La Sehol E10X potrebbe fare la storia: è la prima elettrica con le batterie al sodio e non al litio
di Massimiliano Zocchi pubblicata il 02 Marzo 2023, alle 10:35 nel canale BatterieUn piccolo produttore cinese ha realizzato il primo pacco batteria con celle al sodio, con una densità energetica equiparabile ai modelli al litio. Potrebbe essere una svolta
30 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoAh... dimenticavo... per i religiosi dell'elettrico, non vi sono costi di produzione. Si schioccano le dita ed una batteria si crea dal nulla. Idem la sostituzione.
PS: la batteria al sodio esplode bene come quella al litio? Chiedo per stare alla larga da queste bombe su ruote. I terroristi ringraziano, manco bisogno di caricare esplosivo... Quello a bordo e' gia' sufficiente.
la tua ignoranza in materia l'hanno già evidenziata altri... sono qui solo per confermarla con poche prove che anche un bambino della terza media informato conosce:
- l'energia elettrica non è gratis (può esserlo se hai impianto fotovoltaico) ma ad esempio io caricando alle colonnine rapide con abbonamento flat spendo circa 4,2€ ogni 100km (se carico a casa circa 3€)... tu con benzina/diesel quanto spendi?
- se non hai 15 minuti di tempo al giorno per un caffè fai davvero una vita triste, sempre di fretta coi secondi contati.
- sul costo e smaltimento se ne è parlato a venirne a noia ma evidentemente dormivi o il tuo neurone in quel momento era dal lato opposto della scatola cranica, alla ricerca (con insuccesso) di altri neuroni coi quali fare amicizia.
- la batteria esplode? Da un'analisi condotta da AutoinsuranceEZ risulta che è solo lo 0,3% dei veicoli elettrici a batteria può prendere fuoco, una percentuale molto bassa, specialmente se comparata con quelle dei veicoli con motore a combustione (1,5%)
è proprio vero che quando la volpe non riesce ad arrivare all'uva dice che è acerba... ma del resto, vista la tua intelligenza, dubito tu possa avere un lavoro con una retribuzione che ti permetta di acquistare un EV
Rimanendo in tema mi chiedevo se per caso le Na-ion siano più sicure delle batterie al Li-ion: rischiano di esplodere nello stesso o analogo modo?
Io ho evitato di mettere tutte batterie (tipo AA e AAA) di tipo Li-ion nei miei dispositivi elettronici perché un malfunzionamento potrebbe fare andare a fuoco la casa. Adesso ci sono le nuove batterie "stilo" con elettronica integrata che danno 1.5 volt stabili quando la batteria sottostante da 4.2 volt, tipici del litio. Costano un sacco ma ero tentato nell'acquisto. Ho ripiegato in quelle NiMH (1.2 volt) e dove la tensione da problemi o noia, uso le alcaline usa e getta.
Sarebbe interessante avere batterie economiche al Na-ion che non siano incendiarie per la casa. Anche se la probabilità è remota il rischio per me è troppo alto.
No, attenzione. Sono il litio metallico e il sodio metallico che reagiscono in acqua producendo idrogeno con una reazione esotermica sufficiente ad incendiarlo. Le batterie però generalmente non contengono il metallo puro ma sono appunto batterie agli ioni di litio o sodio, quindi la reattività è ben diversa. Molto dipende dalle chimiche, alcune come le NCA, NMC, consentono prestazioni migliori ma con più rischi.
Ci sono poi chimiche di batterie agli ioni di litio come le LTO e LFP che se sovraccaricate non si incendiano, certo se uno le apre e cosparge di benzina poi gli dà fuoco sicuramente bruciano, ma altrimenti sono inerentemente sicure: infatti le statistiche degli incendi mettono al primo posto come tasso le auto ibride, più a rischio di quelle a benzina in caso di incidente e generalmente per i BEV il tasso è 30 volte minore che nelle auto con solo carburante.
Le celle agli ioni di sodio adottano per molti versi chimiche simili a quelle agli ioni di lito, ma bisogna vedere nello specifico la soluzione che avessero adottato.
Ecco invece le batterie stilo AA litio sono una chimica differente dalle ricaricabili, è basata sul disolfuro di litio: come puoi vedere la reazione all'anodo prevede che ci sia litio metallico che si ossida e al catodo si riduce ferro dal solfuro, puoi anche vedere che la tensione di cella è 1,6 V senza carico quindi non c'è nessun circuito elettronico è proprio una chimica diversa da quelle da 4,2 V (anche perché altrimenti non sarebbe conveniente metterci un convertitore DC-DC usa e getta). Quelle effettivamente se le apri, quando sono cariche, ci trovi dentro un foglio arrotolato di litio metallico che si ossida velocemente e se sei rapido a buttarlo in acqua può incendiarla, ma mi sembra un po' complicato che tu in casa possa per sbaglio avere il rischio di aprirne una e buttarci dell'acqua.
