Il prossimo ostacolo alla transizione alla mobilità elettrica potrebbe chiamarsi PFAS?
di Rosario Grasso pubblicata il 10 Luglio 2024, alle 16:01 nel canale BatterieSull'onda di uno studio pubblicato su Nature a proposito di PFAS (sostanze per- e polifluoroalchiliche) si sono accesi nuovi dibattiti sulla sostenibilità della transizione alla mobilità elettrica. Ma non solo: tutti i dispositivi basati su batterie agli ioni di litio sono coinvolti.
71 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoVivo in Veneto, come qualcuno ha fatto notare, è la regione più inquinata da PFAS (soprattutto il vicentino). Ma in realtà queste sostanze sono diffuse in tutte le regioni, in tutti gli stati e continenti, solo che nessuno si è preso la briga di analizzare l'acqua di ogni luogo (laghi, mari, fiumi, torrenti, falde, pozzi...). Sostanze che per altro una volta entrate in circolo nel corpo umano non si possono espellere o debellare, con tutte le potenziali conseguenze del caso.
C'è un sito, creato da giornalisti indipendenti (quindi non legati a qualche "potere" che cerca di dare un'idea della diffusione (https://foreverpollution.eu/).
Tornado più on-topic, non credo che il fatto che sia usato in altri contesti giustifichi il suo utilizzo nella produzione di batterie. Specie se si conta che. nell'ambito di auto elettriche, parliamo di un aumento di produzione, uso e smaltimento enorme.
Io sono uno di quelli, ho preso l'elettrica... appena arrivano gli e-fuel a DIECI EURO A LITRO... uuuuuhhhhhh lascio MG4 da 13,7KWhX100 Km... e prendo brum brum a 10€ a L.
Dimenticavo 1030 Km percorsi... 60KWh prelevati dalla rete.
https://www.eusemiconductors.eu/sit...yPaper-PFAS.pdf
https://www.eusemiconductors.eu/sit...yPaper-PFAS.pdf
Seee, abbiamo visto col glifosato.
Era vietato, gli agricoltori sono andati coi trattori in piazza -> conclusione, altri 10 anni
Vivo in Veneto, come qualcuno ha fatto notare, è la regione più inquinata da PFAS (soprattutto il vicentino). Ma in realtà queste sostanze sono diffuse in tutte le regioni, in tutti gli stati e continenti, solo che nessuno si è preso la briga di analizzare l'acqua di ogni luogo (laghi, mari, fiumi, torrenti, falde, pozzi...). Sostanze che per altro una volta entrate in circolo nel corpo umano non si possono espellere o debellare, con tutte le potenziali conseguenze del caso.
C'è un sito, creato da giornalisti indipendenti (quindi non legati a qualche "potere" che cerca di dare un'idea della diffusione (https://foreverpollution.eu/).
Tornado più on-topic, non credo che il fatto che sia usato in altri contesti giustifichi il suo utilizzo nella produzione di batterie. Specie se si conta che. nell'ambito di auto elettriche, parliamo di un aumento di produzione, uso e smaltimento enorme.
Giustificano l'uso perchè a loro interessano i soldi non il green.
O lavorano nel settore, o youtuber o referral, o sono azionisti Tesla (o solo spilorci che risparmiano sulla benzina)
Del green e dell'etica non gliene frega un caz.
E sono diffuse sì, come Torino e Alessandria, qui c'è una mappa italiana
https://www.wired.it/article/pfas-m...quinati-italia/
E qui delle foto recenti di una bella schiumetta nel Bormida che poi affluisce nel Po
Che vuoi che sia.
https://www.greenpeace.org/italy/st...-per-30-giorni/
Link ad immagine (click per visualizzarla)
Per dire, anche i prodotti vegani da supermercato che mimano quelli contenenti alimenti di derivazione animale non sono sta botta di salute, hanno liste di ingredienti chilometriche, però nessuno protesta e si nutre di porcate che potrebbe benissimo risparmiarsi.
Come diceva quello "Tutto è veleno: nulla esiste di non velenoso. Solo la dose fa in modo che il veleno non faccia effetto."
dimentichi la parte fondamentale.
il business del Mc non si basa sulle insalate, quei piatti servono per lavare la coscienza e poco più.
l'altro aspetti che dimentichi è che il "veleno" il Mc te lo inietta comunque per vie traverse, dato che la produzione degli allevamenti per sostentare il business della carne fast food dentro i peggiori cibi che puoi trovare in un Mc sta inquinando il pianeta dove ti trovi anche tu.
per cui anche a mangiare solo insalate al Mc stai contribuendo economicamente alla distruzione del pianeta
la lista [U]davvero interminabile[/U] (e più interminabile di quella degli ingredienti) è quelle delle cose che l'umanità sta producendo inquinando il pianeta e non servono davvero a nulla se non a creare numerini per fare business.
la madre di tutto l'inquinamento potenziato che l'umano può generare si chiama infatti economia.
il business del Mc non si basa sulle insalate, quei piatti servono per lavare la coscienza e poco più.
l'altro aspetti che dimentichi è che il "veleno" il Mc te lo inietta comunque per vie traverse, dato che la produzione degli allevamenti per sostentare il business della carne fast food dentro i peggiori cibi che puoi trovare in un Mc sta inquinando il pianeta dove ti trovi anche tu.
per cui anche a mangiare solo insalate al Mc stai contribuendo economicamente alla distruzione del pianeta
la lista [U]davvero interminabile[/U] (e più interminabile di quella degli ingredienti) è quelle delle cose che l'umanità sta producendo inquinando il pianeta e non servono davvero a nulla se non a creare numerini per fare business.
la madre di tutto l'inquinamento potenziato che l'umano può generare si chiama infatti economia.
seguendo il tuo discorso parlerei più di capitalismo che di economia
Se l'avessi detto io mi avrebbero linciato, ora lo dicono gli "studi" ovvero la scienza.. O si crede alla scienza o non si crede...
Ad ognuno le proprie conclusioni.
Non entro nella discussione ma vorrei solo far notare che "studi" non significa "scienza".
La scienza è fondamentalmente un metodo di analisi, gli studi sono delle ricerche che possono seguire o meno il metodo scientifico.
E' pieno di studi fatti col culo e che di scientifico non hanno nulla, anche la bufala dei vaccini che causano l'autismo deriva da uno "studio" falso.
A volte anche studi effettuati con le migliori intenzioni ed attenzioni possono avere degli errori, è per questo che esiste la peer review...ed il detto che "uno studio non fa primavera".
E tutto ciò non ha nulla a che vedere con la "scienza".
Per poter dire che qualcosa "lo dice la scienza" devono esserci molti studi, fatti in modo accurato, passati per peer review che puntano tutti nella stessa direzione (al netto che varianze possono sempre essercene) tanto da essere generalmente accettati dalla comunità scientifica come corretti.
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