Energia rinnovabile: pronto a Pantelleria l'impianto che converte il moto ondoso in elettricità
di Giulia Favetti pubblicata il 08 Marzo 2023, alle 09:01 nel canale Energie RinnovabiliSviluppato da Eni, Politecnico di Torino e Wave for Energy (spin off dello stesso ateneo) ed installato a circa 800 metri dalla costa dell’isola di Pantelleria, ISWEC sarà in grado di raggiungere i 260kW di picco di produzione di energia elettrica da moto ondoso
Uno sforzo congiunto senza precedenti, quello compiuto da Eni, Politecnico di Torino e Wave for Energy per la realizzazione e l'installazione del primo dispositivo ISWEC (Inertial Sea Wave Energy Converter) al mondo collegato alla rete elettrica dell'isola di Pantelleria in grado di raggiungere i 260kW di picco di produzione di energia elettrica da moto ondoso.
La campagna sperimentale verrà condotta in reali condizioni di esercizio, e fornirà dati preziosi per lo sviluppo dei dispositivi di seconda generazione, già in fase di studio.
"Si tratta di un dispositivo altamente tecnologico in grado di fornire energia a infrastrutture offshore, isole minori off-grid e comunità costiere. Il design di ISWEC è in grado di adattarsi alle condizioni meteomarine tipiche del sito di installazione, mediante un algoritmo genetico che sfrutta l'elevata potenza di calcolo disponibile presso l’Eni Green Data Center (GDC) di Ferrera Erbognone", si legge in una nota della press release pubblicata ieri sul sito ufficiale di Eni.
La macchina consiste in uno scafo in acciaio, di dimensioni 8x15m che ospitante il sistema di conversione dell'energia, costituito da due unità giroscopiche di più di 2 m di diametro ciascuna.
Ad ancora il dispositivo sul fondo del mare, a 35 metri di profondità, è un ormeggio di tipo autoallineante in base alle condizioni meteo-marine, composto da tre linee di ormeggio e uno swivel (giunto rotante).
L'energia prodotta in continuo è portata a terra mediante un cavo elettrico sottomarino.
Un ulteriore vantaggio di questa tecnologia è la notevole riduzione dell'impatto paesaggistico, dal momento che il dispositivo emerge solamente per circa 1 metro sopra il livello dell'acqua.
ISWEC può integrarsi con altre soluzioni di produzione di energia rinnovabile in ambito offshore, come ad esempio l'eolico, in termini sia di valorizzazione dei sistemi di connessione alla rete elettrica sia di integrazione all'interno di un'area di mare, massimizzando la conversione di energia disponibile.
Ricavare energia dal moto ondoso è una sfida in cui si stanno cimentando diverse aziende: contrariamente a tutte le altre fonti rinnovabili, le onde marine non sono intermittenti e possono quindi generare energia costantemente - 24/24, 7/7 - al pari di quanto potrebbe fare una centrale nucleare, ma senza emissioni o scorie.
Secondo Eni, la potenza sviluppabile dalle onde del mare corrisponde a circa 2 terawatt a livello globale, corrispondenti verosimilmente a 18 mila terawattora all'anno, pari a quasi la domanda annuale di elettricità del pianeta.
"La tecnologia ISWEC, che è parte del piano di decarbonizzazione di Eni, è stata citata dalla Commissione Europea nella sua strategia per le energie rinnovabili offshore come esempio chiave di convertitore di energia da onde. L'installazione di ISWEC a Pantelleria è il primo passo verso la decarbonizzazione dell'isola, in linea con l’agenda di transizione energetica", ha concluso l'azienda.
15 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoSe il progetto va bene non vedo perché non riempire le coste italiane di dispositivi di questo genere, se non sbaglio le maree sono costanti e prevedibili (almeno qui sull'Atlantico dove diciamo che sono "importanti".
Mi unisco ai complimenti.
Se il progetto va bene non vedo perché non riempire le coste italiane di dispositivi di questo genere, [I][U]se non sbaglio le maree sono costanti e prevedibili[/U][/I] (almeno qui sull'Atlantico dove diciamo che sono "importanti".
Perchè ci saranno i soliti NIMBY idioti che non capiscono un cazzo ma, forti della democrazia, romperanno i maroni.
Da parte mia non posso che fare i complimenti, ottimo progetto!
Però questo dispositivo non va con le maree ma con il moto ondoso che è anche meglio
A Hierro, nelle canarie, 10.000 abitanti stanno andando in quella direzione eolico e un accumulo idrico che sfrutta l'altezza con pompe bi-direziinali.
Qua do hai surplus di produzione aspiri l'acqua è la mandi in alto, qua do ti serve elettricità lasci cadere e diventa idroelettrico.
Considerando che a Pantelleria il FV renderà sui 1700 KWh per KWp installato. Una combinazione di eolico iff-shore, minieolico e FV abbinato ad un sistema di accumuli a gravità e si potrebbe tentare.
Le temperature non credo scendano mao sotto i 10°C per cui PdC COP 2,5 a salire, piani induzione e macchine elettriche.
Isola carbon-free. Vuoi mettere il turismo?
Se il progetto va bene non vedo perché non riempire le coste italiane di dispositivi di questo genere, se non sbaglio le maree sono costanti e prevedibili (almeno qui sull'Atlantico dove diciamo che sono "importanti".
Credo che sull'atlantico la francia abbia degli impianti simili già dagli anni '80 a quanto ricordo dagli studi delle superiori...
chissà perchè non si è mai sfruttato il concetto
Se il progetto va bene non vedo perché non riempire le coste italiane di dispositivi di questo genere, se non sbaglio le maree sono costanti e prevedibili (almeno qui sull'Atlantico dove diciamo che sono "importanti".
cosa c'entrano le maree?
dal titolo e dal fatto che si parli di giroscopi mi pare evidente che si parli di onde...
chissà perchè non si è mai sfruttato il concetto
perchè costa troppo poco e ci sono cazzari vari che sponsorizzano nucleare ed altre porcate su cui rubare più appalti e tangenti.
e relativi doppicazzari che sostengono i cazzari di cui spora.
easy.
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