Batteria Litio-Aria, sarà questo il futuro della mobilità elettrica? Secondo uno studio, sì!

di pubblicata il , alle 17:01 nel canale Batterie Batteria Litio-Aria, sarà questo il futuro della mobilità elettrica? Secondo uno studio, sì!

Un gruppo di ricercatori dell'Università di Pisa ha trovato le cause che rendono estremamente lenta la ricarica delle batterie Litio-Aria. Il prossimo passo sarà provare materiali alternativi per la realizzazione dei mediatori redox.

 

Se ne parla poco, a causa dei loro evidenti limiti tecnici che ne impediscono l'adozione nel settore automotive, eppure le batterie Litio-Aria potrebbero rappresentare la vera soluzione per la mobilità sostenibile. A scoprirlo è uno studio dell'Università di Pisa pubblicato su Nature.

Ma di cosa si tratta? In sintesi, sono batterie che sfruttano l'ossigeno contenuto nell'aria come elettrodo positivo, abbinato a un elettrodo negativo metallico. Ne esistono numerose varianti che sfruttano materiali diversi per l'elettrodo negativo, dall'alluminio allo zinco, ma naturalmente i risultati più promettenti sono stati ottenuti con il litio.

Il vantaggio principale è una densità energetica sensibilmente più elevata rispetto alle normali soluzioni che adottano gli ioni di litio. I ricercatori parlano di energia specifica e volumetrica che raggiungono rispettivamente i 500 Wh/kg e 1000 Wh/l. Tuttavia, la loro esclusione dal settore automotive è dovuta al processo di ricarica che risulta eccessivamente lento rendendole inadatte ai veicoli elettrici.

Situazione che, però, potrebbe cambiare grazie a una nuova scoperta, in quanto il team di ricercatori è riuscito a risalire alla causa di tali tempistiche: sono i cosiddetti "mediatori redox", ovvero i catalizzatori della batteria.

Il gruppo, guidato dal dottor Marco Lagnoni e Antonio Bertei, rispettivamente ricercatore e professore associato, ha sviluppato dei modelli numerici avanzati e unici nel loro genere che hanno simulato il processo di ricarica con i mediatori redox attuali. Questi hanno evidenziato che non solo il potenziale elettrico del catalizzatore determina la velocità di ricarica, ma che esistono anche altri fenomeni che possono ulteriormente rallentarla e che quindi vanno affrontati.

I risultati sono stati pubblicati su Nature nello studio intitolato "Why charging Li-air batteries with current low-voltage mediators is slow and singlet oxygen does not explain the degradation". Quanto appreso consentirà di indirizzare la ricerca verso nuovi materiali per costruire i mediatori redox diversi da quelli adottati finora.

In futuro, potrebbe essere possibile costruire accumulatori senza alcuna dipendenza da materiali rari come Nickel e Cobalto raggiungendo una mobilità ancor più sostenibile. Si tratta senza dubbio di una sfida complessa, ma consentirà di esplorare nuove soluzioni che vanno oltre le imminenti batterie allo stato solido.

3 Commenti
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randorama13 Giugno 2023, 23:35 #1
idroCammello14 Giugno 2023, 05:48 #2
Originariamente inviato da: randorama


si sono le batterie Li-Pooh



bonzoxxx14 Giugno 2023, 08:52 #3
Originariamente inviato da: randorama


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