CATL sta già producendo le batterie super dense M3P: una nuova chimica segreta che costa poco
di Massimiliano Zocchi pubblicata il 23 Luglio 2022, alle 17:18 nel canale BatterieCATL ha dichiarato che le sue nuove batterie M3P sono già in produzione di serie, ed arriveranno sul mercato nel 2023. Ancora sconosciuta l'esatta chimica, ma costa poco come le LFP
CATL è ormai entrata di diritto nell'Olimpo dei produttori mondiali di batterie, e presto potrebbe avere una freccia in più al suo arco. Secondo l'azienda cinese, le sue batterie chiamate M3P, presentate con pochi dettagli qualche mese fa, sarebbero già in fase di produzione in alti volumi, e per questo arriverebbero sul mercato, a bordo di auto elettriche, già nel 2023.
Quando CATL aveva parlato per la prima volta di queste batterie, diversi analisti dalla Cina avevano riportato che si trattasse di celle LMFP, litio-manganese-ferro-fosfato, una variante delle più semplici LFP, ormai da tempo utilizzate da diversi costruttori.
In realtà successivamente CATL ha smentito questa analisi, spiegando come nella sua chimica, dunque ancora segreta, siano presenti anche altri elementi assenti nelle LMFP, e che preferisce chiamare le nuove batterie "batteria al litio ternaria del sistema di chimica dei fosfati".
Ma perché le M3P sono così importanti? Perché hanno dei pregi non indifferenti, sempre se ovviamente le dichiarazioni del produttore si riveleranno vere. Infatti dovrebbero avere una densità energetica superiore alle LFP, punto debole di quella chimica, ma senza raggiungere i costi delle classiche ternarie NMC o NCA. Per i costruttori di auto elettriche questo potrebbe significare più autonomia, minor peso, ma anche costi più bassi.
9 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoil futuro è a batteria
Il futuro si baserà sulle batterie chi scoprirà il commonrail delle batterie farà gli stramiliardi.La cosa strana é che proprio l'Europa, un continente SENZA fonti fossili NON sia all'avanguardia nel tema batterie.
Eppure dovremmo essere quelli piú interessati alla cosa, invece il primato su accumulo e mobilità elettrica se lo contendono USA (esportatore di petrolio e gas) e Cina (carbone in abbondanza). Gli USA inoltre leader dell'eolico e la Cina grande produttore di pannelli FV.
E noi che se gazprom chiude NST1 abbiamo i sudorini invece?
Vai a capire il mondo.
Perche' bisogna trovare accordi commerciali con le aziende, stimare i volumi, progettare l'elettronica di controllo, validarla con gli standard necessari per utilizzarli in ambito automotive e via dicendo. Non e' che fai la batteria e basta, c'e' tutto un intorno da prendere in considerazione, che varia a seconda del tipo di batteria.
Ci sono anche tutte le normative Automotive con test specifici da fare...
Insomma è sempre molto più complicato e lungo di quanto sembra!
La cosa strana é che proprio l'Europa, un continente SENZA fonti fossili NON sia all'avanguardia nel tema batterie.
Eppure dovremmo essere quelli piú interessati alla cosa, invece il primato su accumulo e mobilità elettrica se lo contendono USA (esportatore di petrolio e gas) e Cina (carbone in abbondanza). Gli USA inoltre leader dell'eolico e la Cina grande produttore di pannelli FV.
E noi che se gazprom chiude NST1 abbiamo i sudorini invece?
Vai a capire il mondo.
Minchia se hai ragione .
La cosa strana é che proprio l'Europa, un continente SENZA fonti fossili NON sia all'avanguardia nel tema batterie.
Eppure dovremmo essere quelli piú interessati alla cosa, invece il primato su accumulo e mobilità elettrica se lo contendono USA (esportatore di petrolio e gas) e Cina (carbone in abbondanza). Gli USA inoltre leader dell'eolico e la Cina grande produttore di pannelli FV.
E noi che se gazprom chiude NST1 abbiamo i sudorini invece?
Vai a capire il mondo.
quoto... aggiungo che noi come Italia siamo sempre stati all'avanguardia per questo genere di cose... magari non più nella produzione ma nell'engenearing o nel know-how... per adesso tutto tace.
bho...
Sono segreti industriali, sono meglio dei segreti di stato.
Appena escono sul mercato qualcuno le compra e le smonta per vedere come sono fatte. Poi serviranno un paio di anni per replicare la tecnologia produttiva.
Ma per due anni la CATL avrà un vantaggio che deve sfruttare al massimo potenziando la produzione a mille per avere tra 4 anni un vantaggio in termini di costi di produzione minori e mantere un vantaggio minore ma sostanziale.
bho...
Perchè sei stupito.
E' dagli anni 90 che gli investimenti in ricerca sono stati tagliati dalla politica.
Questo è il risultato.
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