Accordo Italia-Albania: importeremo la loro energia rinnovabile (che è già al 100%)

L'Albania è una delle poche nazioni ad avere già tutta la generazione di energia elettrica al 100% rinnovabile. Un risultato ottenuto principalmente tramite tre grandi centrali nel nord del Paese, che generano il 98% dell'energia tramite sistemi idroelettrici, ed il restante 2% da fotovoltaico.

Ma presto la sua capacità aumenterà, ed è per questo che l'Italia, sfruttando i recenti buoni rapporti tra le due nazioni, si è inserita con la firma di un accordo per importare nel nostro Paese energia rinnovabile albanese.

Un progetto dal costo di circa 1 miliardo, per lavori della durata di tre anni, che prevedono la posa di un nuovo cavo sottomarino nell'Adriatico, per permettere la nuova interconnessione energetica.

Lo ha comunicato la premier Giorgia Meloni: "un ambizioso progetto fra le due coste dell’Adriatico. Una nuova interconnessione energetica, per produrre energia verde in Albania e esportarne parte in Italia, grazie a un cavo sottomarino nell’Adriatico. Un progetto che coinvolge i nostri tre governi, come i nostri settori privati e i nostri operatori della rete".

Ma perché dice "tre governi"? Perché sullo sfondo ci sono gli Emirati Arabi che, con una partnership tra Kesh, l'operatore albanese, e Masdar, azienda specializzata emiratina, si occuperà di espandere la generazione di rinnovabili nel Paese balcanico. Si parla di fotovoltaico, eolico, ma anche di sistemi di accumulo.

Sarebbe il primo collegamento diretto con l'Albania, dato che l'unico elettrodotto ad oggi presente è quello tra la provincia di Pescara e il Montenegro. Il nuovo accordo mira a far diventare l'Italia una sorta di centro per un hub energetico europeo, dove lo scambio tra nazioni sia funzionale a raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione di tutti.