StoreDot vuole rubare il primato delle celle 4680 a Tesla. Il grafene è già superato
di Massimiliano Zocchi pubblicata il 01 Settembre 2021, alle 18:41 nel canale BatterieLa start up israeliana sta sviluppando batterie al litio con chimiche in grado di sopportare ricariche ad alta potenza, e come passo successivo vuole realizzare celle cilindriche nel nuovo formato 4680
StoreDot è una start up israeliana che da anni sta lavorando nel settore delle batterie, per cercare di creare la giusta chimica che consenta di effettuare ricariche ad alta potenza, e di conseguenza con tempi rapidissimi.
L'azienda ora ha annunciato anche di aver prodotto la prima cella al litio cilindrica nel formato 4680, quello introdotto da Tesla nell'ormai famoso Battery Day dello scorso anno. StoreDot si era sempre concentrata sulla produzione di celle prismatiche o a sacchetto, ma pare a suo agio anche nel nuovo formato.
Tesla ha "inventato" le nuove celle 4680 per ottenere fondamentalmente due risultati: maggiore densità energetica del pacco batterie, e minori problemi di surriscaldamento. StoreDot invece si è sempre focalizzata sulla capacità delle sue celle di garantire ricariche rapidissime, e per farlo si è concentrata sull'anodo.
Normalmente all'anodo viene utilizzata grafite, di recente sostituita da un monostrato di grafene, in quelli che già sembravano progetti futuristici. StoreDot ha introdotto invece nuove possibilità, andando a sostituire la grafite con metalloidi su nanoscala, oltre a incorporare composti organici e inorganici proprietari appositamente progettati e sintetizzati.
Queste celle, che StoreDot chiama XFC, possono garantire la famosa "ricarica in 5 minuti", cosa per altro dimostrata dalla stessa azienda tempo fa con uno scooter elettrico. Unire questa tecnologia con un nuovo tipo di cella potrebbe garantire a StoreDot due vantaggi contemporaneamente: la densità energetica più alta, e la rapidità di ricarica. Le capacità della start up israeliana hanno attirato anche nomi importanti, come Daimler o Samsung SDI.
4 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoBeh, no. Spesso gli annunci sono volutamente pompati, ma sono anni che le innovazioni promesse arrivano nel mercato. Le prime batterie al litio usate nelle auto elettriche erano NCM (nichel-cobalto-manganese) con rapporto 532, poi sono passate a 622, poi 721, e iniziano già a vedersi le 811. E qualcuno ha già prodotto le NMx senza cobalto. GAC ha pronte quelle con strato di grafene all'anodo.
Tesla è passata da 18650 (18 mm larghezza, 65 altezza) alle 2170 (21 larghezza, 70 altezza), con un incremento incredibile di densità, ed ora arriveranno le 4680.
Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".