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Italvolt, firmata l'intesa per la Gigafactory italiana. Ma i soldi ci sono?

di pubblicata il , alle 14:56 nel canale Batterie Italvolt, firmata l'intesa per la Gigafactory italiana. Ma i soldi ci sono?

La neonata Italvolt, guidata da Lars Carlstrom, e diversi enti pubblici, hanno firmato il primo protocollo d'intesa per la realizzazione della Gigafactory italiana nell'ex sito Olivetti di Scarmagno. Tuttavia mancano ancora i fondi

 

La parola Gigafactory è nata con le prime fabbriche Tesla, indipendentemente che fossero di auto o di batterie, e da allora è praticamente diventata sinonimo per qualsiasi stabilimento che produca qualcosa di correlato all'elettrificazione del settore automotive.

È chiamata Gigafactory anche quella italiana, che la neonata Italvolt vorrebbe portare nell'ex stabilimento Olivetti di Scarmagno. E proprio riguardo a questo progetto è stato firmato il primo protocollo d'intesa, tra la stessa Italvolt, ed il fondatore Lars Carlstrom, Regione Piemonte, Città Metropolitana di Torino e i comuni di Scarmagno, Romano Canavese e Ivrea.

Le parti si impegneranno dunque a lavorare di concerto, aprendo anche un tavolo tecnico, per velocizzare tutte le questioni burocratiche, e far sì che la mega fabbrica da oltre 3.000 posti di lavoro si concretizzi, e vada a rianimare un'area dismessa da anni.

Il progetto prevede un volume produttivo fino a 45 GWh, che però non verrà realisticamente raggiunto da subito. Alla partenza, nel 2024 in caso di tempi rispettati, si inizierà con 6 GWh annui, per poi salire gradualmente nel corso degli anni.

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L'entusiasmo delle amministrazioni locali è ovviamente comprensibile, ma ci sono ancora dubbi sui fondi necessari per concretizzare il tutto. Italvolt potrebbe avere accesso ai fondi speciali del PNRR, e proprio in tal senso sarebbe fondamentale la collaborazione della Regione Piemonte, come punto di unione con il Ministero dello Sviluppo Economico e gli altri Ministeri competenti.

I fondi privati di fatto, però, ancora non ci sono. Come riportato dai colleghi di Vaielettrico, Italvolt ha al momento raccolto circa 10 milioni di euro da vari investitori, una cifra considerevole, ma che pare ben poca cosa rispetto ai 3,4 miliardi di euro necessari per l'intera opera. Lars Carlstrom resta tuttavia fiducioso: "siamo pronti per presentarci agli investitori con una proposta davvero reale. Io prevedo che lo faremo prima dell’estate", ha dichiarato.

1 Commenti
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zappy21 Aprile 2022, 21:23 #1
in altre parole, si farà se lo Stato ci metterà qualche miliardo. poi una volta incassato, i privati scapperanno col gruzzolo...
mi ricorda qualcosa...

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