, energia per 2 milioni di famiglie

La Cina è ancora uno dei Paesi con il più alto tasso di inquinamento, ed è anche tra quelli che ha posto obiettivi di riduzione delle emissioni più a lungo termine. Non si può però negare che sia anche quello che più sta investendo in mega progetti per la generazione di energia rinnovabile, e l'ultimo di questi è appena stato ultimato.

Si tratta di un parco fotovoltaico nel deserto del Gobi che si prende anche la vetta della classifica come singolo impianto con la più alta potenza nel Paese. Entrato in funzione lo scorso 5 novembre, il Mengxi Blue Ocean utilizza il pazzesco numero di 5,9 milioni di pannelli solari, per una potenza totale installata di ben 3 GW, ed una produzione di 5,7 miliardi di kWh ogni anno, pari all'energia necessaria a 2 milioni di famiglie.

L'impianto sorge su un'area che in precedenza era una miniera di carbone, nella Mongolia interna, e permetterà di risparmiare l'emissione di 4,7 milioni di tonnellate di anidride carbonica ogni anno. La centrale fotovoltaica inoltre utilizza per le fondamenta di ancoraggio l'acciaio al posto del cemento, riducendo ulteriormente l'impatto ambientale.

Ma come ha rivelato Chuang Xihong, vicedirettore del Dipartimento di Ingegneria e Costruzioni di Guodian Power Group, il mega impianto è anche un sito agrovoltaico, dove ai piedi dei pannelli vengono piantati dei vegetali che fissano la sabbia del deserto, e servono come pascolo per pecore bianche australiane e polli.

In questo modo il Blue Ocean non solo farà lo stesso lavoro di 62.700 ettari di alberi, ma contribuirà allo sviluppo dell'allevamento nella zona, senza utilizzare nuovi terreni come pascolo.