Rondo
Addio fonti fossili per l'industria: le Heat Battery di Rondo scaldano usando energie rinnovabili
di Massimiliano Zocchi pubblicata il 22 Novembre 2022, alle 12:08 nel canale Energie RinnovabiliL'azienda ha iniziato la commercializzazione di due moduli dedicati ai carichi pesanti, che vanno a sostituire caldaie, boiler o altre macchine a fonti fossili. Il segreto sono i mattoni nascosti nel container
16 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoRipeto, dove sono questi centinaia di ettari vuoti da riempire di pannelli?
Scommetto che la prossima proposta sarà quella di ricoprire le montagne di pannelli solari, cosi proteggi pure i ghiacciai
PS. Grosse industrie energivore spesso hanno turbine a gas in loco , perche la rete non è in grado di garantire potenza sufficiente in ogni caso.
più che turbine, che non rende l'idea di pure centrali elettriche dedicate di proprietà da noi due turbogas sono effettivamente utilizzati solo come ups per non danneggiare i forni e si parla di piccola produzione di nicchia, l'acciaieria ha la sua bella centrale elettrica dedicata e anche aziende poco energivore come settori ma piuttosto grandi spesso hanno le proprie centrali.
ad esempio vicino a me ha chiuso un grosso stabilimento tessile che aveva 2 centrali idroelettriche di proprietà da 2 MW di potenza 4 MW di potenza praticamente costante ed era uno stabilimento tessile non un azienda energivora adesso quelle centrali alimentano parzialmente un data center.
riguardo alla tecnologia indicata sencondo me non ha senso utilizzi energia pregiata (termica) per trasformarla in energia di poco valore (termica) a questo punto fai un impianto termodinamico a sali fusi e secondo me ci guadagni in efficienza e semplificazione dell'impianto
Ma non ho ancora capito dove si prende l'energia elettrica/termica per immagazzinarla dentro.
e cosa c'entra?
questo è un sistema di ACCUMULO non di produzione.
come dire che che una GPU non serve a niente, perchè dove prendi il gioco per farla lavorare?
siamo proprio a livelli di idiozia spettacolari.
Ripeto, dove sono questi centinaia di ettari vuoti da riempire di pannelli?
Scommetto che la prossima proposta sarà quella di ricoprire le montagne di pannelli solari, cosi proteggi pure i ghiacciai
PS. Grosse industrie energivore spesso hanno turbine a gas in loco , perche la rete non è in grado di garantire potenza sufficiente in ogni caso.
Qui si parlava di un sistema di accumulo basato sul calore non di quanto consuma un'acciaieria, che tanto o poco che sia meglio anche solo in parte con energia rinnovabile.
Tra l'altro nessuno ha detto che i pannelli debbano essere collocati in spazi vuoti, ci sono i tetti, quando su ogni tetto ci sarà un pannello ci preoccuperemo degli spazi vuoti.
La stragrande maggioranza degli edifici se dotati di pannelli solari assorbono veramente poca energia dalla rete, ancor meglio se dotati di accumulo.
Anche un'acciaieria che consuma un sacco di energia non è composta esclusivamente dall'altoforno, sono molti più gli edifici di servizio, stoccaggi, uffici, ecc.
Mi piacerebbe sapere quanta percentuale di energia si coprirebbe in questo modo.
Tra l'altro nessuno ha detto che i pannelli debbano essere collocati in spazi vuoti, ci sono i tetti, quando su ogni tetto ci sarà un pannello ci preoccuperemo degli spazi vuoti.
La stragrande maggioranza degli edifici se dotati di pannelli solari assorbono veramente poca energia dalla rete, ancor meglio se dotati di accumulo.
Anche un'acciaieria che consuma un sacco di energia non è composta esclusivamente dall'altoforno, sono molti più gli edifici di servizio, stoccaggi, uffici, ecc.
Mi piacerebbe sapere quanta percentuale di energia si coprirebbe in questo modo.
L'articolo parla esplicitamente di un sistema di accumulo basato sul calore, ad alta temperatura fra l'altro, che poi potrebbe essere destinato proprio alle produzioni industriali che richiedono grande quantità di calore.
quindi il commento che citi ha un suo senso.
detto questo in effetti le energie rinnovabili aleatorie, eolico e solare fotovoltaico in primis, hanno come tutte le fonti energetiche dei limiti.
uno fra questi è il non poter produrre grandi quantità di calore facilmente e stabilmente, motivo per cui i suddetti ambiti produttivi ad alta intensità richiedono delle piccole centrali elettriche a gas o idroelettriche (fonti con produzione continua e modulabile al bisogno).
quindi pur accogliendo positivamente questa novità positiva i dubbi rimangono, perché per alimentare tali poli indurstriali servirebbe una quantità di pannelli tale da consumare moltissimo spazio.
