GAC Aion
GAC Aion oltre ogni record: con le batterie al grafene ricarica in 8 minuti
di Massimiliano Zocchi pubblicata il 23 Agosto 2021, alle 09:46 nel canale BatterieGAC Aion ha mostrato le capacità di ricarica della vettura che arriverà sul mercato il prossimo settembre, la Aion V. Grazie alle batterie al grafene, la ricarica è velocissima e con potenze mai viste
25 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoSe davvero un domani sarà lo standard avere auto come queste la richiesta di energia sara come minimo decuplicata rispetto ad oggi.
Altro che pannelli e pale eoliche, qui serviranno centrali nucleari a pioggia.
In realtà no, sono già stati fatti i calcoli da RSE, considerando milioni di auto elettriche, e la produzione italiana di energia elettrica dovrebbe aumentare di una percentuale irrisoria. Il problema maggiore sarà la distribuzione, la potenza di produzione è già sufficiente
A parte l’approvvigionamento (stanno costruendo le petroliere senza avere il petrolio, qui davvero serve una cabina elettrica dedicata, per UN punto di ricarica) parliamo di oltre 500 kW in CC, con una spinetta di plastica e un cavo volante, magari logoro dal cattivo uso, il tutto maneggiato dalla signora in tacchi, e pure in fretta perché piove...
Troveranno qualcuno con la sua macchina (o quel che ne resta) carbonizzati sulla luna
Non cadiamo nei soliti luoghi comuni. L'hardware delle colonnine hyperfast, che già oggi esistono, è perfettamente sicuro, e l'handshake con la vettura non viene effettuato se il connettore non è correttamente inserito, perché il pin pilota è il più corto, appositamente. Se si stacca quello, si chiude l'erogazione prima ancora che la pistola venga estratta. E ovviamente sono impermeabili. Il cavo allo stesso tempo non è un problema, ha un'anima di alluminio praticamente indistruttibile, e nei casi più estremi è raffreddato a liquido.
Sono cifre da "industria", dove cavi, isolamento ecc. sono un ordine di grandezza superiori rispetto a quanto si trova in giro nelle colonnine.
Chiaramente non puoi confrontare le colonnine che trovi normalmente in strada, da 22 kW, con le hyperfast. Fermati a una stazione Ionity, a un Superchager Tesla o alle Free To X, per vedere come sono queste colonnine
Qui qualcosa non torna.
Da che io ne sappia noi (ITALIA) già non siamo autosufficienti dal punto di vista dell'energia elettrica, tanto che siamo costretti ad importarla dai paesi vicini..
[I][COLOR="RoyalBlue"]Parlando di questo ricordo benissimo la rovente estate 2003 in cui il sistema fu messo in crisi per via dei condizionatori e una notte ci fu un blackout enorme che durò un giorno intero per via di una linea elettrica saltata che portava corrente dalla Svizzera.[/COLOR][/I]
Figurati se abbiamo capacità di supportare un consumo procapite di OLTRE DIECI VOLTE.
Qui qualcosa non torna.
Da che io ne sappia noi (ITALIA) già non siamo autosufficienti dal punto di vista dell'energia elettrica, tanto che siamo costretti ad importarla dai paesi vicini..
[I][COLOR="RoyalBlue"]Parlando di questo ricordo benissimo la rovente estate 2003 in cui il sistema fu messo in crisi per via dei condizionatori e una notte ci fu un blackout enorme che durò un giorno intero per via di una linea elettrica saltata che portava corrente dalla Svizzera.[/COLOR][/I]
Figurati se abbiamo capacità di supportare un consumo procapite di OLTRE DIECI VOLTE.
Hai informazioni errate, o incomplete. In Italia abbiamo già una leggera SOVRAproduzione, e importiamo dell'energia per una questione di accordi commerciali. Le rinnovabili inoltre, già oggi al 40% del totale, sono in costante aumento come potenza installata, ne consegue il seguente calcolo, fatto da RSE:
"Partendo dai dati di consumo specifico delle auto elettriche attuali (incrementati di un 10% per tener conto del maggior consumo che si ha nei cicli reali di guida) e dai dati di percorrenza media, è stato possibile determinare i consumi annui del parco auto a batterie considerato al 2030, pari a circa 17,5 TWh, che diventano 18,7 TWh includendo le perdite di rete. Questo valore, che rappresenta la richiesta in più di energia elettrica che il sistema energetico nazionale dovrà fornire, è in realtà piuttosto basso (corrispondente al 5%) se confrontato con il totale della domanda energetica nazionale, superiore a 350 TWh/anno"
Questo immaginando circa un milione di auto elettriche
Qui qualcosa non torna.
