Fotovoltaico e riciclo: messo a punto un pannello solare riciclabile oltre il 96%
di Giulia Favetti pubblicata il 19 Novembre 2022, alle 09:31 nel canale Energie RinnovabiliL'Industrial Technology Research Institute e United Renewable Energy hanno progettato modulo fotovoltaico completamente smontabile che facilita il riciclo di tutti i suoi materiali, compreso il silicio e l'incapsulante
Per facilitare le operazioni di recupero e riciclo degli oggetti, è necessario ripensare al loro design e renderlo facilmente scomponibile; questa è stata la base di partenza della collaborazione fra l'Industrial Technology Research Institute (ITRI), organizzazione no profit di ricerca e sviluppo con sede a Taiwan, United Renewable Energy (URE), il più grande produttore di pannelli solari e celle solari di Taiwan, e San Fang Chemical Industry Co, Ltd., un produttore di film tecnologici.
Il modulo messo a punto è quasi completamente riciclabile e i materiali recuperati come silicio e vetro possono essere riutilizzati, evitando che i moduli fotovoltaici dismessi vengano rotti o degradati.
Il team di ricerca e sviluppo di ITRI ha stimato che il valore di riciclo dei moduli fotovoltaici ritirati potrebbe aumentare in modo significativo, da circa 18 milioni di dollari a 74 milioni di dollari per 1 GW, creando un nuovo modello di economia circolare per l'industria solare. "ITRI adotta un design circolare per ricostruire i moduli fotovoltaici convenzionali", ha dichiarato il suo vicepresidente esecutivo, Alex Y.M. Peng.
La riprogettazione del modulo è iniziata con un nuovo incapsulante e ha preso in considerazione il ciclo di vita dei connettori elettrici, delle celle e delle staffe dei pannelli. La nuova soluzione incapsulante impiega un doppio strato di EVA/PO termoindurente (etilene-vinil acetato e poliolefine) e di un elastomero termoplastico a protezione della cella. Il doppio strato protegge l'unità solare da eventuali rotture durante lo smantellamento ma può essere facilmente rimosso, riscaldandolo.
Il dottor Peng ha sottolineato che questa innovazione consente il completo riciclaggio delle celle solari e delle lastre di vetro, inoltre l'elevata purezza dei wafer di silicio recuperati aumenta notevolmente il valore del materiale, riducendo la necessità di nuove materie prime.
Con questa tecnologia si stima che le emissioni di carbonio dei prodotti fotovoltaici verranno ridotte oltre il 50%. "Questo può rafforzare la competitività dell'industria dell'energia solare per raggiungere gli obiettivi net zero entro il 2050", ha concluso Peng.
Il presidente e CSO di URE, il dott. Sam Hong, ha affermato che la più recente tecnologia dei materiali di incapsulamento ha portato alla creazione di questo modulo facilmente smontabile, aprendo al settore fotovoltaico le porte di un'economia circolare sostenibile.
Il nuovo pannello solare è già stato testato nell'isola di Keelung, Penghu e nel sud della Francia. Oltre a superare i test IEC 61215 e IEC 61730 e ricevere la certificazione di elevata sicurezza e affidabilità da TÜV Rheinland, azienda indipendente leader mondiale nei servizi di certificazione ed ispezione, questa tecnologia dovrebbe ottenere anche la certificazione volontaria di prodotto (VPC) di Taiwan nel primo trimestre del 2023.
3 Commenti
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ma d'altro canto i pannelli sono fatti di alluminio, vetro, silicio, rame etc etc.. sono già oggi quasi completamente riciclabili..
poi che convenga farlo non lo so..
ma il problema non è solo poterli riciclare fra 30 anni ma gestire oggi la produzione (fatta in cina grazie a devastazione dell'ambiente) e poi gestire qua il problema del dispacciamento che causano i pannelli FV.
ci si preoccupa del problema fra 30 anni e non si guarda il problema di oggi.. è la storia della trave e dello stuzzicadenti purtroppo..
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