e i pannelli sui tetti non centrano molto in questo discorso, perché se ti riferisci ai tetti delle suddette fabbriche e dei fabbricati ad esse collegati non basterebbero affatto, se invece ti riferisci ai tetti delle case della zona allora semplicemente tale energia non potrebbe essere utilizzata in tali contesti perché mancherebbero i collegamenti.
mi spiego meglio, una rete ad alta tensione richiede molti apparati e centraline che devono mantenere t le tensioni e le potenze entro limiti strettissimi e per farlo consumano anche parte dell'energia.
ragione per cui molte grandi fabbriche non possono prendere dalla rete tutta l'energia di cui avrebbero bisogno perché l'intera rete elettrica della zona sono situate andrebbe strutturata appositamente ed andrebbero previste linee di collegamento ad alta tensione apposite. motivo per cui è più semplice ed economico dotare la fabbrica di una sua piccola centrale, che solitamente occupa qualche centinaio/migliaio di metri quadrati.
ovviamente sostituire uno o due turbogas con decine di ettari di pannelli fotovoltaici tutti collegati in cascata ai medesimi inverter e centraline non sarebbe molto pratico e realistico.
non si potrebbe neppure raccogliere l'energia di svariate migliaia di case dalla rete perché essa non sarebbe sempre disponibile nella stessa quantità e frequenza e se anche così fosse (difficile perché il pannello sul tetto di casa i vicini lo sfrutteranno anche per i loro consumi interni) ciò richiederebbe un infrastruttura di rete in grado di modulare quella tensione gestirla e distribuirla. servirebbero decine di anni per rifare tutte le infrastrutture e costi (anche ambientali) esorbitanti.
i pannelli sui tetti delle case è molto più sensato che alimentino i bisogni domestici ed i piccoli impianti di accumulo.
quindi il commento che citi ha un suo senso.
detto questo in effetti le energie rinnovabili aleatorie, eolico e solare fotovoltaico in primis, hanno come tutte le fonti energetiche dei limiti.
uno fra questi è il non poter produrre grandi quantità di calore facilmente e stabilmente, motivo per cui i suddetti ambiti produttivi ad alta intensità richiedono delle piccole centrali elettriche a gas o idroelettriche (fonti con produzione continua e modulabile al bisogno).
quindi pur accogliendo positivamente questa novità positiva i dubbi rimangono, perché per alimentare tali poli indurstriali servirebbe una quantità di pannelli tale da consumare moltissimo spazio.
e i pannelli sui tetti non centrano molto in questo discorso, perché se ti riferisci ai tetti delle suddette fabbriche e dei fabbricati ad esse collegati non basterebbero affatto, se invece ti riferisci ai tetti delle case della zona allora semplicemente tale energia non potrebbe essere utilizzata in tali contesti perché mancherebbero i collegamenti.
mi spiego meglio, una rete ad alta tensione richiede molti apparati e centraline che devono mantenere t le tensioni e le potenze entro limiti strettissimi e per farlo consumano anche parte dell'energia.
ragione per cui molte grandi fabbriche non possono prendere dalla rete tutta l'energia di cui avrebbero bisogno perché l'intera rete elettrica della zona sono situate andrebbe strutturata appositamente ed andrebbero previste linee di collegamento ad alta tensione apposite. motivo per cui è più semplice ed economico dotare la fabbrica di una sua piccola centrale, che solitamente occupa qualche centinaio/migliaio di metri quadrati.
ovviamente sostituire uno o due turbogas con decine di ettari di pannelli fotovoltaici tutti collegati in cascata ai medesimi inverter e centraline non sarebbe molto pratico e realistico.
non si potrebbe neppure raccogliere l'energia di svariate migliaia di case dalla rete perché essa non sarebbe sempre disponibile nella stessa quantità e frequenza e se anche così fosse (difficile perché il pannello sul tetto di casa i vicini lo sfrutteranno anche per i loro consumi interni) ciò richiederebbe un infrastruttura di rete in grado di modulare quella tensione gestirla e distribuirla. servirebbero decine di anni per rifare tutte le infrastrutture e costi (anche ambientali) esorbitanti.
i pannelli sui tetti delle case è molto più sensato che alimentino i bisogni domestici ed i piccoli impianti di accumulo.
quando gioco al super enalotto, se faccio 5, non traccio il biglietto perché non ho fatto 6.
non esistono solo le gradi aziende energivore, ma esistono anche le medie e le piccole. non devo necessariamente avere tutta l'energia dal fotovoltaico ma mi posso anche accontentare di un 20%.
questo è un sistema di ACCUMULO non di produzione.
Prenditela con chi ha fatto il disegnino, c'è l'energia elettrica che "entra" nel cubo.
Che cosa significa ?
Userà delle resistenze elettriche ? induzione ?
Anche perchè non credo che macchine con COP decente come una pompa di calore arrivino a 1000 gradi
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