Da che io ne sappia noi (ITALIA) già non siamo autosufficienti dal punto di vista dell'energia elettrica, tanto che siamo costretti ad importarla dai paesi vicini..
[I][COLOR="RoyalBlue"]Parlando di questo ricordo benissimo la rovente estate 2003 in cui il sistema fu messo in crisi per via dei condizionatori e una notte ci fu un blackout enorme che durò un giorno intero per via di una linea elettrica saltata che portava corrente dalla Svizzera.[/COLOR][/I]
stando ai dati forniti da terna & c. abbiamo (eccezioni a parte) sia l'infrastruttura sia le centrali per sopperire al bisogno di tutto il parco auto trasformato in ev (le fonti le trovi sulle altre discussioni su questo forum) già ora. L'"ultimo miglio" è il più problematico ma dato che la transizione non avviene in modo istantaneo il problema è gestibile.
L'italia è autosufficiente e acquistiamo dall'estero per discorsi principalmente legati al costo specie di notte dove l'elettricità proveniente dal nucleare viene svenduta.
consumo pro capite di oltre 10 volte? e questo da dove lo hai letto?
ad occhio l'aumento sarà del circa 120% quindi 1,2 volte maggiore per famiglia. [SIZE="1"]Quindi escludendo le attività che rappresentano il maggior consumo di energia[/SIZE]
Qui qualcosa non torna.
Da che io ne sappia noi (ITALIA) già non siamo autosufficienti dal punto di vista dell'energia elettrica, tanto che siamo costretti ad importarla dai paesi vicini..
[I][COLOR="RoyalBlue"]Parlando di questo ricordo benissimo la rovente estate 2003 in cui il sistema fu messo in crisi per via dei condizionatori e una notte ci fu un blackout enorme che durò un giorno intero per via di una linea elettrica saltata che portava corrente dalla Svizzera.[/COLOR][/I]
Figurati se abbiamo capacità di supportare un consumo procapite di OLTRE DIECI VOLTE.
Come ti hanno già risposto altri è una diceria che gira da molto ma l'Italia sarebbe autosufficiente compra dall'estero semplicemente perché conviene.
L'energia elettrica, specialmente quella nucleare, costa pochissimo rispetto ad accedere le centrali italiane inoltre acquistando dall'estero possiamo acquistare quello che ci serve mentre accendendo una centrale hai il problema di portarla a regime, poi magari quando è a regime diminuisce il carico e quindi devi abbassare la produzione e si creano tantissime inefficienze.
se condivideste questo studio RSE vi sarei grato
grazie
"Partendo dai dati di consumo specifico delle auto elettriche attuali (incrementati di un 10% per tener conto del maggior consumo che si ha nei cicli reali di guida) e dai dati di percorrenza media, è stato possibile determinare i consumi annui del parco auto a batterie considerato al 2030, pari a circa 17,5 TWh, che diventano 18,7 TWh includendo le perdite di rete. Questo valore, che rappresenta la richiesta in più di energia elettrica che il sistema energetico nazionale dovrà fornire, è in realtà piuttosto basso (corrispondente al 5%) se confrontato con il totale della domanda energetica nazionale, superiore a 350 TWh/anno"
Questo immaginando circa un milione di auto elettriche
L'italia è autosufficiente e acquistiamo dall'estero per discorsi principalmente legati al costo specie di notte dove l'elettricità proveniente dal nucleare viene svenduta.
Se avevo informazioni sbagliate allora OK.. se abbiamo la capacità di sostenere una conversione del parco auto a benzina con un equivalente elettrico tanto meglio.
Sarò sincero, mi pare un tantino troppo bello.
Sarò sincero, mi pare un tantino troppo bello.
Il problema, che è lo stesso che causa i famosi black out estivi, non è la produzione di energia, ma la sua distribuzione. Spesso nei quartieri ci sono ancora cabine degli anni 70, sottodimensionate per le reali necessità, o guaste e raffazzonate alla buona più volte. Quindi la vera sfida sarà migliorare gradualmente il sistema distributivo (non solo per le auto elettriche).
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