Rumor dalla Cina: le celle a lama di BYD anche su Tesla. Serviranno per la Model 2?
di Massimiliano Zocchi pubblicata il 05 Agosto 2021, alle 17:51 nel canale BatterieNuove voci rimbalzano dalla Cina, secondo cui le celle al litio prodotte da BYD, le famose Blade Battery, potrebbero essere fornite anche a Tesla. Dato il basso costo e il poco spazio occupato, sarebbero l'ideale per la Model 2
Sono settimane molto intense per la situazione industriale asiatica, soprattutto per una continua serie di annunci e di indiscrezioni riguardanti il mondo automotive. L'ultimo dei rumor che ci giunge dalla Cina riguarda il produttore BYD, ben conosciuto per le sue auto elettriche, e più di recente anche per l'introduzione sul mercato delle "Blade Battery", celle al litio a lama, descrizione che deriva dalla loro forma piatta e molto lunga.
Le Blade Battery in fornitura anche a Tesla
Fonti vicine all'azienda hanno fatto sapere che le celle a lama di BYD potrebbero essere fornite anche a Tesla, per utilizzarle nei suoi stabilimenti di Shanghai. Le batterie realizzate con questo tipo di celle hanno diverse caratteristiche che ne suggeriscono l'utilizzo in vetture anche economiche e compatte, come la ormai famosa Tesla Model 2.
La prima caratteristica importante delle Blade Battery riguarda il metodo di assemblaggio. Normalmente un pacco batteria, a celle cilindriche o prismatiche, è suddiviso in sotto-moduli, che possono essere rimossi singolarmente, ed hanno ognuno un proprio case protettivo, con rispettivi collegamenti elettrici e circuito di raffreddamento. Le celle a lama vengono invece assemblate con il metodo definito cell-to-pack, ovvero senza suddivisione in moduli, semplicemente affiancandole una all'altra, occupando tutto lo spazio a disposizione. E proprio quest'ultimo fatto le rende ideali per auto più piccole: senza lo spreco di spazio dei case intermedi, si riesce ad ottenere una capacità superiore a parità di volume.
Il secondo dato utile riguarda la chimica utilizzata per le celle, e quindi indirettamente il costo. Le celle di BYD sono del tipo LFP (litio-ferro-fosfato), proprio come le altre batterie cinesi già usate da Tesla per le Model 3 SR+ di Shanghai. Questa chimica risulta più economica rispetto alle classiche NCM (nichel-cobalto-manganese) per via dell'assenza di elementi rari e costosi. Tuttavia mantengono una buona resistenza nel tempo, e sono anche meno pericolose in caso di incidente, poiché non prendono fuoco. Hanno anche una controindicazione in realtà, cioè la loro densità energetica è leggermente più bassa, ma anche questo problema è bilanciato dalla migliore occupazione dello spazio: poche celle in più compensano la densità inferiore.
Le voci di mercato, unite alle caratteristiche di cui sopra, fanno credere che una fornitura di BYD, data per il Q2 del 2022, possa essere adatta alla vettura compatta Tesla che molti attendono, proprio perché permetterebbe di avere una buona autonomia, anche in poco spazio e con un prezzo più popolare, quei 25.000 dollari in cui si spera.
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4 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infohttps://insideevs.it/news/424305/ba...-cobalto-svolt/
«Un paio di mesi fa, inoltre, emerge che SVolt ha siglato un accordo con un famoso costruttore europeo (il nome non è reso pubblico) per la fornitura di batterie per un totale di 7 GWh. L'ipotesi naturalmente è che sul piatto siano finite proprio queste batterie di nuova generazione. »
Speriamo che dopo i soliti proclami qualcosa si materializzi sul mercato
La densità minore era accompagnata da un peso superiore (a pari KWH), si parla di 130kg in più per la model 3 da quanto ho capito. Inoltre il costo delle FLP era più alto delle NMC (le batterie al litio "tradizionali".
Immagino che all'inizio, avere un autonomia superiore fosse la cosa più importante, con i recenti sviluppi (blade battery), sono riusciti a recuperare volume da poter utilizzare per aggiungere più celle nello stesso telaio. Questo unito all'aumento della densità energetica e al calo dei costi di produzione ha portato le FLP ad avere un vantaggio.
Inoltre, sembra che le NMC siano in grado di sopportare i cicli di carica/scarica molto meglio.
Diversi modelli di model 3 e altri prodotti Tesla già usano questa chimica.
https://www.utilitydive.com/news/te...egawall/600315/
"Nickel is our biggest concern for scaling lithium-ion cell production. That’s why we are shifting standard range cars to an iron cathode. Plenty of iron (and lithium)!"
https://twitter.com/elonmusk/status...55830085763081?
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