Boom di investimenti per la produzione di energia solare e di batterie
di Rosario Grasso pubblicata il 06 Maggio 2024, alle 14:31 nel canale Energie RinnovabiliSecondo un nuovo rapporto dell’Agenzia internazionale per l’energia (IEA), il boom degli investimenti nella produzione di energia solare e batterie sta rapidamente diventando un potente motore economico globale.
In un'analisi dell'Agenzia internazionale per l’energia (IEA) intitolata 'Advancing Clean Technology Manufacturing' gli investimenti globali nella produzione di cinque tecnologie chiave per l’energia pulita – solare, eolica, e relative a batterie, elettrolizzatori e pompe di calore – sono saliti a 200 miliardi di dollari nel 2023, il che rappresenta un aumento del 70% rispetto al 2022. Questo aumento negli investimenti per l'energia pulita corrisponde al 4% della crescita del PIL globale e a quasi il 10% della crescita degli investimenti globali.
La spesa per la produzione di energia solare fotovoltaica è più che raddoppiata lo scorso anno, mentre gli investimenti per la produzione di batterie sono aumentati di circa il 60%. Di conseguenza, la capacità produttiva di moduli solari fotovoltaici oggi è già in linea con quanto sarà necessario nel 2030 sulla base dello scenario di emissioni nette pari a zero prospettato dalla IEA.
Inoltre, circa il 40% degli investimenti nella produzione di energia pulita nel 2023 ha riguardato impianti che dovrebbero entrare in funzione già nel 2024. Per le batterie, invece, questa quota sale al 70%. La maggior parte della produzione di energia pulita è attribuita alla Cina, visto che oltre l’80% della capacità produttiva globale di moduli solari fotovoltaici si trova nel paese dell'Estremo Oriente. Stati Uniti e India seguono con il 5%, mentre l'Europa incide solo per l'1%.
Se questi equilibri non varieranno in maniera consistente entro la fine del decennio, lo scenario potrebbe cambiare per quanto riguarda la produzione di batterie. Se tutti i progetti annunciati venissero realizzati, infatti, Europa e Stati Uniti potrebbero raggiungere ciascuno una percentuale del 15% in termini di capacità installata entro il 2030. Resta il fatto che gli impianti di produzione di batterie, energia eolica e solare fotovoltaica sono in genere più costosi da costruire negli Stati Uniti e in Europa che in Cina.
"I decisori politici hanno un’enorme opportunità di progettare strategie industriali con al centro le transizioni verso l’energia pulita”, ha affermato il direttore esecutivo dell’IEA Fatih Birol. Il rapporto, prodotto in risposta a una richiesta dei leader del G7, è progettato per fornire una guida ai responsabili del mondo della politica che devono preparare strategie industriali con una forte attenzione alla produzione di energia pulita.
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