Poi chiaro che il problema al giorno d'oggi è cosa si percepisce e che chi meno sa più influenza e terrorizza chi ignora la realtà.
http://unbatteries.com/
Questa in particolare è al litio polimero e ha una tensione di 3.7 volt con una capacità di 1180 mWh, quindi 1.18 Wh. Hanno una doppia tensione, 3.7 v e 1.5 v. Di altra marca puoi trovare quelle ricaricabili con presa USB, ma la sicurezza di queste batterie non quasi mai presa in considerazione.
Il collo di bottiglia ormai non e' piu' la batteria ma la rete. Se vogliamo elettrificare l'intero parco auto, dobbiamo aumentare la produzione elettrica di un ordine di grandezza. E dotare ogni singolo parcheggio stradale di colonnina... uno sforzo economico e civile immane. E il tutto entro il 2035?
Ci credo pochissimo. Credo che la transizione ci mettera' molto piu' tempo.
Il collo di bottiglia ormai non e' piu' la batteria ma la rete. Se vogliamo elettrificare l'intero parco auto, dobbiamo aumentare la produzione elettrica di un ordine di grandezza. E dotare ogni singolo parcheggio stradale di colonnina... uno sforzo economico e civile immane. E il tutto entro il 2035?
Ci credo pochissimo. Credo che la transizione ci mettera' molto piu' tempo.
nel 2035 probabilmente ci saranno più auto a combustione che elettriche in giro, semplicemente non si vuole far immatricolare NUOVE auto a combustione. ad oggi nessuno ha deciso di vietarti di comprarti nel 2040 un'auto usata a benzina
http://unbatteries.com/
Questa in particolare è al litio polimero e ha una tensione di 3.7 volt con una capacità di 1180 mWh, quindi 1.18 Wh. Hanno una doppia tensione, 3.7 v e 1.5 v. Di altra marca puoi trovare quelle ricaricabili con presa USB, ma la sicurezza di queste batterie non quasi mai presa in considerazione.
Grazie, questa soluzione non la conoscevo; interessante ma ne immagino il costo.
Il collo di bottiglia ormai non e' piu' la batteria ma la rete. Se vogliamo elettrificare l'intero parco auto, dobbiamo aumentare la produzione elettrica di un ordine di grandezza. E dotare ogni singolo parcheggio stradale di colonnina... uno sforzo economico e civile immane. E il tutto entro il 2035?
Ci credo pochissimo. Credo che la transizione ci mettera' molto piu' tempo.
Sei rimasto ibernato e già oggi che siamo nell'anno 2023: in questo futuro in cui non hai ancora vissuto molto, abbiamo sparse e supportate dall'attuale rete elettrica un po' ovunque colonnine da >100 kW (immagine sotto a destra) e un po' meno comuni ma pure sempre funzionanti a massima potenza colonnine da >350 kW (immagine sotto a sinistra); ben arrivato!
Link ad immagine (click per visualizzarla)
Il percorso migliore
La "storia" la fa, semmai, il produttore di batterie (le batterie sono l'unico vero grosso problema delle auto elettriche, dal peso ai tempi di ricarica, alla diffusione delle colonnine; e tanti altri).Di contro, la **propulsione** elettrica di difetti non ne ha (salvo quando fatta "in economia", come ora).
Ovvero:
- Si dovrebbe realizzare SUBITO un'auto ibrida "giusta", con 4 motori e recupero integrale dell'energia in frenata / discesa -- cfr. http://www.ybnd.eu/docs/Auto_ibrida.pdf -- (che richiede anche una decente "gestione" della carica della batteria: arrivare con le batterie cariche al colmo di una salita non sarebbe molto furbo);
- E poi si dovrebbero attendere le evoluzioni tecnologiche in ambito idrogeno e batterie, per decretare -- fatta salva la propulsione elettrica, che rimarrebbe invariata -- se il futuro sarà dell'ibrido a idrogeno, o dell'elettrico puro.
Un altro grosso problema è che se la batteria si scarica completamente (puo' succedere in quanto continuano ad assorbire energia anche se non utilizzate) sono necessarie ore affinchè dopo la ricarica raggiunga la temperatura minima richiesta per il funzionamento.
Nell'articolo non si parla se e come abbiano risolto tali problemi, per cui altri commenti sono secondo me inutili.
Quella di cui parli col sodio fuso è UNA fra tante chimiche e di certo era pensata per accumuli stazionari. La chimica che usano su queste auto è ignota, ma come vedi nell'articolo di rassegna che avevo citato prima, è probabile sia analoga a LFP ma con il sodio.
Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".